attentato berlino

STRAGE DI BERLINO, BUFERA IN RAI - IL SERVIZIO PUBBLICO SENZA UN CORRISPONDENTE E L’ATTACCO ARRIVA DAL SOLITO ANZALDI: “CE NE SAREBBERO DUE SULLA CARTA, MA LA MANZIONE E’ STATA NOMINATA DIRETTORE DI RAI PARLAMENTO E PELLINO ERA IN FERIE” - “IL SERVIZIO PUBBLICO COSTA 2 MILIARDI AI CONTRIBUENTI”

 

Di Franco Grilli per Il Giornale

berlino tir attentatoberlino tir attentato

 

Di fatto il servizio pubblico si è ritrovato durante le dirette senza un corrispondente da Berlino. E così arriva l'attacco su Facebook di Michele Anzaldi, deputato del Partito democratico e segretario della commissione di Vigilanza Rai: "La Rai sottolinea la grande attenzione del pubblico per le edizioni straordinarie dei tg del servizio pubblico, che hanno prontamente seguito in diretta le fasi successive alla terribile strage di Berlino".

 

"Alla luce di come è stata coperta giornalisticamente la vicenda, ovvero senza alcun corrispondente sul campo ma con gli inviati di altre testate (Ansa e Repubblica) e senza immagini proprie ma con quelle prese dai circuiti internazionali di Reuters e Aptn, sarebbe opportuno che l'azienda aprisse una riflessione sulle costose e spesso inservibili sedi estere. Il corrispondente da Berlino, infatti, ieri non era nella sua sede ma a Roma, e l'azienda non aveva previsto nessuno per sostituirlo. Ma se, allora, i primi a non credere all'utilità degli uffici di corrispondenza sono i dirigenti del servizio pubblico, perché mantenerli in piedi?".

manzione raimanzione rai

 

"I sindacati si lamentano - prosegue Anzaldi - per la riduzione delle risorse, ma perché non aprono una seria riflessione sugli sprechi e le spese inutili in un'azienda pagata da quasi 2 miliardi di euro del canone dei cittadini? La Rai ha 12 uffici di corrispondenza, gestiti da una direzione ad hoc di cui si sa poco o nulla, secondo le informazioni ufficiali".

 

"Le ultime notizie risalgono a diversi anni fa, quando fu affidata ad Augusto Minzolini dopo la sua sostituzione al Tg1. Alcune sedi, però, risultano addirittura vacanti. Come Istanbul, dove l'attuale corrispondente è andato in pensione ma ancora non c'è il suo sostituto, sebbene si tratti di uno snodo decisivo per le politiche del Medio Oriente e in queste ore al centro di un avvenimento tragico come l'uccisione dell'ambasciatore russo".

 

rino pellinorino pellino

"Anche Rio è vacante: l'attuale corrispondente andrà in pensione da fine dicembre, ma non si sa chi prenderà il suo posto, e quando. Pechino e Bruxelles possono contare su 2 corrispondenti e 4 tecnici ciascuna. A Parigi due corrispondenti (Cassieri e Ziantoni) e 5 tecnici. A Gerusalemme, oltre al corrispondente già presente Piero Marrazzo, sarebbe arrivato anche l'ex direttore di Rai Sport Carlo Paris, secondo quanto rivela il blog di una storica firma Rai, Ennio Remondino. A Londra un corrispondente (Varvello) e 4 tecnici. Un corrispondente a Nairobi (Nucci) e uno al Cairo (Bonavolontà), uno a Mosca (Marc Innaro). A New York Ferrario e Botteri".

