attacchi russi nel donetsk trump zelensky putin macron

TRUMP SPEGNE I SATELLITI USA E PUTIN FA STRAGE DI CIVILI NEL DONETSK: DECINE DI MORTI SOTTO LE BOMBE DI MOSCA, LA RUSSIA ORA CONTROLLA UN QUINTO DEL TERRITORIO UCRAINO. L'ARMATA ROSSA APPROFITTA DELLA CARENZA DI MISSILI ANTIAEREI  E DELLA MANCANZA DELLE INFORMAZIONI FORNITE DALL’INTELLIGENCE AMERICANA – MACRON ACCELERA: “SUBITO I RINFORZI ALLE TRUPPE DI ZELENSKY” - CON IL DISIMPEGNO USA, IL VERTICE DEGLI ESERCITI CONTINENTALI DI MARTEDÌ NON DISCUTERÀ SOLO DI PEACEKEEPING: DIVENTA UN SUMMIT D’EMERGENZA PER EVITARE CHE ZELENSKY SI SIEDA IN GINOCCHIO AL TAVOLO DEI NEGOZIATI…

Lorenzo Cremonesi per corriere.it

 

 

putin trump

Il blocco degli aiuti militari americani voluto da Donald Trump sta creando una profonda crisi morale e materiale nel fronte ucraino. I russi attaccano, approfittano della carenza di missili antiaerei e munizioni nel campo avversario e soprattutto adesso sanno che gli ucraini sono più «ciechi»: la mancanza delle vitali informazioni fornite dall’intelligence americana offre un forte vantaggio a Mosca.

 

Al momento, lo stato maggiore ucraino cerca di sopperire alla mancanza ricorrendo a quelle europee, specie da Francia, Germania e Gran Bretagna, ma a Kiev nessuno nasconde che la situazione sul terreno sta diventando molto difficile. Gli scontri più gravi avvengono oggi nella regione russa di Kursk, dove gli ucraini sembrano alla vigilia di una generale ritirata dalla zona occupata lo scorso agosto, e nel Donbass conteso sin dal 2014.

 

Per comprendere la gravità del quadro è utile ricordare gli eventi degli ultimi anni. Nel 2014 la Russia ha invaso la Crimea e fomentato una rivolta armata di separatisti nel Donbass che nel 2020 gli garantiva il controllo di circa il 10 per cento del territorio ucraino così come definito al momento della sua indipendenza dall’ex Unione Sovietica nel 1991.

soldato ucraino ferito a pokrovsk, regione del donetsk

 

La drammatica invasione ordinata da Putin il 24 febbraio 2022 permise ai russi di occupare oltre il 30 per cento del Paese: per un attimo a marzo sembrava potessero prendere la stessa Kiev. Ma gli ucraini reagirono con coraggio e determinazione generosa: già ai primi di aprile erano stati in grado di respingere l’assedio attorno alla capitale. Poi la zona occupata si ridusse all’attuale circa 20 per cento grazie alla controffensiva ucraina nell’autunno 2022, che permise di liberare la regione di Kharkiv sino al Lugansk settentrionale, oltre alla zona di Kherson e ampie aree sul fronte di Zaporizhzhia.

 

 

(…)

 

Ucraina territorio controllato dai russi

guerra in ucraina - la situazione al fronte - corriere della sera

Le cronache dai campi di battaglia continuano a indicare il saliente di Pokrovsk, nel Donetsk, come uno dei più sanguinosi, dove però gli ucraini, dopo le continue e lente ritirate da oltre un anno a questa parte, negli ultimi giorni hanno guadagnato alcune posizioni. Lo stato maggiore di Kiev ammette di essere a corto di soldati e cerca di sopperire ricorrendo massicciamente all’utilizzo di droni di ogni tipo. 

 

MACRON

Anais Ginori per la Repubblica - Estratti

 

Si trasforma in un vertice di emergenza la riunione dei capi di Stato Maggiore dei Paesi alleati dell’Ucraina prevista a Parigi. Con l’escalation di attacchi missilistici russi su diverse città e le truppe ucraine ormai assediate nella regione di Kursk, i capi operativi dei grandi eserciti continentali devono vagliare possibili nuovi aiuti militari per impedire lo sfondamento dei russi.

 

 

volodymyr zelensky 1

Una delle prime urgenze da affrontare nella riunione di Parigi è il «buio» in cui sono precipitate le forze armate ucraine, dopo che gli Usa hanno deciso di non dare più l’intelligence. La Francia ha già detto di voler mantenere lo scambio di informazioni con l’esercito di Kiev che ha improvvisamente perso le coordinate per colpire dietro le linee russe e attaccare i nemici. «L’obiettivo operativo è rinforzare l’Ucraina, dandole forza dissuasiva di fronte alla Russia» dice una fonte del ministero della Difesa francese. In modo meno esplicito, anche il Regno Unito ha fatto sapere a Kiev che non chiuderà il rubinetto dell’intelligence, tra cui quella condivisa dagli Usa, nonostante il nuovo diktat di Trump.

