TUTTO ‘STO CASINO PER NOMINARE UN FUNZIONARIO INTERNO DEL MEF? – LA NOMINA A DIRETTORE GENERALE DEL TESORO DI RICCARDO BARBIERI, DAL 2015 AL MINISTERO DELL’ECONOMIA (LO NOMINARONO RENZI E PADOAN) È UNA SCELTA INTERNA DI TERZA FILA. MA È SOLO IL PRIMO PASSO: LE COMPETENZE SARANNO SPACCHETTATE E AL DG RIMARRRANNO SOLO QUELLE SU POLITICHE MACROECONOMICHE E RELAZIONI FINANZIARIE. PER LE PARTECIPATE SARÀ INVECE CREATO UN NUOVO DIPARTIMENTO, CON UN NUOVO DIRETTORE GENERALE, PER IL QUALE RICICCIA IL NOME DI TURICCHI, ATTUALE PRESIDENTE DI ITA…
1. TESORO, BARBIERI NUOVO DG MA DIVIDERÀ LE COMPETENZE
Estratto dell’articolo di Barbara Fiammeri e Gianni Trovati per “il Sole 24 Ore”
Alla fine, dopo settimane di trattative accompagnate dalla solita girandola di nomi, l’argine costruito dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti intorno ai vertici ministeriali protegge il Ragioniere generale Biagio Mazzotta, confermato ieri dal governo nonostante le tensioni della manovra, ma cede sul Tesoro. E porta a un cambiamento sia della persona sia del ruolo del direttore generale.
ALESSANDRO RIVERA GIANCARLO GIORGETTI
Alessandro Rivera, salito nella casella più delicata del Mef il 2 agosto 2018 durante il governo Conte-1, esce di scena accompagnato dai ringraziamenti di rito ma, almeno per il momento, senza una nuova collocazione esplicita.
E al suo posto viene nominato Riccardo Barbieri Hermitte, arrivato al ministero dell’Economia nel 2015 (governo Renzi, ministro Padoan) e fino a ieri responsabile della direzione I del Tesoro, quella sull’analisi economico finanziaria che costruisce il quadro macro dei documenti di finanza pubblica. […]
Romano ma bocconiano, classe 1958, Barbieri è un nome noto e apprezzato sui mercati internazionali per aver lavorato come economista e market strategist a Jp Morgan, Morgan Stanley, Bank of America-Merrill Lynch e Mizuho. Ma non è un figlio del Mef come Rivera, giunto al vertice del Tesoro dopo una carriera tutta ministeriale.
E diverso sarà anche il ruolo di Barbieri. Perché la sua nomina si accompagna a un progetto di spacchettamento del Tesoro, che sarà presentato la prossima settimana in consiglio dei ministri da Giorgetti e lascerà al nuovo dg le competenze su politiche macroeconomiche e relazioni finanziarie europee e internazionali, materie d’elezione di Barbieri, e affiderà a un nuovo dipartimento, con un nuovo direttore generale, la gestione delle partecipate e del patrimonio pubblico e la regolamentazione del sistema finanziario.
BIAGIO MAZZOTTA - RAGIONIERE GENERALE DELLO STATO
Il nuovo dipartimento avrà anche compiti di analisi e valutazione degli impatti delle decisioni politiche sull’economia reale. E sarà guidato da una nuova figura forte su cui il totonomi è già partito e torna a vedere in prima linea Antonio Turicchi, ora presidente di Ita, che avrà il tempo di portare avanti la cessione della compagnia prima del completamento della riorganizzazione. Una diarchia, insomma, che fa finire con Rivera la figura del dg del Tesoro come dominus tecnico.
Una decisione fortemente voluta dalla premier. […] La partita sulle nomine però è appena cominciata. Tra febbraio e marzo verranno decisi i vertici e i cda delle principali aziende partecipate: Enel ed Eni in primis ma anche Leonardo, Poste, Terna e altre decine di società. E certo incide non poco la scelta di rivedere il raggio d’azione del Dg del Ministero di via XX settembre. […]
2. BARBIERI IL SUCCESSORE
Estratto dell’articolo di Stefano Cingolani per “il Foglio”
Barbieri, chi è costui? E’ senza dubbio poco simpatico paragonare il nuovo direttore generale del Tesoro a Carneade che don Abbondio non aveva mai sentito menzionare, tuttavia la sua nomina è una sorpresa che ha spiazzato i più.
Non perché Riccardo Barbieri Hermitte sia uno sconosciuto, al contrario. […] Tuttavia dopo i fuochi d’artificio del totonomine sembra una scelta paradossale: tutto questo rumore per estromettere Alessandro Rivera e poi viene pescato un altro funzionario interno?
Alcuni pensano che, per scegliere Barbieri, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti abbia consultato il suo predecessore Daniele Franco o lo stesso Mario Draghi.
Secondo altri si tratta di un compromesso tra Giorgetti e Giorgia Meloni, una figura di transizione aspettando un vero navigatore dei palazzi romani, magari in sintonia con Fratelli d’Italia.
Identikit che s’addice senza dubbio ad Antonino Turicchi il quale conosce il Mef da molto più tempo, è stato amministratore delegato di Fintecna e direttore generale della Cassa depositi e prestiti. Ma ora presiede Ita ed è chiamato a gestire l’ingresso di Lufthansa con il 40 per cento (per ora). […]
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