conte paladino

CHI HA SCRITTO LA NORMA CHE HA SALVATO IL SUOCERO DI CONTE, CESARE PALADINO, INFILANDOLA NEL DECRETO RILANCIO? E’ IL NUOVO ASSALTO DEI RENZIANI A “GIUSEPPI”: UN’INTERROGAZIONE BY ANZALDI DEPOSITATA ALLA CAMERA PER SAPERE SE CONTE HA AVUTO UN RUOLO - GRAZIE AL CODICILLO PALADINO, PROPRIETARIO DELL'HOTEL PLAZA, SI È VISTO CANCELLATA LA CONDANNA PER NON AVER PAGATO ALLO STATO LA TASSA DI SOGGIORNO DA DUE MILIONI DI EURO - LA PROCURA DI ROMA FA RICORSO NEI CONFRONTI DELLA DECISIONE DEL GIP CHE HA CANCELLATO LA CONDANNA A PALADINO

Liana Milella e Maria Elena Vincenzi per “la Repubblica”

 

giuseppe conte olivia paladino

Fu una norma ad personam, fu una norma ad familiam, o fu solo una norma filo albergatori per via del Covid? Ma soprattutto, di chi fu la manina, o addirittura la manona, che inserì quella norma nel decreto Rilancio del 19 maggio? Norma che oggi favorisce il (di fatto) suocero di Giuseppe Conte. Quel Cesare Paladino proprietario dell' hotel Plaza - e padre di Olivia, la compagna del premier - che grazie a quella norma si vede cancellata la condanna per non aver pagato allo Stato la tassa di soggiorno da due milioni di euro che aveva riscosso dai clienti. La storia è antica, risale a maggio.

 

meme by le bimbe di conte (e della paladino)

Ma ora, a farla finire dentro la lite tra Renzi e Conte, è un' interrogazione che il deputato di Italia viva Michele Anzaldi ha già scritto e sta per depositare alla Camera. Il suo contenuto - come risulta a Repubblica che l' ha letto - è destinato a inasprire il rapporto l' ex premier e il premier attuale. Anche se Anzaldi, componente della commissione di vigilanza sulla Rai, ci tiene subito a dire che questa battaglia la sta portando avanti dal primo giorno.

 

giuseppe conte e olivia paladino 1

Da quando quelle poche righe sono finite nel decreto Rilancio. Però ora la storia si riapre tutta. E deve finire con un chiarimento senza se e senza ma. Perché Anzaldi vuole sapere «quale sia stato l' ufficio legislativo che ha proposto di inserire la norma per depenalizzare l' omesso pagamento della tassa di soggiorno». Quell' articolo 180 è stato proposto «in tutto o in parte da un ministero», oppure il Dipartimento degli affari giuridici e legislativi di palazzo Chigi ha contribuito alla stesura? Anzaldi non si accontenta.

olivia paladino giuseppe conte

 

Chiede se la norma sia stata discussa durante un pre Consiglio e vuole i verbali, visto che a capo del Dipartimento «c'è un magistrato, Ermanno de Francisco, nominato da Conte il 25 giugno 2018». Perché - scrive - «grazie a questa depenalizzazione il padre della compagna del premier si è visto cancellare, con valore retroattivo, una condanna passata ingiudicato con il patteggiamento».

 

La storia si riapre. Perché Paladino, scrive Anzaldi, «titolare del Grand Hotel Plaza di Roma, a luglio 2019 era stato condannato alla pena di 1 anno, 2 mesi e 17 giorni di reclusione per l'omesso versamento al Comune della tassa di soggiorno negli anni 2014-2018, per un totale di 2.047.677 euro». Ma quella condanna adesso non c'è più. Paladino ha fatto ricorso, il capo dei gip di Roma Bruno Azzolini l'ha accolto e l'ha cancellata.

olivia paladino giuseppe conte

 

Il chiarimento dovrà essere politico. Anche se a maggio, alle prime rimostranze, fu il ministero del Turismo, materiale autore dell'inserimento, a dire che la norma voleva solo favorire gli albergatori in crisi per il Covid. Un'affermazione che non ha mai sopito le voci sulla norma ad familiam. Che adesso divide pure la magistratura. Aver cambiato la qualifica dell'albergatore, da "incaricato di pubblico servizio", e quindi imputabile di peculato, a semplice riscossore, ha cancellato il peculato.

