vladimir putin donald trump volodymyr zelensky

ZELENSKY, T’HANNO RIMASTO SOLO – IL PRESIDENTE UCRAINO HA PROVATO AD ABBOZZARE DOPO ESSERE STATO TAGLIATO FUORI DALLA TRATTATIVA PER LA PACE IN UCRAINA DA TRUMP, CHE PRIMA HA SENTITO PUTIN E POI HA COINVOLTO LUI – A KIEV SERPEGGIA IL TERRORE DI FINIRE COME L'AFGHANISTAN, ABBANDONATO DAGLI USA DOPO ESSREE STATO ARMATO E AVER COMBATTUTO PER PROCURA - IL TYCOON HA MANDATO A MOSCA STEVE WITKOFF, INVIATO SPECIALE IN MEDIO ORIENTE, E NON KEITH KELLOGG, L’UOMO CHE SI OCCUPA DI UCRAINA: AVEVA BISOGNO DI PARLARE CON IL LINGUAGGIO DEGLI AFFARI…

volodymyr zelensky donald trump

1 - ZELENSKY SI RITROVA TAGLIATO FUORI MA RILANCIA: LAVORIAMO CON GLI USA

Estratto dell’articolo di Lorenzo Cremonesi per il “Corriere della Sera”

 

Ciò che temevano i dirigenti del governo ucraino è avvenuto: il maggior alleato negozia direttamente col peggior nemico e Kiev è costretta ad adattarsi.

 

Volodymyr Zelensky da tempo chiedeva a Donald Trump di non avviare negoziati con Vladimir Putin senza prima coordinare una chiara strategia comune.

 

«No alle trattative per l’Ucraina alle spalle dell’Ucraina», continuava a ripetere sin dal giorno della vittoria elettorale del candidato repubblicano.

scott bessent 3

 

«Ma adesso proprio questo sta facendo Trump: parla personalmente col presidente russo e soltanto dopo notifica quello ucraino; a tutti gli effetti intensifica il canale diretto con il Cremlino, che del resto ben sappiamo già esisteva. Di conseguenza, Zelensky sarà costretto a lavorare sulla difensiva. Ma una cosa resta chiara: «non è pronto a cedere per intese deboli destinate a fallire nel prossimo futuro sotto le mire imperiali di Mosca», ci dicono fonti nel palazzo presidenziale ucraino.

 

[…]

 

steve witkoff

Una qualche speranza viene anche dalle conversazioni di Zelensky, ieri a Kiev, con il Segretario al Tesoro Usa, Scott Bessent. Il tema è noto: l’amministrazione Trump esige l’accesso privilegiato alle «terre rare» ucraine, molte delle quali si trovano nel Donbass occupato dai russi.

 

«Abbiamo parlato della nostra cooperazione economica e di condivisione delle risorse. Trump ha fornito i dettagli dei nostri scambi con Putin», ha detto Zelensky. Vista da Kiev la cosa può essere raccontata come una garanzia dell’impegno americano a difendere la sovranità ucraina. […]

 

Trump e Putin

2 -  SINDROME AFGHANA VOLODYMYR ZELENSKY

Estratto dell’articolo di Monica Perosino per “la Stampa”

 

Il timore […] che Trump abbandoni l'Ucraina per inseguire altri interessi c'è.

Ma che sia reale o simulata, c'è anche la convinzione che le modalità con cui sono iniziate le trattative siano polvere gettata negli occhi e la partita vera si stia giocando nell'ombra.

 

Nelle stesse ore in cui Trump sentiva al telefono Putin, il suo segretario del Tesoro, Scott Bessent in visita a Kyiv, presentava a Volodymir Zelensky la bozza dell'accordo per le terre rare in cambio di aiuti.

 

MEME TIME - VOLODYMYR ZELENSKY DONALD TRUMP

Gli Stati Uniti, ha detto Bessent, hanno come obiettivo quello di «concludere un accordo di cooperazione economica e di sicurezza» con l'Ucraina «in cambio del proseguimento del loro sostegno materiale».