 

MICHELE ANZALDIMICHELE ANZALDI

"A Berlino erano presenti due corrispondenti, Pellino e Manzione - scrive ancora il segretario della Vigilanza -. Quattro mesi fa Manzione è stata nominata direttore di Rai Parlamento, ma non risulta che sia mai stata sostituita. E' rimasto il solo Pellino, che per la giornata di ieri si è preso un giorno di ferie o di permesso, ma l'azienda non l'ha sostituito. E così la sede è rimasta scoperta nel pieno del tragico massacro al mercatino di Natale".

berlino tir attentato 1berlino tir attentato 1

 

"Chi doveva pensare alla sostituzione di Pellino? Secondo quanto scritto dal sito 'Globalist', già per le scorse vacanze estive erano sorti problemi per la mancata programmazione delle sostituzioni, decise tardi o all'ultimo momento. Eppure non si può certo dire che le ferie di agosto o quelle di Natale arrivino a sorpresa".

 

CAMPO DALL ORTO E MONICA MAGGIONICAMPO DALL ORTO E MONICA MAGGIONI

"Presenterò un'interrogazione per conoscere quali sono i costi delle sedi di corrispondenza e quanto vengano sfruttate da telegiornali e approfondimenti informativi. Chiederò anche di conoscere il loro livello tecnologico: è vero che gran parte delle sedi estere sono in analogico e quindi il materiale che producono è inservibile o comunque di difficile valorizzazione? Quanto costerà mettere in digitale i diversi uffici di corrispondenza?"

Ultimi Dagoreport

forza italia marina pier silvio berlusconi antonio tajani martusciello barelli gianni letta gasparri

DAGOREPORT - SE IN FORZA ITALIA IL MALCONTENTO SI TAGLIA A FETTE, L’IRRITAZIONE DI MARINA E PIER SILVIO È ARRIVATA ALLE STELLE: IL PARTITO È DIVENTATO ORMAI UN FEUDO DOMINATO DAL QUARTETTO  DA TAJANI-BARELLI-MARTUSCIELLO-GASPARRI - DOPO AVER SPADRONEGGIATO IN LUNGO E IN LARGO, NELLA SCELTA DEL GIUDICE COSTITUZIONALE ALLA CONSULTA È ARRIVATA UNA PESANTE SCONFITTA PER TAJANI - È DA TEMPO CHE LA FAMIGLIA BERLUSCONI NON SA DOVE SBATTERE LA TESTA PER RIUSCIRE A SCOVARE UN SOSTITUTO AL 70ENNE CIOCIARO, RIDOTTO IN UN BURATTINO NELLE MANI DI GIORGIA MELONI, CHE È RIUSCITA AD ANESTETIZZARLO CON LA PROMESSA DI FARE DI LUI IL CANDIDATO NEL 2029 ALLA PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA (CIAO CORE!) - OLTRE AL PARTITO E ALLA FAMIGLIA BERLUSCONI, CHE CON IMPERDONABILE RITARDO COGNITIVO HA COMPRESO CHE IL GOVERNO NON È UN’ALLEANZA MA UN MONOCOLORE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OCCORRE AGGIUNGERE UN ALTRO ‘’NEMICO’’ DI TAJANI: L‘89ENNE GIANNI LETTA. NELLA SUA AFFANNOSA (E FALLITA) BATTAGLIA PER PORTARE ALLA PRESIDENZA DELLA RAI LA SUA PROTETTA SIMONA AGNES, TAJANI E I SUOI COMPARI NON SI SONO SPESI, SE NON A PAROLE...

donald trump giorgia meloni almasri husam el gomati osama njeem almasri giovanni caravelli

DAGOREPORT - SERVIZI E SERVIZIETTI: IL CASO ALMASRI E' UN “ATTACCO POLITICO” ALLA TRUMPIANA MELONI? - COME È POSSIBILE CHE UN DISSIDENTE LIBICO, HUSAM EL-GOMATI, PUBBLICHI SU TELEGRAM DOCUMENTI E NOTIZIE DEI RAPPORTI SEGRETI TRA LA MILIZIA LIBICA DI ALMASRI E L'INTELLIGENCE ITALIANA, SQUADERNANDO IL PASSAPORTO DEL CAPO DELL’AISE, CARAVELLI? - CHI VUOLE SPUTTANARE L'AISE E DESTABILIZZARE IL GOVERNO MELONI POSTANDO SUI SOCIAL LA FOTO DEL TRIONFALE RITORNO A TRIPOLI DI ALMASRI CON ALLE SPALLE L'AEREO DELL'AISE CON BANDIERA ITALIANA ? - CHE COINCIDENZA! IL TUTTO AVVIENE DOPO CHE TRUMP HA DECAPITATO L'INTELLIGENCE DI CIA E FBI. UNA VOLTA GETTATI NEL CESSO GLI SPIONI DELL'ERA OBAMA-BIDEN, E' INIZIATO UN REGOLAMENTO DI CONTI CON I PAESI GUIDATI DA LEADER CHE TIFANO TRUMP? - VIDEO