 

Ma non basta. Come ogni norma penale, anche questa non potrebbe essere retroattiva e "coprire" un reato commesso prima del maggio 2020 quando il decreto è entrato in vigore. Paladino, già nell'estate del 2019, aveva patteggiato la condanna. Ma poi, un anno dopo a legge approvata, ha fatto ricorso per cancellarla. E qui si apre la controversia dentro la magistratura. La procura di Roma ha detto subito no al ricorso con una memoria perché la norma non può essere retroattiva. D'accordo la Cassazione che si occupa di un caso simile di Trapani: l'abolitio criminis c'è solo dal decreto legge in poi.

olivia paladino e giuseppe conte 13

 

Quindi chi, prima di luglio 2020, non ha versato la tassa di soggiorno può essere accusato e condannato per peculato. Eppure a Roma è accaduto che un giudice, peraltro il capo dell' ufficio dei gip Bruno Azzolini, abbia revocato la pena di Paladino perché quel reato non può più essere contestato in quanto è stato cancellato dalla legge. La procura di Roma farà ricorso. E la partita torna in Cassazione. Ma prima il caso riesplode per via del renziano Anzaldi.

giuseppe conte al mare con la fidanzata olivia paladinoOLIVIA PALADINO E GIUSEPPE CONTE

Ultimi Dagoreport

milano fdi fratelli d'italia giorgia meloni carlo fidanza ignazio la russa francesco gaetano caltagirone duomo

DAGOREPORT - PIJAMOSE MILANO! E CHE CE' VO'! DALL’ALTO DELLE REGIONALI LOMBARDE DEL 2023, CON IL TRIONFO DI FRATELLI D'ITALIA (25,18%), MENTRE LA LEGA SI DEVE ACCONTENTARE DEL 16,5 E FORZA ITALIA DEL 7,23, L’ASSALTO DI FRATELLI D’ITALIA ALLA MADUNINA ERA INEVITABILE - LA REGIONE È IN MANO DEL LEGHISTA ATTILIO FONTANA CHE, CON L’ASSESSORE ALLA SANITÀ GUIDO BERTOLASO, HA SBARRATO LA PORTA ALLE MIRE DELLA MELONIANA FAMIGLIA ANGELUCCI - EPPOI, SAREBBE PURE ORA DI DARE SEPOLTURA A STI’ POTERI FINANZIARI CHE SE NE FOTTONO DI ROMA: ED ECCO L’ASSALTO DI CALTAGIRONE A GENERALI E DI MPS-CALTA-MEF A MEDIOBANCA - IN ATTESA DI PRENDERSI TUTTO, LE MIRE DELLA DUCETTA PUNTANO AD ESPUGNARE ANCHE PALAZZO MARINO: AHÒ, ORA A MILANO CI VUOLE UN SINDACO ALLA FIAMMA! - ALLA FACCIA DEL POTERE GUADAGNATO SOTTO IL DUOMO IN TANTI ANNI DI DURO LAVORO DAI FRATELLI LA RUSSA, IL CANDIDATO DI GIORGIA SI CHIAMA CARLO FIDANZA. UN “CAMERATA” GIÀ NOTO ALLE CRONACHE PER I SALUTI ROMANI RIPRESI DALLE TELECAMERE NASCOSTE DI FANPAGE, NELL’INCHIESTA “LOBBY NERA” - UNA NOTIZIA CHE L’IMMARCESCIBILE ‘GNAZIO NON HA PER NULLA GRADITO…

donald trump friedrich merz giorgia meloni

DAGOREPORT - IL FINE GIUSTIFICA IL MERZ... – GIORGIA MELONI HA FINALMENTE CAPITO CHE IL DAZISMO DI TRUMP È UNA FREGATURA PER L’ITALIA. AD APRIRE GLI OCCHI ALLA DUCETTA È STATA UNA LUNGA TELEFONATA CON IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ - DA POLITICO NAVIGATO, L’EX NEMICO DELLA MERKEL È RIUSCITO A FAR CAMBIARE IDEA ALLA DUCETTA, PUNTANDO SUI GROSSI PROBLEMI CHE HANNO IN COMUNE ITALIA E GERMANIA (TU HAI SALVINI, IO I NAZISTI DI AFD) E PROPONENDOLE DI FAR DIVENTARE FRATELLI D’ITALIA UN PUNTELLO PER LA MAGGIORANZA PPE ALL’EUROPARLAMENTO, GARANTENDOLE L'APPOGGIO POLITICO ED ECONOMICO DELLA GERMANIA SE SOSTERRA' LA ROTTA DI KAISER URSULA, SUPPORTATA DALL'ASSE FRANCO-TEDESCO – CON TRUMP OLTRE OGNI LIMITE (LA FRASE SUI LEADER “BACIACULO” HA SCIOCCATO “AO’, IO SO' GIORGIA”), COME SI COMPORTERÀ A WASHINGTON LA PREMIER, IL PROSSIMO 17 APRILE?

