nancy pelosi donald trump

STURM UND TRUMP - IL PRESIDENTE AMERICANO TENTA IL COMPROMESSO CON I DEMOCRATICI PER METTERE FINE ALLO SHUTDOWN: “TUTELA DI TRE ANNI PER I ‘DREAMER’ IN CAMBIO DI 5,7 MILIARDI PER IL MURO CON IL MESSICO” - MA VIENE GELATO DA NANCY PELOSI: “INIZIATIVE DESTINATE AL FALLIMENTO” . I GIOCHETTI E LE RIPICCHE CONTINUANO, MA SE NON SI TROVA UN ACCORDO ENTRO MARTEDÌ I DIPENDENTI PUBBLICI NON RICEVERANNO NEMMENO LO STIPENDIO DI FEBBRAIO – VIDEO

 

Da www.ansa.it

 

DONALD TRUMP IN TEXAS

Una tutela di tre anni per 800mila dreamer, gli immigrati entrati nel Paese da bambini al seguito di genitori irregolari, e per 300mila migranti con uno status di protezione temporaneo (Tps), in cambio di 5,7 miliardi di dollari per 370 km di muro in acciaio al confine col Messico: è la nuova proposta di Donald Trump ai dem per mettere fine ad uno shutdown entrato nel suo 29/mo giorno.

 

Il tycoon sceglie ancora una volta di mediatizzare la crisi illustrando il suo piano in diretta tv dalla Diplomatic room della Casa Bianca. Legge e usa un tono calmo, presidenziale, come la volta precedente. Ribadisce che "la crisi umanitaria e di sicurezza al confine sud richiede una azione urgente", poi lancia un appello bipartisan per "mettere da parte le differenze e trovare soluzioni insieme", salvo assicurare minacciosamente di mantenere la sua promessa sull'immigrazione "in un modo o nell’altro".

donald trump muro con il messico

 

Quindi illustra il suo "piano di buon senso che tutti dovrebbero abbracciare", che comprende anche 2750 agenti di frontiera in più, 800 milioni per l'assistenza umanitaria e 805 milioni per la tecnologia anti droga. Ma la sua offerta, anticipata dai media, è già bocciata dai dem pochi minuti prima che il presidente inizi a parlare. "Purtroppo le notizie iniziali confermano che la sua proposta è una lista di diverse iniziative respinte precedentemente, inaccettabili singolarmente e nel complesso" e quindi "destinate al fallimento", lo gela la speaker della Camera Nancy Pelosi, secondo cui quello di Trump "non rappresenta uno sforzo in buona fede per ridare certezza alla vita delle persone”.

 

DONALD TRUMP MURO

Il piano del tycoon, infatti, non è una sanatoria, ma semplicemente una proroga temporanea della protezione per un milione di migranti. E comunque i dem ribadiscono che non intendono negoziare finchè resta lo shutdown. Il tentativo di compromesso era stato messo a punto da Jared Jushner, genero-consigliere del tycoon, dal vicepresidente Mike Pence e dal capo dello staff ad interim Mick Mulvaney. I dem nel frattempo avevano aggiunto al pacchetto di misure per riaprire il governo oltre un miliardo di dollari, finalizzati però solo alla sicurezza al confine e non al muro. In particolare, 524 milioni sarebbero per ulteriori "infrastrutture" agli ingressi di frontiera ed altri 563 per pagare 75 giudici, preposti a valutare le richieste di asilo dei migranti. Una mossa, come l'atteso annuncio di Trump, che lasciava intravedere prove di disgelo dopo una escalation dello scontro tra il presidente e la speaker della Camera, con 'dispetti' reciproci: dal rinvio del discorso di Trump al Congresso per lo State of the Union alla cancellazione del viaggio della Pelosi in Afghanistan, sempre invocando come pretesto lo shutdown.

 

donald trump con mitch mcconnell nancy pelosi e chuck schumer

Con le loro proposte le parti cercano di far vedere al Paese la propria volontà di uscire dallo stallo, scaricando la responsabilità della paralisi sull'avversario. Tra il tycoon e i dem resta l'ostacolo, finora insormontabile, del muro. Trump ha cercato di spiazzare i dem sui dreamer con una proroga di tre anni del loro status, dopo aver revocato il Daca (Deferred Action for Childhood Arrivals), il programma varato da Barack Obama per tutelarli: una decisione appellata e sulla quale deve esprimersi la Corte suprema. Ma per i dem è arduo barattare qualsiasi cosa con un muro definito 'immorale' e diventato il simbolo stesso del Trumpismo e dell'America first.

