LA RIVINCITA DI RENATINO - IL “TRADIMENTO” DI RENZI RICARICA LA PISTOLA DI BRUNETTA, NEMICO NUMERO UNO DEL “NAZARENO”: “MATTEO È UNO SCORPIONE MASOCHISTA. PER LUI ORA SARÀ TUTTO PIÙ DIFFICILE. DOVE VA SENZA FORZA ITALIA?”
Alberto d’Argenio per “la Repubblica”
«E ora Renzi dove va senza Forza Italia? Le maggioranze a geometria variabile non hanno mai portato bene, per il premier da qui in avanti sarà tutto molto difficile». Renato Brunetta, capogruppo azzurro a Montecitorio, accusa il premier di portare avanti una politica «fatti di balle, azzardo morale, giochetti e opportunismi». E ancora, «ha la sindrome dello scorpione ma morirà insieme alla rana che ha ucciso».
Onorevole, cosa resta del Nazareno?
«La candidatura di Mattarella è un altolà al patto del Nazareno, lo ha detto Berlusconi e tutti i grandi elettori di Forza Italia sono d’accordo con lui».
Vuol dire che il patto è rotto?
«Se volevo dire che è rotto dicevo che è rotto. Come si può però pensare che Forza Italia fornisca i voti a Renzi per le riforme e poi sulla scelta del presidente della Repubblica lui scelga la via della porta in faccia? Questo vuol dire altolà, d’ora in poi sarà tutto più difficile, Renzi non può pensare di avere e gestire tre maggioranze».
Quali?
«Una di governo fatta con molti parlamentari carne della nostra carne, una per le riforme per compensare le defezioni nel suo partito e una terza con tutta la sinistra unita, magari anche con qualche pezzo di transfughi grillini contro Forza Italia ed Ncd. Il tutto solo perché Renzi è affetto oltre che da bulimia di potere, anche dalla sindrome dello scorpione che uccide la rana che lo fa traghettare morendo insieme».
Vuole dire che se passa Mattarella il governo cade?
«Per Renzi sarà tutto più difficile sia all’interno della maggioranza di governo, e questo attiene agli amici di Area Popolare (Ncd e Udc, ndr) sia per quantoriguarda il patto del Nazareno. E non sarà facile nemmeno con la maggioranza di sinistra».
Paolo Romani Renato Brunetta Matteo Salvini Giovanni Toti foto Lapresse
Vede avvicinarsi le elezioni?
«Le maggioranze a geometrie variabili non hanno mai portato bene nella storia della Repubblica, quando Renzi si troverà a fare i conti con sua bulimia capirà che si possono anche vincere le battaglie, ma se poi si perde la guerra...».
Alla quarta votazione continuerete con la scheda bianca?
«Si, lo abbiamo deciso insieme ad Area Popolare».
Se il giudizio non è sulla persona di Mattarella, ma sul metodo, perché questa posizione? Renzi il nome ve lo ha sottoposto.
«Il nostro è un giudizio complessivo. Questa è una brutta giornata per le istituzioni repubblicane, emerge un’idea di politica fatta di balle, azzardo morale, giochetti e opportunismi. Dove va Renzi senza di noi che abbiamo salvato lui e il suo governo almeno dieci volte?».
Crede che alla fine Mattarella ce la farà?
«Se penso alla storia del partito cosiddetto democratico e alla carica dei 101 ho grandi dubbi, ma a questo punto non me lo auguro nemmeno perché sarebbe un ulteriore elemento di degrado per la politica. Dico solo che anche le volpi più scaltre finiscono in pellicceria».
La fronda di Forza Italia ora chiede di azzerare le cariche e le dimissioni dei capigruppo. Come risponde?
«Noi siamo un partito monarchico e anarchico, ognuno è libero di dire quello che vuole ma l’importante è la coerenza nei fatti».
Si dimetterà?
«Non ci penso nemmeno, ho altro da fare in questo momento, ho nel mio mirino Renzi lo scorpione masochista».