Barbara Costa per Dagospia
“Aveva 16 anni e sapeva fare la porca”. Ci risiamo. Famoso alla sbarra per personali porcate passate – da mezzo secolo! – allora glorificate ma ora ritenute abominevoli. Steven Tyler, signore del rock (cognome all’anagrafe Tallarico, origini italiane, crotonesi, cattolico) è accusato di molestie sessuali da Julia Holcomb, sua fidanzata di 50 anni fa. Incolpato e denunciato. Nei giorni scorsi Steven Tyler, con la sua avvocata, ha respinto, in 24 punti, ogni accusa ricevuta. Finirà in tribunale?
Non lo so, io intanto vi do i fatti: nel 1973 Steven Tyler, 25enne cantante degli Aerosmith, si "fidanza" con Julia, 16 anni. Come si sono conosciuti? Julia va a un suo concerto, a Portland, e si comporta da groupie, sì o no? Lo ha seguito in hotel, tra loro ci sono stati rapporti intimi, e Steven le ha fornito biglietti aerei per averla in tour, e special pass per i backstage, come si fa – faceva? – con le groupie più amate. Tutto consensuale. Sembra. E però, io ho scritto che Steven "si fidanza" con Julia.
Perché, essendo Julia minorenne, Steven fa la cose in regola: al contrario di Jimmy Page, il chitarrista e leader dei Led Zeppelin, proprio nello stesso periodo invaghitosi di Lori, groupie 13enne portata da Page in tour di nascosto dalla polizia (ma non dalla madre, di Lori, a cui Page a voce chiede – e a voce ottiene – il "permesso" di frequentare la figlia), Steven Tyler si fa, con bei documenti firmati e nel rispetto della legge, affidare in custodia la 16enne Julia, e dai genitori di lei, entusiasti.
Julia diventa la fidanzata nonché a norma di legge "convivente mantenuta" della rockstar Steven Tyler, sotto la tutela della rockstar Steven Tyler, che nei '70s vive la vita pazza del rock, piena di alcool e droghe. Sapete con quale sicurezza vi sto raccontando tutto questo? Con quella che mi dà l’indubitabile fatto che Steven Tyler mai mai mai ha nascosto la sua storia con Julia, minore età e affidamento compresi. Basta farsi un accurato giro sul web e si ritrovano loro foto, del 1973, articoli stampa, del 1973, dove Julia è fotografata e presentata quale fidanzata di Tyler.
Non solo. Steven Tyler ha esplicitamente parlato – e nei particolari – di Julia in due libri: "Walk This Way" (qui la protegge chiamandola Diana), biografia ufficiale degli Aerosmith, il cui coautore è Steven Davis, virtuoso giornalista musicale, pubblicata nel 1997 e straripubblicata (non in italiano), e soprattutto in "Does The Noise In My Head Bother You?", la sua stupefacente autobiografia che, se in italiano non tradotta, ha fatto il giro del mondo per le oscenità rivelate (come il totale speso per la droga, 20 milioni di dollari, circa, o il fatto che il quantitativo di cocaina da lui sniffato copre mezzo Perù). Né si può dire che la carissima Julia sia stata zitta.
La storia con Tyler è durata tre anni, e lei, dopo 30 (anni) è ripetutamente su ogni media riapparsa sposata, cristiana rinata, fervente religiosa e antiabortista convinta. Si è lagnata della sua relazione finita male con Steven Tyler in molte occasioni, la più ghiotta in "Look Away", documentario Sky del 2021: “Mi sono persa nella cultura rock and roll. Il mondo di Steven era musica e sesso e droga, ma non mi sembrava meno caotico della vita che mi ero messa alle spalle. Non potevo immaginarlo, ne sono uscita a pezzi”.
Le accuse di Julia – adesso ricalibrate in chiave MeToo – vertono su questo triste episodio: a 17 anni, è rimasta incinta di Steven. A dire di Julia, lui l’avrebbe persuasa ad abortire sulla base di tre ragioni: non siamo pronti a crescere un figlio, la nostra è una vita non compatibile coi bisogni di un bimbo, ma ben di più una da lui temuta malformazione del feto causata dai fumi inalati in un gravoso incendio domestico, e sommati alle droghe assunte da Julia, sebbene in gravidanza.
Julia ha abortito, e dopo 50 anni (!) innesta le sue rimostranze contro Tyler su questo: lei si proclama vittima, di lui, in quanto all’epoca del loro amore minorenne, e sostiene oggi che ogni atto sessuale avuto con Steven Tyler non era consensuale, era una violenza di lui esercitata su di lei, e che l’aborto e l’uso di droghe sono stati frutto della cattiva influenza di Steven Tyler. La versione di Steven Tyler è opposta.
La loro è stata una storia d’amore, vera, e pubblica, e gli errori commessi sono da spartirsi in due. Steven Tyler si sente – si sentiva? – così con la coscienza a posto, nei confronti di Julia, che nei libri sopra citati, l’ha sempre chiamata “la mia adolescente quasi moglie”. Mai ha negato la decisione – di tutti e due – di abortire. È tutto descritto nei suoi libri, e nel dettaglio. Un estratto: “Lei aveva a malapena l’età per guidare. Lei era sexy da morire. Vestiva come Little Bo-Peep. M’innamorai perdutamente. Julia era il desiderio del mio cuore, Julia era la mia complice in crimini passionali”.
Chi ha ragione? 16 anni sono pochi per prendersi responsabilità delle proprie azioni? E i genitori di Julia, affidandola legalmente a un cantante palesemente riconosciuto svalvolato fuori di testa, che cavolo hanno pensato? Di levarsela di torno??? O di ricavarci che? E Julia, lei, che si aspettava da Steven Tyler??? Davvero ai tempi non l’ha cercato perché sedotta dalla sua aurea di rockstar maledetta, e pericolosa...? Un divo deve scontare oggi condotte 50 anni fa non giudicate col metro attuale? A soldi??? Per carità, io lo dico, che sono di parte, e in questo: io, se mi trovassi, sola, con Steven Tyler, m’aspetterei di tutto. E lo vorrei. Pure dallo Steven attuale, ri-ri-ri-ri-ri-ripulito 75enne. Ma io non sono minorenne.
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