1. DURANTE GLI ANNI TRENTA NEMMENO NEW YORK RESISTETTE ALL'IDEOLOGIA DEL NAZISMO E CREO’ “CAMP SIEGFRIED”, CON “HITLER STREET”, "GOERING PLACE", “GOEBBELS AVENUE”, E GIARDINI A FORMA DI SVASTICA, BANDIERE DEL REICH E BAMBINI A LEZIONE DI EUGENETICA
Annidata a est di Long Island, c’è la città di Yaphank, dove i nomi delle strade nascondono un oscuro passato: un tempo si chiamavano Hitler e Goebbels Street. Negli anni trenta era il paradiso degli americani, per lo più di origine tedesca, che simpatizzavano per il Terzo Reich. Nacque infatti come campo nazista, dove i figli dei nazisti americani potevano pescare, nuotare, cacciare e imparare cose tipo l’eugenetica.
Un giorno tipico a “Camp Siegfried” funzionava così: i residenti di Yaphank, Jamesport, Aquebogue e Riverhead vi facevano visita al mattino per bere birra, salutando prima la bandiera, poi si univano alla atmosfera festosa o alle parate militari. I membri della comunità dovevano essere necessariamente ariani, i 300 bambini indossavano le divise della gioventù di Hitler, i giardini e gli edifici erano decorati con le svastiche.
Le cose cambiarono nel 1941, quando l’America entrò in guerra contro la Germania e il sostegno a Hitler divenne un atto criminale. Il leader del gruppo, Fritz Julius Kuhn, fu imprigionato, gli altri scomparvero e il campo fu chiuso. “Adolf Hitler Street” ora si chiama “Park Street”, “Goering Street” è diventata “Oak Street” e “Goebbels Avenue” è “Northside Avenue”.