“LO INCAPRETTIAMO, LO METTIAMO IN UN SACCO E LO BUTTIAMO DENTRO UN SECCHIONE” – DANIELE CARLOMOSTI, IL NARCOS DEL QUARTIERE LA RUSTICA DI ROMA, PEGGIO DE “ARANCIA MECCANICA” – L’UOMO, DETTO “IL BESTIONE” (O “IL GIGANTE”) AVEVA UNA STANZA DELLE TORTURE DOVE HA MALMENATO MAURIZIO CANNONE (SOPRANNOMINATO “FAGIOLO”) CHE GLI DOVEVA 64MILA EURO PER DELLA DROGA – LE INTERCETTAZIONI DELLE VIOLENZE IN VIDEOCHIAMATA CON LA COMPAGNA DEL POVERETTO PER FARSI PORTARE I SOLDI: “FAGIÒ IO TI TAGLIO LE DITA CON LE TRONCHESI. CASA TUA NON CE L'HAI PIÙ PERCHÉ…”

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Estratto dell’articolo di Andrea Ossino per “La Repubblica – Edizione Roma”

 

daniele carlomosti recita vestito da soldato tedesco daniele carlomosti recita vestito da soldato tedesco

C'è Daniele Carlomosti, il boss, l'uomo che aveva allestito una stanza con teli di nylon dove torturare le vittime. E anche Armando De Propris, il padre di Marcello, il ragazzo che nel 2019 aveva fornito l'arma con cui è stato ucciso un personal trainer di 24 anni, Luca Sacchi. […]

 

Gambizzazioni, torture, incendi, sequestri di persone e tentati omicidi. È un'associazione a delinquere dalle maniere forti, quella che i carabinieri del comando Provinciale di Roma hanno sgominato. "Quelli so brutti forte compà", aveva profetizzato un pescecane come Massimo Carminati non sapendo di essere intercettato. […]

 

Carlomosti, detto "Bestione", quando non prestava il suo volto alla serie Romanzo Criminale, nei film con Christian De Sica, Alessandro Gassmann e Tom Hanks, o in Gangs of New York, di Martin Scorsese, conduceva una vita degna della sceneggiatura di un film. Aveva anche una stanza per le torture.

 

daniele carlomosti romina faloci daniele carlomosti romina faloci

Quattro teli, cinque metri di corda: "Lo incaprettiamo", diceva a proposito di un debitore. "Lo mettevo dentro un sacco e lo buttavo dentro a un secchione", ripeteva.

 

Le intercettazioni ambientali hanno consentito ai carabinieri di scoprire la stanza di "Dexter": dove la vittima, nello specifico un cattivo pagatore come Maurizio Cannone, detto "Fagiolo", che aveva contratto un debito con Carlomosti per 64 mila euro di "fumo", viene legata, costretta supplicare per la sua vita, mentre gli aguzzini stendono teli di plastica per non sporcare pareti e pavimenti con il sangue, prima di pestarlo con una mazza da baseball.

 

Scene che sembrano rubate alla serie americana "Dexter" appunto, ma che a Roma accadono veramente. E non per caso.

 

claudio amendola daniele carlomosti claudio amendola daniele carlomosti

[…] "Lo sai che stai per morire - ammonisce il boss prima di assestare il primo cazzotto, che segna l'inizio della tortura - dammi questo orologio, ora ti ammazzo. Prendi i teli - ordina al complice - ora ti ammazzo, queste sono le ultime parole che senti, oggi muori".

 

Cannone è piegato in ginocchio sul telo di plastica, le mani legate dietro alla schiena. "Ti ho dato 21 mila euro", si difende la vittima. "E che sono - ribatte il boss - me ne devi 60 mila".

 

"Prendi il trapano, il frullino", ordina il Bestione al sottoposto. "Io ti do i soldi oggi - supplica la vittima - poi ammazzami, fai come ti pare Danié". E lui: "Casa tua non ce l'hai più perché adesso diventa mia, la macchina diventa mia, gli orologi che hai diventano miei, la tua vita diventa mia".

 

DANIELE CARLOMOSTI GANG LA RUSTICA DANIELE CARLOMOSTI GANG LA RUSTICA

Ancora: "Fagiò io ti taglio le dita con le tronchesi". Il Bestione avvia una videochiamata con la compagna della vittima, per farsi portare gli oltre 40mila euro che mancano per saldare il debito.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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