COME LUSI! - FIORITO COI SOLDI PUBBLICI SI E’ PAGATO ANCHE IL MUTUO DI CASA (COSTO 800MILA EURO) - LA MEDIA DEL SUO “STIPENDIO” (SECONDO LA FINANZA) ERA DI 40/50MILA MENSILI - FRANCONE PROSCIUGAVA I CONTI DEL GRUPPO PDL ATTRAVERSO BONIFICI, RIMBORSI E TRE INDENNITA’ “AUTOATTRIBUITE” - PER ORA SI CALCOLANO 1,4 MILIONI INTASCATI DALL’EX CAPOGRUPPO - INDAGINI SUI 7 MILIONI TRANSITATI SUL CONTO PDL…
Maria Elena Vincenzi per "la Repubblica"
Un milione e 400 mila euro tra bonifici, assegni, rate del mutuo e spese vive. Questa, secondo l'informativa del nucleo speciale di polizia valutaria, la somma che dal conto del gruppo Pdl della Regione sarebbe finita dritta dritta nelle tasche di Franco Fiorito. Almeno stando ai primi accertamenti: sono ancora in corso le verifiche su versamenti a terzi e società . La cifra è destinata a salire: si indaga su tutti e 7 i milioni transitati sul conto Pdl.
Per ora, però, nel mirino ci sono Batman e i suoi 150 bonifici. Le Fiamme Gialle, coordinate dal procuratore aggiunto Alberto Caperna e dal sostituto Alberto Pioletti, non hanno dubbi che "la ruberia" di Fiorito abbia una sola definizione per il codice penale: peculato. I finanzieri hanno ricostruito quello che avrebbe dovuto essere lo stipendio di Batman. Un'indennità di base da circa 8mila euro, una di funzione da 1.700, una diaria da circa 400 euro. Per un totale mensile da 9.700 euro netti a cui vanno aggiunti i 4mila euro di rimborso per la legge che regola il rapporto tra elettore ed eletto. Fiorito, a rigor di legge, avrebbe dovuto portare a casa 13.800 euro al mese.
Invece, scrivono i finanzieri, la sua media si aggirava sui 40-50 mila euro. In cui vanno conteggiate le rate del mutuo per la casa di San Felice Circeo (pagata 800 mila euro di cui 200 in nero), pagate con i soldi del gruppo.
Un tesoretto messo da parte grazie a due "meccanismi": la pesca (i bonifici sono 38) dal conto destinato al "funzionamento del gruppo" di somme giustificate come rimborsi previsti dall'articolo che regola il rapporto tra elettore ed eletto (quei fondi dovevano essere invece prelevati dall'altro conto Pdl) e l'auto-attribuzione di tre indennità (presidente della commissione bilancio, consigliere e capogruppo). Versamenti che, secondo l'accusa, violano la legge sulle retribuzioni dei consiglieri regionali, quella sui rapporti tra elettore ed eletto e quella sul funzionamento dei gruppi consiliari.
Ma il conto è ancora provvisorio. La procura invierà una rogatoria per fare chiarezza sui bonifici all'estero che, per ora, ammontano a 330mila euro. Tra questi non sono conteggiati i 30 mila euro versati a Mireille Lucy Rejior, la compagna del padre di Fiorito.
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