IL CARRELLO DEI TROMBATI/2 – A CHI FRIGNA DI UN’ITALIA ALLA DERIVA, ALLA GRECA, COL CULO SFONDATO, SORRIDETE ED ELECATE “LOS TROMBADOS”! – PENSATE, NON VEDRETE PIU’ IN PARLAMENTE E NEL TALK LE FACCE DI BOCCHINO, GRANATA, FRANCO MARINI, CAZZOLA, FERRERO, DILIBERTO, MICCICHÉ E RAFFAELE LOMBARDO. E LE TRE GRAZIE DI FINI: GIULIA BUONGIORNO, FLAVIA PERINA E CHIARA MORONI: MA COSA VOLETE DI PIU’?...

Emanuela Fontana per "il Giornale"

Il terremoto sconquassa il palazzo fin dal vertice. Gian¬franco Fini, il presidente, vola via, a casa. I visi più noti non si vedranno più tra le mura di Montecitorio se non come sem¬plici ospiti, vedi Antonio Di Pie¬tro , risucchiato da Antonio In¬groia nella sconfitta di Rivolu-zione civile e scomparso con tutta l'Italia dei valori, un parti¬to cancellato dalle urne del 24 febbraio.

Nella voragine aperta da Beppe Grillo con il voto di queste ultime politiche cadono tanti parlamentari inamovibili della Camera e del Senato. Più che altro sono i Filistei, la trup¬pa al seguito di leader affonda¬ti, perché qualche Sansone so¬pravvive, come Mario Monti, che nonostante la scarsa presta¬zione del suo partito resta a Pa¬lazzo Madama come senatore a vita. Ma il mezzo flop di Scelta civica catapulta tra i desapareci¬dos molti centristi. Come Ro¬berto Rao , portavoce storico di Pier Ferdinando Casini. Il lea¬der dell'Udc è stato salvato sol¬tanto perché candidato in Sena¬to.

Non compare, invece, nelle liste degli eletti a palazzo Mada¬ma l'ex ministro della Giustizia
Giovanni Maria Flick , che si era candidato per il Centro de¬mocratico di Bruno Tabacci. Scompaiono tutti gli intrepidi futuristi che avevano seguito Fi¬ni nella pazza avventura di vol¬tare le spalle a Berlusconi. Con queste elezioni perdono il seg¬gio il fido Italo Bocchino, l'av¬vocatessa Giulia Buongiorno , Giuseppe Consolo, Chiara Mo¬roni ei pasdaran Fabio Grana¬ta e Carmelo Briguglio.

Fuori Flavia Perina , l'ex direttrice del Secolo d'Italia . Non ce la fa nemmeno Enzo Raisi , candida¬to a Bologna, dove Fli ha rag¬giunto un misero 0,2%. L'unico che si salva della frantumata pattuglia è Benedetto della Ve¬dova . Torneranno tutti alla lo¬ro vita gli uomini che pensava¬no di fare la rivoluzione contro l'allora leader del Pdl.

Ma anche il Pd, il partito arri¬vato primo senza vincere, scon¬ta il risultato sotto le aspettative in termini di uomini e donne persi sotto la ghigliottina di un voto sparpagliato. Non ce la fa Paola Concia , la deputata omo¬sessuale già salvata dallo sbar¬ramento delle primarie anche grazie a una petizione senza precedenti di colleghi e giorna¬listi. Perde in Abruzzo contro Antonio Razzi del Pdl. Dal¬l'Aquila arriva in Senato l'ex presidente della Provincia Ste¬fania Pezzopane.

Lascia per ora la politica Franco Marini , l'ex presidente del Senato,un al¬tro addio celebre. È escluso dal Parlamento Giorgio Gori , già uomo ombra di Matteo Renzi durante la campagna elettora¬le per le primarie del Pd.

Lascia l'attività politica un ex Pdl passato con il deludente Monti e candidato al Senato, Giuliano Cazzola , che tornerà a fare il professore. Ci sono poi gli esclusi due vol¬te, quei deputati che erano già scomparsi nella scorsa legisla¬tura a causa della clamorosa sconfitta della sinistra radicale ¬ecologista, e che speravano in un ritorno glorioso sempre gra¬zie ad Ingroia il distruttore.

Pao¬lo Ferrero ( Rifondazione), Oli¬viero Diliberto ( Comunisti Ita¬liani), Angelo Bonelli (Verdi) ci hanno provato ma non c'è sta¬to¬ nulla da fare contro la disper¬sione di voti a favore del solito Grillo. Anche dall'area di cen¬trodestra arriva qualche novi¬tà. Non accede alla politica na¬zionale Gianfranco Miccichè, leader di Grande Sud e già uo¬mo forte del centrodestra in Si¬cilia. È polverizzato pure l'Mpa di Raffaele Lombardo , l'ex go-vernatore.

Non si vedranno più nei pa¬lazzi in questa legislatura gli esponenti radicali. È fuori Em¬ma Bonino con tutta la delega¬zione di Amnistia giustizia e li¬bertà, compresa Rita Bernardi¬ni . Su Twitter gli espulsi vengo¬no chiamati con nomi ben più irriverenti. E un tweet davvero poco istituzionale è partito ieri anche dal sito di palazzo Chigi: «Parlamento, ecco i trombati eccellenti», è stato scritto dalla pagina ufficiale, con una carrel¬lata di foto degli eliminati in questione. Poco dopo il messag¬gio è stato cancellato con tanto di scuse dello staff del governo: «Un tweet partito erroneamen¬te. Ci scusiamo con gli utenti».

Tra i perdenti, sempre sul carro Monti, il ministro per gli Affari europei Enzo Moavero . Non si vedranno poi in Transatlantico altri politici notissimi che si era¬no autoesclusi dal voto: Massi¬mo D'Alema , Walter Veltroni , Giovanna Melandri , France¬sco Rutelli e l'ex sottosegreta¬rio all'Interno Alfredo Manto¬vano .

 

 

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