lizzo

“SONO FUGGITA DALLO PSICANALISTA. NESSUNO DEVE SOFFRIRE QUEL CHE HO PATITO IO” – LIZZO SCODELLA IL NUOVO ALBUM E SI COSPARGE IL CAPO DI CENERE DOPO AVER USATO IL TERMINE “SPAZ”, OVVERO “SPASTICO”, IN UNA CANZONE. DOPO ESSERE STATA TRAVOLTA DALLE CRITICHE SUI SOCIAL, HA RIPUBBLICATO IL PEZZO DEPURATO: “COMPRENDO IL POTERE DELLE PAROLE PURE NON INTENZIONALI”. MA COME, PROPRIO LEI CHE SI LAGNA PER QUANTO HA SOFFERTO PER ESSERE STATA PRESA IN GIRO CADE SUL SUO CAMPO DI BATTAGLIA? - VIDEO

 

Anna Lombardi per “la Repubblica”

 

lizzo

«Lo dico io prima dei critici: Special, il mio album in uscita il 15 luglio, sarà la colonna sonora dell'estate. È pensato per spingere in pista e non solo quella dove si balla. Voglio che faccia sentire ciascuno unico: speciale, appunto». L'energia di Melissa Viviane Jefferson in arte Lizzo, 34 anni e tre Grammy, ti travolge perfino via Zoom. Sì, la rapper afroamericana (ma diplomata in flauto traverso al conservatorio), l'autrice extralarge di canzoni straordinarie come Juice e Truth hurts, sa trasformare i brani in inni al body positive e all'autostima.

 

About damn time e Grrrls , i primi due singoli dell'album, già scalano le classifiche di mezzo mondo: «E sono solo un assaggio», dice. Non si è scoraggiata nemmeno quando, giorni fa, è stata accusata di usare un linguaggio scorretto in Grrrls ('spaz', che allude alla perdita di controllo ma è traducibile con 'spastico'). Ha ritirato il brano ripubblicandolo emendato: «Non era mia intenzione promuovere un linguaggio sprezzante. Ho subìto talmente tante offese che comprendo il potere delle parole pure non intenzionali».

lizzo 8

 

Cosa rende "Special" così speciale?

«È l'album che più mi rappresenta. Ritmi nuovi, innestati sul mio sound, quello che la gente già ama. Ci ho lavorato 3 anni, c'è dentro tutto ciò che sono. È energico perché celebra l'uscita dall'oscurità, quella cui ci ha costretti la pandemia. Lo so, non abbiamo fatto in tempo ad emergere da un'esperienza collettiva orribile che c'è già una guerra spaventosa. Però non lasciamoci abbattere. Trasformiamo la paura in amore e forza. Molto dipende da come guardiamo e da come ci comportiamo. Io ci sono passata, per questo lo canto».

lizzo 5

 

La difficoltà del suo percorso, la racconta d'altronde pure nel video di "About damn time"...

«L'ho scritto iol! Inizia con me che fuggo da una seduta psicanalitica di gruppo e trovo la forza di tornarci solo dopo aver espresso la diva che è in me... Mostra, letteralmente, come ho affrontato i miei problemi. Il percorso che ho compiuto per costruire la mia autostima, superando le mie fottute paure. Legate al peso, al colore della pelle.

Ho subito tanto ma mi sono trovata nella musica. Ciascuno di noi ha una profonda bellezza che deve tirare fuori».

 

Lo ha sottolineato più volte: il suo obiettivo è creare un differente standard di bellezza. È per questo che si definisce "body icon", icona del corpo?

Lizzo

«In America se sei donna, nera e grassa sei intrappolata in uno stereotipo. Cosa rischiavo per il colore della pelle mio padre me lo ha spiegato da piccola. Non voleva spaventarmi, ma qui i genitori hanno la responsabilità di dire ai figli cosa rischiano. Sappiamo come una certa America tratta i neri, e se sono donne è anche peggio. Ho invece imparato da sola quanto siano discriminate le persone grasse. Ecco, la mia è una sfida a tutto ciò. Nessuno deve soffrire quel che ho patito io. Ma il cambiamento parte da noi. Da fuori possono ferirci ma la mortificazione inizia nella nostra testa: ci si sveglia odiando il proprio corpo. Le mie canzoni sono un invito a cambiare prospettiva. Siamo tutte belle e sexy se vogliamo esserlo».

lizzo global citizen live

 

È il motivo per cui ha lanciato una linea di abiti e lingerie che arriva alla 6XL?

«Faticavo a trovare abiti adatti al mio corpo, belli e confortevoli. Poi ho incontrato imprenditori che hanno creduto in me fino a investire in ciò che sognavo di indossare. Mi sono dunque molto divertita a sviluppare le mie idee. Egoisticamente, ho creato innanzitutto per me: sapendo che lo facevo per tante che mi somigliano. Ora ho un armadio pieno di cose da portare ovunque: in strada, sul palco, in discoteca. È come indossare la mia musica».

 

lizzo

Ha anche realizzato un reality all'insegna del body positive: "Attenti alle Big Grrrls", definito dal New York Times "la grande novità del panorama televisivo attuale".

«Amo i reality classici, quelli tutti dramma e liti. Sono un piacere proibito. Ma col mio programma volevo trovare danzatrici che mi somigliassero per il mio prossimo tour. Ballerine in carne. La cosa incredibile è che alcune ragazze eliminate alla fine sono entrate ugualmente nel team. La lezione è: anche quando perdi, lavorando su te stesso puoi ottenere ciò che vuoi».

 

Alla rivista Variety ha detto che questo è solo l'inizio e ha altre idee per la tv. Metterà da parte la carriera musicale?

Lizzo

 «Gli ultimi dieci anni sono stati un sogno: album fortunati, show seguitissimi, abiti incredibili, ho cantato perfino al Madison Square Garden. Ho tante idee per il futuro e vanno in ogni direzione. Non so quali realizzerò. Ma continuerò a inseguire sogni sempre più grandi».

 

Il più grande di tutti?

«Lo sto vivendo. Mi prendo cura della mia famiglia con la mia sola musica. E scrivo canzoni che canta tutto il mondo».

lizzo 15lizzo 14lizzo 13lizzo 9lizzo 6lizzo 4 lizzo 5lizzo 1lizzolizzo 2lizzo 6lizzo 3lizzo 2lizzo 5lizzo 1lizzo 10lizzo 5lizzo 3lizzo 4lizzo 2lizzo 12lizzo 5lizzo 16lizzo 17

Ultimi Dagoreport

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…