 

DONALD TRUMP NANCY PELOSI

Dem compatti nel respingere la proposta di Donald Trump di estendere per tre anni la tutela ai dreamer in cambio dei fondi per il Muro col Messico. "Quello che e' originale nella proposta del presidente non e' buono. E ciò che e' buono non e' originale"" ha twittato la speaker della Camera Nancy Pelosi, annunciando che la prossima settimana i dem voteranno ulteriori finanziamenti legati alla sicurezza al confine: per i valichi di ingresso, la tecnologia avanzata per controllare i veicoli che trasportano droga e giudici per l''immigrazione.

NANCY PELOSI CHUCK SCHUMER

 

Pelosi ha inoltre sottolineato che nel discorso del tycoon "non abbiamo sentito alcuna solidarietà per i dipendenti federali che si trovano di fronte a questa grande incertezza a causa dello shutdown di Trump". Sulla stessa lunghezza d'onda il leader dem al Senato, Chuck Schumer, secondo cui il piano di Trump offre "rimedi unilaterali e inefficaci". Schumer inoltre osserva che la protezione ai migranti che il presidente sta offrendo di far rivivere temporaneamente e' la stessa che ha tolto loro in passato: "rinnovare queste protezioni in cambio di soldi per il muro significa prendere più ostaggi".

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – PUTIN NON PERDE MAI: TRUMP ESCE A PEZZI DALLA TELEFONATA CON “MAD VLAD”. AVEVA GIÀ PRONTO IL DISCORSO (“HO SALVATO IL MONDO”) E INVECE HA DOVUTO FARE PIPPA DI FRONTE AL NIET DEL PRESIDENTE RUSSO ALLA TREGUA DI 30 GIORNI IN UCRAINA – ZELENSKY COTTO E MANGIATO: “SE NON SEI AL TAVOLO DEL NEGOZIATO, SEI NEL MENÙ” – LE SUPERCAZZOLE DEL TYCOON SU IRAN E ARABIA SAUDITA E LA PRETESA DELL’EX AGENTE DEL KGB: ACCETTO IL CESSATE IL FUOCO SOLO SE FERMATE GLI AIUTI ALL’UCRAINA. MA TRUMP NON POTEVA GARANTIRE A NOME DELL’EUROPA – DOPO IL SUMMIT A GEDDA DI DOMENICA PROSSIMA CI SARÀ UNA NUOVA TELEFONATA TRA I DUE BOSS. POI L’INCONTRO FACCIA A FACCIA…

donald trump dazi giorgia meloni

DAGOREPORT! ASPETTANDO IL 2 APRILE, QUANDO CALERÀ SULL’EUROPA LA MANNAIA DEI DAZI USA, OGGI AL SENATO LA TRUMPIANA DE’ NOANTRI, GIORGIA MELONI, HA SPARATO UN’ALTRA DELLE SUE SUBLIMI PARACULATE - DOPO AVER PREMESSO IL SOLITO PIPPONE (‘’TROVARE UN POSSIBILE TERRENO DI INTESA E SCONGIURARE UNA GUERRA COMMERCIALE...BLA-BLA’’), LA SCALTRA UNDERDOG DELLA GARBATELLA HA AGGIUNTO: “CREDO NON SIA SAGGIO CADERE NELLA TENTAZIONE DELLE RAPPRESAGLIE, CHE DIVENTANO UN CIRCOLO VIZIOSO NEL QUALE TUTTI PERDONO" - SI', HA DETTO PROPRIO COSI': “RAPPRESAGLIE’’! - SE IL SUO “AMICO SPECIALE” IMPONE DAZI ALLA UE E BRUXELLES REAGISCE APPLICANDO DAZI ALL’IMPORTAZIONE DI MERCI ‘’MADE IN USA’’, PER LA PREMIER ITALIANA SAREBBERO “RAPPRESAGLIE”! MAGARI LA SORA GIORGIA FAREBBE MEGLIO A USARE UN ALTRO TERMINE, TIPO: “CONTROMISURE”, ALL'ATTO DI TRUMP CHE, SE APPLICATO, METTEREBBE NEL GIRO DI 24 ORE IN GINOCCHIO TUTTA L'ECONOMIA ITALIANA…

donald trump cowboy mondo in fiamme giorgia meloni friedrich merz keir starmer emmanuel macron

