Ora nel Pd si parla di Congresso. Cosa aspettarsi da un Congresso con la stessa fauna che ha ridotto il Partito nelle condizioni in cui si trova e con le solite modalità? Cambieranno alcuni musicanti e il Direttore d'Orchestra, ma dopo le roboanti dichiarazioni tutto tornerà come prima. Una specie di Congresso di Vienna del 1814. Non sono contro il troppo buono dottor Letta, ha fatto quello che poteva alle condizioni date.
Sentire ora che i Miracolati delle Stelle debbano farci da Guida con quel Conte, buono per tutte le stagioni, Eclettico Trasformista, un Brachetti prestato alla Politica gestito da un Comico divenuto ormai un Vecchio Reperto con danno incorporato compreso nel prezzo del biglietto...
Penso che per poter finalmente trasformare il Pd non è necessario un Congresso, ma una Assemblea aperta a tutti i votanti, gli astenuti, i babbioni come me che hanno continuato a dare loro il consenso senza mai pensare, altrimenti sarebbe stato impossibile sceglierli. Fuori tutti i protagonisti di ieri, TUTTI.
All'americana, hanno fallito, che vadano a casa, a lavorare, a fare l'altalena con i figli o i nipoti come ho fatto io. Dopo scontri feroci che prevedano anche qualche sana sediata su certe teste, uscire poi all'aperto con voci fresche, nuove, scintillanti. Un Pd nuovo di zecca. Poi gliela daranno loro a questa destra scalcinante e vociante. Bisogna far presto, costoro hanno sì e no due anni di vita governativa, forse.
Serafino
Risposta di Natalia Aspesi:
Che dire? Sono con lei, credo che in tanti lo siano. E forse questa volta io non ho votato Pd proprio perché ho fatto l'errore di pensarci. Da smemorata cosa avrei votato? Una idea antica di sinistra? Una sinistra perduta?
Un blocco di potere che si serve di quel gentiluomo di Letta perché la sinistra si occupi di trans e gabinetti e non di milioni di altri, magari anche trans, con problemi più urgenti del mascara per tutti, e non solo economici, ma di scuola, di cultura, di sicurezza, di ordine, di giustizia sociale?
Qualcuno saprà spiegare cosa è successo, quando e perché questi maghi dell'insuccesso hanno cominciato a sbaraccare la sinistra dalla sinistra, a liberarsi dei Veltroni, dei Prodi e di tanti altri, o ad oscurare i Pisapia e tutti gli altri che ci credevano, compreso, oso dirlo e per favore limitate le noiosissime sgridate tutte uguali che continuano ad intasarmi la posta, il Renzi?
È un momento brutto per chi ci credeva: da che parte si ricomincia, e come, e con che idee, e proposte, e accanimento ed entusiasmo e onestà e generosità?
Io mi sento così offesa da ciò che mi è stato sottratto che, ad ogni nome che rimbalza come nuovo segretario fornito di bacchetta magica per mettere in ordine la patria, scuoto la testa e poi l'abbasso.
WALTER VELTRONI ROMANO PRODI Prodi e Veltroni con dito alzato matteo renzi a laria che tira 6