 

Ovvero, l'accordo che prevede risorse naturali ucraine in cambio di armi, andrebbe verso un sostegno e non un disimpegno dell'America in Ucraina. L'impressione, o la speranza, di Kyiv è che Trump stia facendo Trump, e che la direzione delle trattative sia tutt'altro che decisa.

 

[…]

 

Nell'attesa di nuovi exploit americani, l'Ucraina deve combattere su altri due fronti, quello bellico, innanzitutto, e quello interno. Ieri Kyiv è stata colpita con missili balistici e droni («Eccome Putin si prepara alla pace», ha commentato Kyiv) e aspetta di vedere le conseguenze dello scontro politico tra il presidente e il capo dell'opposizione, Petro Poroshenko, che ieri ha accusato il suo rivale Zelensky di «minare l'unità del Paese».

 

INSEDIAMENTO DI DONALD TRUMP 2025 - JOE BIDEN - FOTO LAPRESSE

4. TRUMP ACCELERA SENZA CONTROLLI SULLA TREGUA IN UCRAINA

Estratto dell’articolo di Micol Flammini per “il Foglio”

 

[…]  Joe Biden aveva smesso di parlare con Putin tre anni fa, quando è iniziata l’invasione dell’Ucraina, Trump è arrivato alla Casa Bianca con l’ambizione di far cessare l’attacco russo e vuole farlo a ogni costo    e il capo del Cremlino  lo ha anche invitato  a Mosca.

 

Prima di sentirsi al telefono con Trump, Putin ha parlato per tre ore con Steve Witkoff, l’uomo che fa avanti e indietro per conto della Casa Bianca per occuparsi di guerre e non è né un diplomatico, né un esperto militare, ma ha trascorso la vita nel mondo degli affari.

 

KEITH KELLOGG

A lui Trump ha affidato tutto: anche l’onere di essere il primo alto funzionario americano a incontrare Vladimir Putin dopo aver siglato il primo scambio di prigionieri di epoca trumpiana con cui è stato liberato l’insegnante accusato di possedere marijuana, Marc Fogel, in cambio del cybercriminale russo Alexander Vinnik, arrestato in Grecia nel 2017. Witkoff ha definito la liberazione di Fogel un segnale delle buone relazioni  tra Trump e Putin.

 

Delle trattative che hanno permesso lo scambio si sa poco, ma già la presenza di Witkoff in Russia indica che Washington e Mosca si stanno esercitando su un terreno negoziale che potrebbe riguardare l’accordo tra Israele e Hamas per inoltrarsi poi nella risoluzione del conflitto contro l’Ucraina.

 

donald trump volodymyr zelensky

[…]   L’inviato di Trump in Ucraina e Russia però non è Witkoff, ma Keith Kellogg, che la prossima settimana andrà a Kyiv probabilmente con dei dettagli in più su un piano per far finire la guerra. A Mosca però, nei giorni dell’accelerazione trumpiana per far finire la guerra russa – giorni che coincidono con l’avvicinarsi del terzo anniversario dell’invasione totale – il presidente americano ha mandato il suo negoziatore in chief, quello che parla il linguaggio degli affari e non della diplomazia o della guerra.

 

volodymyr zelensky donald trump

Quello che pensa davvero Trump sulla fine del conflitto in Ucraina però potrebbe averlo detto il suo segretario alla Difesa, Pete Hegseth, che incontrando gli europei a Ramstein ha puntualizzato che non sarà Washington a pensare alla sicurezza dell’Europa, Kyiv non entrerà nella Nato ed è irrealistico possa tornare al suo territorio precedente al 2014. Il rischio è che siano queste le posizioni negoziali già espresse a Putin.

DONALD TRUMP KEITH KELLOGG

 

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