Paolo Salom per il “Corriere della Sera”
Il mistero della chiave scomparsa da settimane è sulle prime pagine dei maggiori quotidiani indiani. Il giallo - che potrebbe facilmente riempire le pagine di un romanzo di E.M. Forster, l' autore di Passaggio in India - non è stato ancora risolto e ha già provocato dimissioni e proteste di autorità religiose e civili a Puri, nello Stato dell' Odisha.
La chiave perduta è quella che apre il caveau nei sotterranei del tempio di Jagannath.
La scoperta risale alla scorsa primavera, quando, vestiti soltanto di un sari annodato intorno alla vita, sedici uomini - archeologi, sacerdoti hindu e rappresentanti dell' amministrazione statale - si sono avventurati per la prima volta in trent' anni, nei cunicoli dell' antico tempio, edificato nel XII secolo.
La loro missione: verificare la tenuta strutturale delle stanze dove - caratteristica di tutti i recinti sacri hinduisti - sono riposti ori, argenti e altri oggetti preziosi donati nei secoli dai fedeli.
Tornando alla superficie, come racconta il New York Times, gli uomini hanno spiegato ai pellegrini in attesa che era «tutto a posto, non è nemmeno stato necessario entrare: abbiamo osservato la situazione attraverso le sbarre di un' inferriata».
Una mezza verità: soltanto una volta di fronte al portone in ferro che dà accesso alla «sala del tesoro» si erano accorti che nessuno aveva la chiave.
negozio souvenir tempio jagannath
In India tutti i templi più importanti, e sono centinaia, conservano i loro tesori nei sotterranei (gli stessi che abbiamo imparato a conoscere nei film di Indiana Jones): tonnellate di preziosi per un valore stimato complessivo di oltre 150 miliardi di euro.
Ovvio che facciano gola, anche se è considerato sacrilegio sottrarli alla cura delle divinità cui sono intitolati i luoghi sacri.
Tuttavia, spesso capita che, nei controlli di routine, qualche oggetto devozionale sparisca e difficilmente viene rintracciato.
Il caveau del tempio di Jagannath, in particolare, era stato aperto per l' ultima volta nel 1985, quando - parola dell' allora amministratore R.N. Mishra al New York Times - parte dell' oro era stato spostato per «manutenzione» e subito rimesso al proprio posto.
La chiave - la stessa oggi sparita - era stata restituita alla tesoreria distrettuale. Per anni nessuno ci aveva più pensato, fino a quando - ad aprile - era stata programmata un' ispezione che però si era arrestata sulla soglia, diversi metri sotto il livello stradale.
celebrazioni religiose a 'puri' in india
Lo scandalo aveva subito mandato nel panico i responsabili del tempio. Che, improvvisamente, avevano «trovato» una copia della chiave negli uffici del tribunale locale. Soltanto che, invece di calmare le acque, la scoperta aveva fatto infuriare tutti ancora di più: chi e quando aveva fatto un duplicato?
celebrazioni religiose tempio jagannath
Era autentico? E comunque: dove era finita la chiave originale? Per il signor Mishra la questione non era affatto chiusa: «Una serratura, una chiave», era il suo mantra quando si occupava del tempio. Ora, i fedeli di Jagannath si sentono traditi e invocano l' aiuto della divinità: chi ha rubato sia colpito dalla vendetta e la chiave torni al suo posto.