 

 

VOLODYMYR ZELENSKY EMMANUEL MACRON

La coalizione di Paesi in sostegno di Kiev che si riunisce a Parigi in un doppio appuntamento - martedì i capi di Stato Maggiore del fronte alleato più vasto e mercoledì i ministri delle cinque grandi potenze militari del continente - ha una priorità immediata: evitare che Volodymyr Zelensky si sieda in ginocchio al tavolo dei negoziati, in una condizione di ulteriore debolezza rispetto a quella in cui è già precipitato da quando Trump si è insediato alla Casa Bianca.

 

È il timore che il presidente ucraino ha confidato a Emmanuel Macron. Ed è anche il motivo per cui il leader francese ha proposto la riunione dei capi degli eserciti, in modo repentino e fuori dai normali schemi. D’altronde, fanno notare a Parigi, dal 20 gennaio non c’è più nulla di ordinario, né di prevedibile.

 

VOLODYMYR ZELENSKY EMMANUEL MACRON

Una riunione «tecnica» l’ha definita Macron che parteciperà allo scambio con i capi di Stato Maggiore, tra cui il generale Luciano Portolano. «Si tratta di stabilire tecnicamente l’organizzazione e i costi necessari per garantire un sostegno duraturo a un esercito ucraino in un formato credibile», ha spiegato Macron. Ancora prima di parlare di peacekeeping c’è urgente bisogno di rafforzare le forze ucraine in battaglia

carri armati russi vicino a olenivka, regione del donetsk

 

(…)

volodymyr zelensky 2

 

Ultimi Dagoreport

milano fdi fratelli d'italia giorgia meloni carlo fidanza ignazio la russa francesco gaetano caltagirone duomo

DAGOREPORT - PIJAMOSE MILANO! E CHE CE' VO'! DALL’ALTO DELLE REGIONALI LOMBARDE DEL 2023, CON IL TRIONFO DI FRATELLI D'ITALIA (25,18%), MENTRE LA LEGA SI DEVE ACCONTENTARE DEL 16,5 E FORZA ITALIA DEL 7,23, L’ASSALTO DI FRATELLI D’ITALIA ALLA MADUNINA ERA INEVITABILE - LA REGIONE È IN MANO DEL LEGHISTA ATTILIO FONTANA CHE, CON L’ASSESSORE ALLA SANITÀ GUIDO BERTOLASO, HA SBARRATO LA PORTA ALLE MIRE DELLA MELONIANA FAMIGLIA ANGELUCCI - EPPOI, SAREBBE PURE ORA DI DARE SEPOLTURA A STI’ POTERI FINANZIARI CHE SE NE FOTTONO DI ROMA: ED ECCO L’ASSALTO DI CALTAGIRONE A GENERALI E DI MPS-CALTA-MEF A MEDIOBANCA - IN ATTESA DI PRENDERSI TUTTO, LE MIRE DELLA DUCETTA PUNTANO AD ESPUGNARE ANCHE PALAZZO MARINO: AHÒ, ORA A MILANO CI VUOLE UN SINDACO ALLA FIAMMA! - ALLA FACCIA DEL POTERE GUADAGNATO SOTTO IL DUOMO IN TANTI ANNI DI DURO LAVORO DAI FRATELLI LA RUSSA, IL CANDIDATO DI GIORGIA SI CHIAMA CARLO FIDANZA. UN “CAMERATA” GIÀ NOTO ALLE CRONACHE PER I SALUTI ROMANI RIPRESI DALLE TELECAMERE NASCOSTE DI FANPAGE, NELL’INCHIESTA “LOBBY NERA” - UNA NOTIZIA CHE L’IMMARCESCIBILE ‘GNAZIO NON HA PER NULLA GRADITO…

donald trump friedrich merz giorgia meloni

DAGOREPORT - IL FINE GIUSTIFICA IL MERZ... – GIORGIA MELONI HA FINALMENTE CAPITO CHE IL DAZISMO DI TRUMP È UNA FREGATURA PER L’ITALIA. AD APRIRE GLI OCCHI ALLA DUCETTA È STATA UNA LUNGA TELEFONATA CON IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ - DA POLITICO NAVIGATO, L’EX NEMICO DELLA MERKEL È RIUSCITO A FAR CAMBIARE IDEA ALLA DUCETTA, PUNTANDO SUI GROSSI PROBLEMI CHE HANNO IN COMUNE ITALIA E GERMANIA (TU HAI SALVINI, IO I NAZISTI DI AFD) E PROPONENDOLE DI FAR DIVENTARE FRATELLI D’ITALIA UN PUNTELLO PER LA MAGGIORANZA PPE ALL’EUROPARLAMENTO, GARANTENDOLE L'APPOGGIO POLITICO ED ECONOMICO DELLA GERMANIA SE SOSTERRA' LA ROTTA DI KAISER URSULA, SUPPORTATA DALL'ASSE FRANCO-TEDESCO – CON TRUMP OLTRE OGNI LIMITE (LA FRASE SUI LEADER “BACIACULO” HA SCIOCCATO “AO’, IO SO' GIORGIA”), COME SI COMPORTERÀ A WASHINGTON LA PREMIER, IL PROSSIMO 17 APRILE?