donald trump peter navarro

DAGOREPORT: COME È RIUSCITO PETER NAVARRO A DIVENTARE L’’’ARCHITETTO" DEI DAZI DELLA CASA BIANCA, CHE STANNO SCONQUASSANDO IL MONDO? UN TIPINO CHE ELON MUSK HA LIQUIDATO COME UN “IMBECILLE, PIÙ STUPIDO DI UN SACCO DI MATTONI”, FU ‘’SCOPERTO’’’ GIÀ NEL PRIMO MANDATO DEL 2016 DALLA COPPIA JARED KUSHNER E IVANKA TRUMP - IL SUO “MERITO” È LA FEDELTÀ ASSOLUTA: NEL 2024 NAVARRO SI È FATTO 4 MESI DI CARCERE RIFIUTANDOSI DI TESTIMONIARE CONTRO ''THE DONALD” DAVANTI ALLA COMMISSIONE D’INCHIESTA PER L’ASSALTO A CAPITOL HILL DEL 6 GENNAIO 2021...

trump modi xi jinping ursula von der leyen

LA MOSSA DEI DAZI DI TRUMP: UN BOOMERANG CHE L’HA SBATTUTO CON IL CULONE PER TERRA – DIETRO LA LEVA DELLE TARIFFE, IL TRUMPONE SI ERA ILLUSO DI POTER RIAFFERMARE IL POTERE GLOBALE DELL’IMPERO AMERICANO. IN PRIMIS, SOGGIOGANDO IL DRAGONE CINESE, L’UNICA POTENZA CHE PUÒ METTERE ALLE CORDE GLI USA. SECONDO BERSAGLIO: METTERE IL GUINZAGLIO AI “PARASSITI” EUROPEI. TERZO: RALLENTARE LO SVILUPPO TECNOLOGICO DI POTENZE EMERGENTI COME L’INDIA - LA RISPOSTA DEL NUOVO ASSE TRA EUROPA E CINA E INDIA, È STATA DURA E CHIARISSIMA. È BASTATO IL TRACOLLO GLOBALE DEI MERCATI E IL MEZZO FALLIMENTO DELL'ASTA DEI TITOLI DEL TESORO USA. SE I MERCATI TROVANO ANCORA LINFA PER LE MATTANE DI TRUMP, PER GLI STATI UNITI IL DISINVESTIMENTO DEL SUO ENORME DEBITO PUBBLICO SAREBBE UNO SCONQUASSO DA FAR IMPALLIDIRE LA CRISI DEL ’29 - CERTO, VISTO LO STATO PSICOLABILE DEL CALIGOLA AMERICANO, CHISSÀ SE FRA 90 GIORNI, QUANDO TERMINERÀ LA MESSA IN PAUSA DEI DAZI, L'IDIOTA DELLA CASA BIANCA RIUSCIRÀ A RICORDARLO? AH, SAPERLO…

giana, turicchi, venier, paolo gallo, cristian signoretto arrigo antonino stefano

DAGOREPORT - AL GRAN BALLO DELLE NOMINE DELLE AZIENDE PARTECIPATE DALLO STATO - FA STORCERE IL NASO IL NUOVO CEO DI ASPI (AUTOSTRADE PER L’ITALIA): ARRIGO GIANA VANTA UN CURRICULUM DI AMMINISTRATORE PRETTAMENTE “LOCALE” E “DE SINISTRA”: MALGRADO SIA STATO IMPOSTO DA SALVINI, GUIDA ATM GRAZIE AL SINDACO BEPPE SALA. E PRIMA ANCORA FU NOMINATO CEO DI COTRAL DALL’ALLORA GOVERNATORE DEL LAZIO NICOLA ZINGARETTI; DOPODICHÉ SI ATTACCÒ ALL’ATAC, SPONSOR IL SINDACO GUALTIERI - RIMANE IN BALLO LA QUESTIONE SNAM: MALGRADO IL PARERE FAVOREVOLE DI CDP ALLA CONFERMA DI STEFANO VENIER, IL CEO DI ENI DESCALZI PUNTEREBBE SU CRISTIAN SIGNORETTO. IN BILICO PAOLO GALLO AL QUARTO MANDATO COME AD DI ITALGAS…