DAGOREPORT! - L'IRRITAZIONE (EUFEMISMO) DI MATTARELLA PER I DUE SCHIAFFONI RIFILATEGLI DALLA DUCETTA - IL PRIMO È NOTO: QUANDO HA MINACCIATO CHE L'UNICA ALTERNATIVA ALL'ATTUALE GOVERNO È IL VOTO, DIMENTICANDO CHE È IL CAPO DELLO STATO A SCIOGLIERE LE CAMERE, NON LEI - IL SECONDO, INVECE, È STATO POCO SOTTOLINEATO: È QUANDO CIANCIA DI "UN GOVERNO DEMOCRATICAMENTE ELETTO", COME SE FOSSERO I CITTADINI, E NON IL PARLAMENTO, A DARE LA FIDUCIA A UN ESECUTIVO (VOGLIA DI PREMIERATO CI COVA)
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DAGOREPORT
A Sergio Mattarella sono andate di traverso le parole di Giorgia Meloni sulla teoria del complotto per far cadere il suo esecutivo e sostituirlo con un governo tecnico. Tanto più sbattute sul suo account di Facebook, quindi sostanzialmente è lei che scrive.
La Ducetta ha commesso due errori, grossi come il Quirinale: il primo è stato far intendere ai suoi che l'unica alternativa all'attuale governo è il voto, dimenticando che è il Capo dello Stato a sciogliere le Camere, non lei.
Il secondo schiaffo a Mattarella, invece, è stato poco sottolineato dai giornali: è quando ciancia di "un governo democraticamente eletto", come se fossero i cittadini, e non il Parlamento, a dare la fiducia a un esecutivo.
Questa apparente "imprecisione" costituzionale è stata interpretata al Quirinale come un anticipo della riforma costituzionale in modalità premierato, tanto caro alla “Io so’ Giorgia” (e voi non siete un cazzo).