DAGOREPORT: IL LATO POSITIVO DEL MALE - LE FOLLIE DEL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA HANNO FINALMENTE COSTRETTO GRAN PARTE DEI 27 PAESI DELL'UNIONE EUROPEA, UNA VOLTA PRIVI DELL'OMBRELLO MILITARE ED ECONOMICO DEGLI STATI UNITI, A FARLA FINITA CON L'AUSTERITY DEI CONTI E DI BUROCRATIZZARSI SU OGNI DECISIONE, RENDENDOSI INDIPENDENTI - GLI EFFETTI BENEFICI: LA GRAN BRETAGNA, ALLEATO STORICO DEGLI USA, HA MESSO DA PARTE LA BREXIT E SI E' RIAVVICINATA ALLA UE - LA GERMANIA DEL PROSSIMO CANCELLIERE MERZ, UNA VOLTA FILO-USA, HA GIA' ANNUNCIATO L'ADDIO ALL’AUSTERITÀ CON UN PIANO DA MILLE MILIARDI PER RISPONDERE AL TRUMPISMO - IN FRANCIA, LA RESURREZIONE DELLA LEADERSHIP DI MACRON, APPLAUDITO ANCHE DA MARINE LE PEN – L’UNICO PAESE CHE NON BENEFICIA DI ALCUN EFFETTO? L'ITALIETTA DI MELONI E SCHLEIN, IN TILT TRA “PACIFISMO” PUTINIANO E SERVILISMO A TRUMP-MUSK...

steve witkoff marco rubio donald trump

DAGOREPORT: QUANTO DURA TRUMP?FORTI TURBOLENZE ALLA CASA BIANCA: MARCO RUBIO È INCAZZATO NERO PER ESSERE STATO DI FATTO ESAUTORATO, COME SEGRETARIO DI STATO, DA "KING DONALD" DALLE TRATTATIVE CON L'UCRAINA (A RYAD) E LA RUSSIA (A MOSCA) - IL REPUBBLICANO DI ORIGINI CUBANE SI È VISTO SCAVALCARE DA STEVE WITKOFF, UN IMMOBILIARISTA AMICO DI "KING DONALD", E GIA' ACCAREZZA L'IDEA DI DIVENTARE, FRA 4 ANNI, IL DOPO-TRUMP PER I REPUBBLICANI – LA RAGIONE DELLA STRANA PRUDENZA DEL TYCOON ALLA VIGILIA DELLA TELEFONATA CON PUTIN: SI VUOLE PARARE IL CULETTO SE "MAD VLAD" RIFIUTASSE IL CESSATE IL FUOCO (PER LUI SAREBBE UNO SMACCO: ALTRO CHE UOMO FORTE, FAREBBE LA FIGURA DEL ''MAGA''-PIRLA…)

giorgia meloni keir starmer donald trump vignetta giannelli

DAGOREPORT - L’ULTIMA, ENNESIMA E LAMPANTE PROVA DI PARACULISMO POLITICO DI GIORGIA MELONI SI È MATERIALIZZATA IERI AL VERTICE PROMOSSO DAL PREMIER BRITANNICO STARMER - AL TERMINE, COSA HA DETTATO ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' ALLA STAMPA ITALIANA INGINOCCHIATA AI SUOI PIEDI? “NO ALL’INVIO DEI NOSTRI SOLDATI IN UCRAINA” - MA STARMER NON AVEVA MESSO ALL’ORDINE DEL GIORNO L’INVIO “DI UN "DISPIEGAMENTO DI SOLDATI DELLA COALIZIONE" SUL SUOLO UCRAINO (NON TUTTI I "VOLENTEROSI" SONO D'ACCORDO): NE AVEVA PARLATO SOLO IN UNA PROSPETTIVA FUTURA, NELL'EVENTUALITÀ DI UN ACCORDO CON PUTIN PER IL ‘’CESSATE IL FUOCO", IN MODO DA GARANTIRE "UNA PACE SICURA E DURATURA" - MA I NODI STANNO ARRIVANDO AL PETTINE DI GIORGIA: SULLA POSIZIONE DEL GOVERNO ITALIANO AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO DEL 20 E 21 MARZO SULL'UCRAINA, LA PREMIER CERCHIOBOTTISTA STA CONCORDANDO GLI ALLEATI DELLA MAGGIORANZA UNA RISOLUZIONE COMUNE PER IL VOTO CHE L'ATTENDE MARTEDÌ E MERCOLEDÌ IN SENATO E ALLA CAMERA, E TEME CHE AL TRUMPUTINIANO SALVINI SALTI IL GHIRIBIZZO DI NON VOTARE A FAVORE DEL GOVERNO…