lesin putin

VADE RETRO CREMLINO - IL MISTERO DELL’EX MINISTRO DI PUTIN, MIKHAIL LESIN, UCCISO A BASTONATE IN UN HOTEL DI WASHINGTON - PER ANNI CONTROLLORE DELL’INFORMAZIONE RUSSA PER CONTO DELLO ZAR VLAD, LESIN ERA ARRIVATO ''DISCRETAMENTE'' A WASHINGTON PER ACCORDARSI CON L'FBI? - LE MORTI SOSPETTE ALL’OMBRA DEL CREMLINO

Fabrizio Dragosei per il “Corriere della Sera”

 

LESIN PUTINLESIN PUTIN

Le rivelazioni sul fatto che l' ex ministro e consigliere di Putin, Mikhail Lesin, non morì per un infarto nel novembre scorso allungano la lista dei casi misteriosi (e fortemente sospetti) che hanno coinvolto personaggi di spicco della nomenklatura russa. Lesin colpito più volte con un «oggetto contundente» alla testa e su tutto il corpo fa subito pensare a una vendetta o, meglio, a un' esecuzione mascherata da rissa di strada, visto il passato di pugile dilettante dell' ex ministro. E considerato anche che, secondo alcune fonti, stava «parlando» con l' Fbi sui segreti dell' entourage del presidente russo.
 

Agli esecutori di Lesin è però sfuggito il particolare che negli ultimi tempi, secondo la tv Dozhd, era stato sottoposto a 14 operazioni in Svizzera per sostituire vertebre danneggiate. In quelle condizioni non si sarebbe certo messo a menare le mani.
 

LESIN PUTINLESIN PUTIN

La morte dell' ex ministro dell' Informazione risale al 5 novembre, quando il suo corpo fu scoperto in una stanza dell' hotel Doyle Dupont Circle di Washington. Un albergo a quattro stelle da duecento dollari a notte, buono, ma certo incongruo per un russo pieno di soldi come era lui.
 

Gli inquirenti hanno solo detto che Lesin non fu picchiato nella sua stanza. Di più, per ora, non si sa. Bastonato e ammazzato in strada e poi portato cadavere in stanza? Altrimenti come mai, dopo essere stato ridotto in quel modo sarebbe andato in albergo e non al pronto soccorso? E poi, perché alloggiava lì?
 

Per anni Lesin è stato il controllore dell' informazione russa per conto di Putin. Prima come ministro, poi quale capo di Gazprom Media, un conglomerato di tv e giornali controllato da Yurij Kovalchuk, oligarca vicino al Cremlino. E come consigliere del presidente per i media, prima con Putin e poi con Medvedev.
 

MIKHAIL LESIN E PUTINMIKHAIL LESIN E PUTIN

A un certo punto, però, è stato licenziato dal Cremlino (nel 2009) e ha rotto con Kovalchuk, che lo ha allontanato da Gazprom Media. Secondo il quotidiano Moscow Times , Lesin avrebbe ricevuto un grosso prestito da Kovalchuk e si sarebbe poi rifiutato di restituirlo.
 

E veniamo alla parte americana. L' ex ministro avrebbe comprato numerose proprietà in California. Nel 2014 il senatore Roger Wicker del Mississippi ha chiamato in causa Lesin. Ha scritto al Dipartimento della Giustizia dicendo che l' ex ministro aveva acquistato diverse proprietà per un valore di 28 milioni di dollari. Visto che Gazprom Media è controllata da Gazprombank che a sua volta è legata a Bank Rossiya, finita nella lista nera delle sanzioni Usa assieme al suo proprietario Kovalchuk, il senatore chiedeva di indagare.
 

In particolare su corruzione e riciclaggio. «Sono stati violati il Foreign Corrupt Practices Act e l' Anti Money Laundering Statute ?» chiedeva il senatore.
 

LitvinenkoLitvinenko

Il sito Web Daily Beast ha scritto che nel dicembre del 2014 il caso era stato passato alla divisione criminale del ministero e all' Fbi. A novembre dell' anno scorso Lesin era arrivato «discretamente» a Washington per accordarsi con l' Fbi? È un' ipotesi avanzata dal Daily Mail .
 

alexander litvinenkoalexander litvinenko

Se fosse vero, i sospetti aumenterebbero, come per le altre morti misteriose: Aleksandr Litvinenko, eliminato con il polonio nel 2006. L' ex oligarca Boris Berezovskij morto in bagno nel 2013; Badri Patarkatsishvili, ex socio di Berezovskij, colpito da infarto nel 2008. Più recentemente Nikita Kamayev, ex capo dell' agenzia antidoping russa (Rusada) che stava forse per collaborare con le autorità internazionali, e, qualche giorno prima, il 3 febbraio, il suo predecessore alla Rusada Vyacheslav Sinev.
Fabrizio Dragosei @Drag6.

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel goldman sachs

"DELFIN” CURIOSO – DA DOVE ARRIVA LA NOTIZIA CHE LA HOLDING DEI DEL VECCHIO POTREBBERO LIQUIDARE IL LORO 2,7% DI UNICREDIT? I BENINFORMATI PUNTANO IL DITO SU GOLDMAN SACHS: LA BANCA AMERICANA E' ADVISOR DI COMMERZBANK, CHE TRA DUE GIORNI TERRÀ IL SUO “INVESTOR DAY”, E HA TUTTO L’INTERESSE A VEDER SVALUTARE IL TITOLO DELLA BANCA ITALIANA, CHE VUOLE PAPPARSELA – ORCEL TIRA DRITTO E ANNUNCIA CHE UNICREDIT "HA SUPERATO LA SOGLIA DEL 5% IN GENERALI”. E NON ESCLUDE UN RILANCIO SU BPM"

peter thiel donald trump elon musk

DAGOREPORT – MUSK È IL “DOGE”, MA IL VERO BURATTINO DELLA TECNO-DESTRA USA È PETER THIEL. PER AVERNE LA PROVA BASTA VEDERE LA PARABOLA ASCENDENTE DELLA SUA “PALANTIR” IN BORSA: IN UN MESE, HA GUADAGNATO IL 65% (IL 39 IN UNA SETTIMANA) – COSA POTRÀ FERMARE L’AVANZATA DEI MILIARDARI TECH A STELLE E STRISCE? IL LORO EGO E GLI INTERESSI OPPOSTI. IN QUESTE ORE THIEL HA ASSISTITO AL “TRADIMENTO” DEL SUO EX PUPILLO ZUCKERBERG: È STATA “META” A DIVULGARE IL CASO “PARAGON”. E THIEL HA GROSSI ACCORDI CON L’AZIENDA CHE PRODUCE IL SOFTWARE PER SPIONI GRAPHITE – IL REGALONE A MUSK: CONTROLLANDO I PAGAMENTI DEL PENTAGONO, POTRÀ VEDERE I CONTRATTI DELLE SOCIETÀ CONCORRENTI A SPACEX…