ALT! LA 19ENNE VIOLENTATA A PALERMO HA SUBÌTO UN ALTRO TENTATIVO DI STUPRO – APPENA UN MESE PRIMA DELLA VIOLENZA AL FORO ITALICO, LA RAGAZZA AVEVA ACCETTATO UN PASSAGGIO DA DUE SCONOSCIUTI CHE LE HANNO PROPOSTO DI ACCOMPAGNARLA A CASA: “UNO DEI DUE SI È FERMATO PER STRADA E MI HA DETTO: “STASERA DEVI TROMBARE SENNÒ TI AMMAZZO”. MI HA BUTTATO A TERRA, MA IO HO PRESO LO SPRAY AL PEPERONCINO E L’HO SPRUZZATO…”
Estratto dell'articolo di Riccardo Lo Verso per www.livesicilia.it
[…] Pochi giorni prima dello stupro di gruppo al Foro Italico di Palermo la vittima diciannovenne ha subito un altro tentato di violenza da parte di due ragazzi. Ha vissuto un’altra notte da incubo. Ha raccontato di essersi liberata dalla loro morsa spruzzandogli dello spray al peperoncino negli occhi.
[…] Tre uomini che transitavano in via Roma in sella a due scooter si sono fermati e hanno iniziato ad inveire contro la ragazza. “Indegna, ti ammazzo”, urlava uno di loro, arrivato allo scontro fisico con il fidanzato della diciannovenne. Era uno dei uomini che un mese prima avevano tentato di violentarla.
La ragazza conosceva solo uno dei due. Li aveva incontrati casualmente nella zona della stazione centrale. Le hanno offerto un passaggio “ma in realtà anziché accompagnarmi a casa si sono fermati” su dei gradini non lontano dal teatro Politeama, lungo la strada che conduce al porto. “Stasera devi t… sennò ti ammazzo”, le avrebbe detto uno dei due, probabilmente il più grande.
Poi “mi ha presa di forza e mi ha buttato a terra mentre l’altro ragazzo si è semplicemente avvicinato non per soccorrermi, mi sono difesa, ho preso lo spray al peperoncino e l’ho spruzzato. I due ragazzi si sono alzati la maglietta per tamponarsi il viso ed ho sentito il ragazzo robusto che diceva che se ti rivedo ti ammazzo e se ne sono andati con lo scooter”.
Il fidanzato ha spiegato ai carabinieri di avere saputo della vicenda dalla diciannovenne, che però non ha voluto rivelargli i particolari. Era stato lui a darle lo spray al peperoncino da conservare nella borsa e da usare contro i malintenzionati. Il caso è affidato agli stessi carabinieri che hanno identificato e arrestato i sette giovani per lo stupro al Foro Italico.