donald trump peter navarro

DAGOREPORT: COME È RIUSCITO PETER NAVARRO A DIVENTARE L’’’ARCHITETTO" DEI DAZI DELLA CASA BIANCA, CHE STANNO SCONQUASSANDO IL MONDO? UN TIPINO CHE ELON MUSK HA LIQUIDATO COME UN “IMBECILLE, PIÙ STUPIDO DI UN SACCO DI MATTONI”, FU ‘’SCOPERTO’’’ GIÀ NEL PRIMO MANDATO DEL 2016 DALLA COPPIA JARED KUSHNER E IVANKA TRUMP - IL SUO “MERITO” È LA FEDELTÀ ASSOLUTA: NEL 2024 NAVARRO SI È FATTO 4 MESI DI CARCERE RIFIUTANDOSI DI TESTIMONIARE CONTRO ''THE DONALD” DAVANTI ALLA COMMISSIONE D’INCHIESTA PER L’ASSALTO A CAPITOL HILL DEL 6 GENNAIO 2021...

trump modi xi jinping ursula von der leyen

LA MOSSA DEI DAZI DI TRUMP: UN BOOMERANG CHE L’HA SBATTUTO CON IL CULONE PER TERRA – DIETRO LA LEVA DELLE TARIFFE, IL TRUMPONE SI ERA ILLUSO DI POTER RIAFFERMARE IL POTERE GLOBALE DELL’IMPERO AMERICANO. IN PRIMIS, SOGGIOGANDO IL DRAGONE CINESE, L’UNICA POTENZA CHE PUÒ METTERE ALLE CORDE GLI USA. SECONDO BERSAGLIO: METTERE IL GUINZAGLIO AI “PARASSITI” EUROPEI. TERZO: RALLENTARE LO SVILUPPO TECNOLOGICO DI POTENZE EMERGENTI COME L’INDIA - LA RISPOSTA DEL NUOVO ASSE TRA EUROPA E CINA E INDIA, È STATA DURA E CHIARISSIMA. È BASTATO IL TRACOLLO GLOBALE DEI MERCATI E IL MEZZO FALLIMENTO DELL'ASTA DEI TITOLI DEL TESORO USA. SE I MERCATI TROVANO ANCORA LINFA PER LE MATTANE DI TRUMP, PER GLI STATI UNITI IL DISINVESTIMENTO DEL SUO ENORME DEBITO PUBBLICO SAREBBE UNO SCONQUASSO DA FAR IMPALLIDIRE LA CRISI DEL ’29 - CERTO, VISTO LO STATO PSICOLABILE DEL CALIGOLA AMERICANO, CHISSÀ SE FRA 90 GIORNI, QUANDO TERMINERÀ LA MESSA IN PAUSA DEI DAZI, L'IDIOTA DELLA CASA BIANCA RIUSCIRÀ A RICORDARLO? AH, SAPERLO…

giana, turicchi, venier, paolo gallo, cristian signoretto arrigo antonino stefano

DAGOREPORT - AL GRAN BALLO DELLE NOMINE DELLE AZIENDE PARTECIPATE DALLO STATO - FA STORCERE IL NASO IL NUOVO CEO DI ASPI (AUTOSTRADE PER L’ITALIA): ARRIGO GIANA VANTA UN CURRICULUM DI AMMINISTRATORE PRETTAMENTE “LOCALE” E “DE SINISTRA”: MALGRADO SIA STATO IMPOSTO DA SALVINI, GUIDA ATM GRAZIE AL SINDACO BEPPE SALA. E PRIMA ANCORA FU NOMINATO CEO DI COTRAL DALL’ALLORA GOVERNATORE DEL LAZIO NICOLA ZINGARETTI; DOPODICHÉ SI ATTACCÒ ALL’ATAC, SPONSOR IL SINDACO GUALTIERI - RIMANE IN BALLO LA QUESTIONE SNAM: MALGRADO IL PARERE FAVOREVOLE DI CDP ALLA CONFERMA DI STEFANO VENIER, IL CEO DI ENI DESCALZI PUNTEREBBE SU CRISTIAN SIGNORETTO. IN BILICO PAOLO GALLO AL QUARTO MANDATO COME AD DI ITALGAS…