guerra ucraina vladimir putin donald trump ali khamenei xi jinping volodymyr zelensky

DAGOREPORT – IN UN MESE, TRUMP HA MACIULLATO L’ORDINE MONDIALE: RIABILITATO PUTIN, ISOLATA LA CINA - CINQUE PREVISIONI CHE NON SI SONO AVVERATE SULL’UCRAINA CON L'ARRIVO DEL NUOVO INQUILINO DELLA CASA BIANCA: 1) MARK RUTTE, SEGRETARIO GENERALE DELLA NATO: “KIEV ENTRERÀ NELLA NATO, È UN PROCESSO IRREVERSIBILE”. ORA ANCHE ZELENSKY PARLA DI PIANO B – 2) NON SI FA LA PACE SENZA LA CINA. FALSO: TRUMP ALZA LA CORNETTA E PUTIN LO ASPETTA – 3) XI JINPING: “L’AMICIZIA CON LA RUSSIA È SENZA LIMITI” (MANCO PER IL GAS) – 4) L’IRAN S’ATTACCA AL DRONE: LA RUSSIA L'HA MOLLATA – 5) L’EUROPA, SOLITO SPETTATORE PAGANTE CHE NON CONTA UN CAZZO

giuseppe conte maria alessandra sandulli giorgia meloni matteo salvini giancarlo giorgetti corte costituzionale consulta

DAGOREPORT – IL VERTICE DI MAGGIORANZA DI IERI HA PARTORITO IL TOPOLINO DELLA CONSULTA: L’UNICO RISULTATO È STATA LA NOMINA DEI QUATTRO GIUDICI COSTITUZIONALI. A SBLOCCARE LO STALLO È STATO GIUSEPPE CONTE, CHE HA MESSO IL CAPPELLO SUL NOME “TECNICO”, MARIA ALESSANDRA SANDULLI – SUGLI ALTRI DOSSIER, MELONI, SALVINI E TAJANI CONTINUANO A SCAZZARE: SULLA ROTTAMAZIONE DELLE CARTELLE NON CI SONO I SOLDI. LA RIFORMA DEI MEDICI DI FAMIGLIA È OSTEGGIATA DA FORZA ITALIA. E IL TERZO MANDATO È KRYPTONITE PER LA DUCETTA, CHE VUOLE “RIEQUILIBRARE” LE FORZE A LIVELLO LOCALE E SOGNA DI PAPPARSI VENETO E MILANO…

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – QUANTO DURERA' LA STRATEGIA DEL SILENZIO DI GIORGIA MELONI? SI PRESENTERÀ IN AULA PER LA MOZIONE DI SFIDUCIA A CARLO NORDIO O DISERTERÀ COME HA FATTO CON LA SANTANCHÈ? MENTRE LA PREMIER SI ECLISSA, SALVINI È IPERATTIVO: VOLA PRIMA A MADRID PER INTERVENIRE ALL’INTERNAZIONALE DEI NAZI-SOVRANISTI E POI A TEL AVIV PER UNA FOTO CON NETANYAHU – GLI OTOLITI DELLA SORA GIORGIA BALLANO LA RUMBA PER LE MOLTE BEGHE GIUDIZIARIE: DA SANTANCHÈ A DELMASTRO PASSANDO PER NORDIO E ALMASRI…