STRANO TIPO QUESTO LUSI - DI SOLITO, CHIUNQUE METTA IN PIEDI UNA TRUFFA CERCA DI NASCONDERE IL BOTTINO IN UNA FINANZIARIA OFF SHORE - LA STANGATA DEL SENATORE, INVECE, È ANDATA IN SCENA IN CASA MARGHERITA - STRANO DAVVERO. C’È UN TIZIO CHE RUBA ALLA GRANDE DALLE CASSE DI UN PARTITO E CONSEGNA LE CHIAVI DELLA SUA CASSAFORTE A DUE SIGNORI CHE HANNO RAPPORTI CON QUELLO STESSO PARTITO…
Vittorio Malagutti per Il Fatto
Strano tipo questo senatore Luigi Lusi. Di solito, chiunque metta in piedi una truffa come quella di cui è accusato l'ex tesoriere della Margherita cerca di nascondere il bottino in un posto fuori mano. Il denaro sparisce nei conti di una finanziaria off shore. E per fare la guardia al tesoro vengono ingaggiati professionisti stranieri abituati, come si diceva una volta dei carabinieri, "a obbedir tacendo".
La stangata del senatore, invece, è andata in scena praticamente nel cortile di casa. Niente off shore. L'isola del tesoro è una piccola società romana, la Ttt srl, che nel giro di tre anni (al 2008 e al 2010) incassa oltre 11 milioni di euro. Chi gestiva la Ttt? Chi ne custodiva la contabilità ? Forse un riservatissimo banchiere di Zurigo? Un fiduciario a Panama? Macché. A tenere i cordoni della borsa erano un paio di professionisti targati Margherita.
Il Fatto Quotidiano, tre giorni fa, ha già rivelato che l'amministratore unico della società di Lusi era Paolo Piva, già consulente del Comune ai tempi della giunta Rutelli e poi dirigente dell'Atac, l'azienda di trasporti romana. Adesso però si scopre che il senatore Pd aveva scelto come professionista di fiducia tale Mario Montecchia. Il quale ospitava nel suo studio di commercialista la sede e le assemblee sociali della Ttt, di cui curava gli atti societari e la contabilità . Difficile che non si fosse accorto dell'improvvisa ricchezza che aveva colpito la società di Lusi, formalmente controllata da una finanziaria canadese, la Luigia ltd.
Montecchia, quindi, aveva accesso agli affari più riservati (almeno in teoria) dell'ex tesoriere. Ma lo stesso Montecchia doveva essere ben conosciuto anche ai vertici della Margherita e forse anche del Pd. Proprio lui, infatti, siede anche nel consiglio di amministrazione della società che possiede la testata Europa, il giornale della Margherita e nel settembre scorso è stato nominato anche nel collegio sindacale della Nie (Nuova iniziativa editoriale), che pubblica l'Unità .
Strano davvero. C'è un tizio che ruba alla grande dalle casse di un partito e consegna le chiavi della sua cassaforte a due signori che hanno rapporti con quello stesso partito. Di più.
A un certo punto Lusi decide di investire una parte del tesoro per comprare una magnifica casa in pieno centro a Roma. A chi si rivolge? Tra tutti i possibili venditori di immobili della Capitale, il senatore Pd va proprio a incocciare in Giuseppe L'Abbate, un manager che siede nel consiglio di amministrazione di Europa e quindi, almeno in teoria, non dovrebbe essere del tutto sconosciuto alla Margherita.
L'Abbate, 43 anni, sfoggia un curriculum da professionista navigato e liquida con un "non ne sapevo niente" le domande sui suoi rapporti con Lusi . Difficile, però, che L'Abbate non si sia posto qualche interrogativo su chi tirasse le fila della società , la Ttt srl, con cui stava trattando la vendita del suo appartamento da 2 milioni e passa di euro. Una vendita che strada facendo si è rivelata più complicata del previsto per una serie di problemi burocratici.
Già , perché l'istituto di credito (Banca Intesa), che a suo tempo aveva concesso un mutuo a L'Abbate per l'acquisto di quella casa, aveva da principio rifiutato di trasferire il prestito alla Ttt. Motivo: la società acquirente era controllata da una finanziaria straniera, la canadese Luigia ltd. Dopo mesi di impasse, il nodo è stato infine sciolto. Come?
Nel bilancio della Ttt c'è un mutuo che dapprima risulta erogato dal Monte dei Paschi e solo dal 2010, due anni dopo la compravendita compare il finanziamento di Banca Intesa accompagnato da una garanzia che figura nei conti d'ordine della società e, quindi, è concessa a favore di terzi. Per chi garantiva la Ttt, cioè Lusi? Tutto molto complicato per una semplice operazione immobiliare. Il Fatto ha chiesto lumi al venditore L'Abbate, il manager di Europa. Risposta: "Non c'è niente da chiarire". Davvero?





