Estratto dell’articolo di Marco Carta e Salvatore Giuffrida per www.repubblica.it
Tatuaggi, supercar e lusso sfrenato, assiduo frequentatore delle discoteche di Marbella, ribattezzato in Spagna “Niño pijo”, ovvero ragazzino viziato: il padre italiano è assistente alla Camera dei Deputati, la madre è una delle più importanti avvocatesse di Madrid. Lui, Alex Di Francesco, 35 anni, era conosciuto in Spagna anche come il “mago delle casseforti”. Da tempo era ricercato nel paese iberico.
Nel 2022 è uscito da una prigione tedesca dopo aver scontato una condanna per furto con scasso ai danni di due gioiellerie e un hotel. Da allora il suo nascondiglio è sempre stato sconosciuto, almeno fino a ieri 11 ottobre: gli investigatori della Digos di Roma guidati da Antonio Bacelli lo hanno fermato e arrestato a Fiumicino, a bordo della sua auto. […]
Era latitante da diverso tempo ed era destinatario di un mandato d’arresto europeo emesso dalla Spagna, in esecuzione di sentenza di condanna a sei anni di reclusione, per furto con scasso. Il suo marchio di fabbrica era l’ossicombustione, una tecnica complessa che consiste nel bruciare fino a sciogliere l’acciaio e il ferro delle casseforti con una fiamma ossidrica attraverso un tubo.
Alex era attivo nel mondo del furto con scasso da oltre 15 anni, risultava disoccupato eppure viveva nel lusso sfrenato, soprattutto a Marbella: secondo i media spagnoli, quando venne arrestato nel 2017 il giudice fissò la cauzione in 50mila euro ma Alex non battè ciglio; gli fu sufficiente vendere una delle sue macchine per uscire dopo una notte in cella. […]
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