missili taurus olaf scholz vladimir putin volodymyr zelensky

QUEL VIZIETTO DEI TEDESCHI DI TRAFFICARE CON I RUSSI – NON BASTAVANO I SONDAGGI IMPETOSI AD AFFOSSARE OLAF SCHOLZ. ORA C’È PURE UN’INTERCETTAZIONE, RESA NOTA DAI RUSSI, SUI MISSILI TAURUS TRA I VERTICI DELLA BUNDESWEHR E IL MINISTRO DELLA DIFESA TEDESCO, BORIS PISTORIUS: NELLA CONVERSAZIONE NON SOLO I GENERALI SMENTISCONO IL CANCELLIERE, MA AMMETTONO CHE IL SUO “NO” AI MISSILI A LUNGA GITTATA PER L’UCRAINA È SEMPRE PIÙ INCOMPRENSIBILE - UNA BOMBA CHE HA RIACCESO GLI INTERROGATIVI SULLE MOTIVAZIONI CHE SPINGEREBBERO SCHOLZ A ISOLARSI DA TUTTI PER BLINDARSI NEL SUO “NEIN” A UN’ARMA RITENUTA CRUCIALE PER ZELENSKY …

Estratto dell’articolo di Tonia Mastrobuoni per www.repubblica.it

 

olaf scholz

Olaf Scholz è arrivato venerdì a Roma piuttosto ammaccato, inseguito dai sondaggi che lo danno in caduta libera e dalla bufera scatenata dalle sue omissioni sui missili Taurus.  

[…]

il cancelliere tedesco ha dettato ai microfoni un paio di frasi imbarazzate su una vicenda letteralmente incredibile: trentotto minuti di conversazione tra i vertici della Bundeswehr e il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius sono stati resi pubblici dai russi, in particolare dalla direttrice dell’emittente di regime RT, Margarita Simonyan, e hanno fatto il giro del mondo. E il leak è l’ennesima conferma che il “no” di Scholz ai missili a lunga gittata Taurus per l’Ucraina è sempre più incomprensibile.

missili taurus 1

 

Una bomba che ha riacceso gli interrogativi sulle motivazioni che spingerebbero il cancelliere a isolarsi da tutti per blindarsi nel suo “nein” a un’arma ritenuta cruciale per gli ucraini.

Mosca ha pubblicato sul Facebook russo, VK, un briefing avvenuto tra i vertici della difesa tedesca in cui alcuni generali smentiscono Scholz e spiegano a Pistorius con dovizia di particolari perché nulla osta a inviare i Taurus a Kiev, i missili che Zelensky chiede da mesi perché hanno una gittata di 500 chilometri. Secondo i militari tedeschi potrebbero colpire anche il ponte di Kerch.

volodymyr zelensky

 

Il cancelliere aveva spiegato qualche giorno fa, dopo mesi di tentennamenti, che non vuole cederli a Kiev proprio perché teme che possano essere lanciati in Russia, se manovrati dagli ucraini.

 

Scholz aveva anche escluso l’alternativa, ossia che li pilotino soldati tedeschi «non manderemo mai soldati tedeschi in Ucraina», ha ribadito anche ieri al congresso del Pse - e aveva aggiunto che è tecnicamente impossibile controllarli da Berlino. Le sue dichiarazioni erano state subito smontate dalla sua stessa maggioranza - «sono false» avevano gridato in coro sia i verdi sia i liberali - e avevano suscitato irritate risposte anche da Londra: in una subordinata Scholz si era lasciato scappare che i missili britannici e francesi vengono manovrati direttamente da Londra e Parigi.

vladimir putin

 

Ebbene, i trentotto minuti pubblicati ieri dai russi vanno nella stessa direzione, aggravando la posizione del cancelliere. I generali tedeschi, infatti, smentiscono le tesi di Scholz. E il comandante della Luftwaffe, Ingo Gerhartz, sostiene persino che «siccome nessuno ha capito un granché perché il cancelliere stia opponendo tanta resistenza, è chiaro che stanno emergendo le speculazioni più incontrollate».

boris pistorius

 

Intercettato da Repubblica, l’ex colonnello della Bundeswehr e capo del Copasir tedesco, Roderich Kiesewetter (Cdu), è tranchant.

[…] I russi hanno segnalato, dunque, che «hanno materiale per ricattare i decisori in Occidente, che usano per intimidirli e manipolarli ».

missili taurus 3

Secondo Kiesewetter, il leak è un chiaro avvertimento al cancelliere perché tenga duro sui missili. Ed è anche il sintomo, conclude Kiesewetter, che «la Russia teme i Taurus perché sono molto efficaci ».

 

L’intera operazione è stata messa in piedi «per screditare Scholz e i britannici», aggiunge il parlamentare della Cdu esperto di difesa.

Ma c’è di più. Ed è sempre Kiesewetter a sottolinearlo. La psy-op per intimidire Scholz potrebbe essere stata orchestrata dal Cremlino «anche per distrarre dal caso Wirecard e dai funerali di Aleksej Navalny ». […]

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)

giorgia meloni tosi matteo salvini luca zaia vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - MENTRE IL PD DI ELLY, PUR DI NON PERDERE LA CAMPANIA, STA CERCANDO DI TROVARE UN ACCORDO CON DE LUCA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SONO A RISCHIO DI CRISI SUL VENETO - ALLE EUROPEE FDI HA PRESO IL 37%, LA LEGA IL 13, QUINDI SPETTA ALLA MELONI DEI DUE MONDI - A FAR GIRARE VIEPPIÙ I CABASISI A UN AZZOPPATO SALVINI, IL VELENO DI UN EX LEGHISTA, OGGI EURODEPUTATO FI, FLAVIO TOSI: ‘’IL TERZO MANDATO NON ESISTE, ZAIA NON HA NESSUNA CHANCE. TOCCA A FDI, OPPURE CI SONO IO”