TSIPRAS PARLA COME IL BANANA! ‘AL VERTICE DI CANNES DEL 2011 ANDÒ IN SCENA LO SCIOGLIMENTO DELLA DEMOCRAZIA: HANNO TRAMATO ALLE SPALLE DEI POPOLI ITALIANO E GRECO’’ - ‘RENZI NON DA’ RISPOSTE DI SINISTRA”

Giuseppe Salvaggiulo per ‘La Stampa'

Un abbraccio ad Alessandra Quarta, giovane giurista candidata nel Nord Ovest per la quale hanno firmato un appello centinaia di personalità guidate da Rodotà e Zagrebelsky. Un comizio davanti all'università. Poi da Torino a Bologna, per la chiusura della campagna elettorale, mentre dalla sua Grecia arrivano i risultati delle amministrative. «Andiamo al ballottaggio ad Atene e in Attica, che fa il 40% della popolazione greca: pronostici smentiti», dice Alexis Tsipras.

Perché in Grecia lottate per essere il primo partito e Italia per superare la soglia del 4 per cento?
«In Grecia siamo riusciti a imporre un modo di parlare diverso, dimostrando che non siamo un vuoto d'aria e abbiamo radici nella società. In Italia c'è una peculiarità: questa forza popolare si esaurisce nella denuncia, non ha niente a che fare con la rappresentanza tradizionale della società propria della sinistra».

Grillo: scheggia impazzita della sinistra o avanguardia della destra?
«Nell'interpretare la rabbia dei cittadini, mostra un mood di sinistra. D'altra parte, su temi come l'immigrazione ha strategie di destra».

Dà risposte di destra a domande di sinistra?
«Risposte apolitiche a domande di sinistra. Non è destra tout court. La nostra presenza l'ha costretto a posizioni più politiche».

E Renzi?
«All'inizio ha creato speranze: giovane, voleva ridurre le tasse sui cedi medio-bassi e ridiscutere il fiscal compact. Ma le sue idee si sono dimostrate strutturalmente neoliberiste: lavoro più precario, meno stato sociale, privatizzazioni. Anagraficamente, è mio coetaneo. Politicamente, di Blair».
E lo rivendica.
«Il problema è proprio questo, perché la terza via ha fallito».

Renzi dà risposte di sinistra a domande di destra?
«Renzi non dà risposte di sinistra».
Che cosa significa per voi vincere?
«Avere almeno 55 eurodeputati e superare i liberali come terzo gruppo».


Volete proporre ai socialisti un'alleanza alternativa a quella col Ppe?
«Vogliamo cambiare gli equilibri, giocare un ruolo determinante. I socialisti sono in un vicolo cieco, negli ultimi anni le loro scelte si sono identificate con quelle della destra. Sarebbe importante riuscire a strapparli dall'abbraccio mortale con la Merkel».
Per fare cosa, subito?
«Stop ai programmi di austerità, via la troika, gestione solidale del debito».

E il fiscal compact?
«Non lo accettiamo, ma è un trattato internazionale: non si può cambiare subito. Le cose che ho detto sì».
Che cosa pensa delle rivelazioni sul vertice di Cannes del 2011?
«Andò in scena lo scioglimento della democrazia: aveva superato la misura che le forze dominanti sono disposte a sopportare. Hanno tramato alle spalle dei popoli italiano e greco.

Un tempo c'erano i re nazionali a fare e disfare i governi. Ora c'è un palazzo reale europeo, con la signora Merkel come un monarca assoluto a decidere se governi democratici possono vivere».

Con quale l'obiettivo?
«Imporre l'austerità. Che non è un mezzo, ma un fine».

 

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