roberto vannacci galeazzo bignami giovanni donzelli

VANNACCI D‘ITALIA – I COLONNELLI DEL PARTITO DI GIORGIA MELONI SI SMARCANO DAL MINISTRO DELLA DIFESA, GUIDO CROSETTO E DIFENDONO IL GENERALE AUTORE DEL LIBERCOLO “IL MONDO AL CONTRARIO” – IL VICEMINISTRO GALEAZZO BIGNAMI (QUELLO DELLA FOTO VESTITO DA GERARCA NAZISTA): “LA LIBERTÀ DI ESPRESSIONE VALE SOLO SE SEI ISCRITTO AL PD?”. POI È IL TURNO DI GIOVANNI “MINNIE” DONZELLI, RESPONSABILE ORGANIZZAZIONE DI FDI: “IN DEMOCRAZIA SI SCRIVE CIÒ CHE SI PENSA. IL PD VUOLE IL GULAG DELLE IDEE, MA IL SUCCESSO DEL LIBRO DIMOSTRA QUANTO LA SINISTRA STIA SULLE SCATOLE”

roberto vannacci a diario del giorno.

1. CASO VANNACCI, CREPE IN FDI. CROSETTO: “CHI È DI DESTRA RISPETTI LO STATO”. MA IL VICEMINISTRO BIGNAMI STA COL GENERALE: “HA LIBERTÀ DI ESPRESSIONE”

Estratto da www.ilfattoquotidiano.it

 

[…]  nelle ultime ore due esponenti di governo di Fratelli d’Italia hanno dimostrato di pensarla all’opposto sul caso di Roberto Vannacci […]. […] il ministro della Difesa, Guido Crosetto, lo ha rimosso all’istante dalla carica di presidente dell’Istituto geografico militare.

 

guido crosetto in vacanza a ponza 7

E ora rivendica la scelta: “Mi permetto di dolermi di quanto trovo davvero drammatico e cioè che, soprattutto chi si definisce “di destra” e si riempie la bocca dei concetti di “patria”, “onore”, “tradizione” e “orgoglio nazionale”, dimostri di non conoscere, o conoscere davvero poco, cosa vuol dire avere senso dello Stato, delle istituzioni, rispetto delle leggi italiane e della Costituzione repubblicana”, scrive in una nota. “Da questo punto di vista l’essere o non essere “politicamente scorretti” nulla c’entra, come pure l’essere o il non essere “appiattiti” sul e/o con il “pensiero unico dominante””.

 

I PASSAGGI INCRIMINATI DEL LIBRO DI ROBERTO VANNACCI, IL MONDO AL CONTRARIO

Parole che sembrano rivolte ai tanti che, nella sua stessa area politica, non hanno gradito l'”epurazione” di Vannacci, al quale nel frattempo è giunta la proposta di candidatura di Forza Nuova alla corsa per il seggio di Monza rimasto scoperto dopo la morte di Silvio Berlusconi […]

 

E forse non è un caso che nelle stesse ore sia arrivata la prima presa di posizione di un esponente di governo a favore del generale omofobo: “Ma la libertà di espressione e di pensiero vale solo se sei iscritto al Pd? Chi ha dato il diritto alla sinistra di rilasciare patenti morali su ciò che un cittadino può scrivere o meno in un libro? Per capire…”, ha scritto su Facebook il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Galeazzo Bignami, colonnello bolognese di FdI famoso per la vecchia foto in cui posava vestito da gerarca nazista.

 

galeazzo bignami

E i commenti – per quello che valgono – sono tutti uguali: “Crosetto, mossa sbagliata”, “Deluso da Crosetto“, “Crosetto è un iscritto del Pd”. E su Twitter l’hashtag #iostoconVannacci è già diventato trending topic. La base del partito, insomma, sembra non avere dubbi sulla parte da scegliere.

 

2. DONZELLI: «IL PD COSA VUOLE, ANCORA IL GULAG? IN DEMOCRAZIA SI SCRIVE CIÒ CHE SI PENSA»

Estratto dell'articolo di Virginia Piccolillo per il “Corriere della Sera”

 

GUIDO CROSETTO E GIOVANNI DONZELLI

Sul caso del generale Vannacci ha accusato il Pd di volerlo censurare. Giovanni Donzelli, voi di Fratelli d’Italia difendete il generale?

«[…]  Se qualcuno si sente offeso ci sono gli organismi preposti. Ma non spetta a me dare un timbro di bontà o no delle idee. Da sempre mi batto per difendere il diritto di esprimere anche, anzi direi soprattutto, idee diverse dalle mie. Non è che dobbiamo fare gli agenti del politicamente corretto».

GIOVANNI DONZELLI

 

E delle idee che offendono?

«Se qualcuno si ritiene offeso ci sono gli organismi preposti. Chi ha dato al Pd il diritto di autoproclamarsi censore?».

 

[…] Allora il ministro della Difesa Crosetto ha fatto male ad avviare l’azione disciplinare ?

«No. Ha fatto benissimo. Non so se ha letto o no il libro ma, rappresentando un ministero delicato, ha attivato un meccanismo previsto dalle procedure dell’esercito. In modo che si potesse verificare se ciò che ha fatto corrisponde alle regole militari oppure no. Prima di appartenere a un partito un ministro è un uomo delle istituzioni».

 

Intanto Vannacci è stato rimosso dall’incarico. Basta?

MEME SU ROBERTO VANNACCI BY IL GRANDE FLAGELLO

«Leggo che il Pd e le sinistre dicono di no. Ma cosa vogliono? La lapidazione in piazza? Il rogo dei libri che non condividono? Il gulag delle idee che non corrispondono alle tante correnti con cui litigano? In un mondo libero si scrive ciò che si pensa».

 

[…] Vannacci non è un privato cittadino, ex capo dei parà e di missioni delicate ancora in servizio. Non c’è un problema con la divisa che indossa?

«Sicuramente come militare fino a questa vicenda ha reso un grande servizio alla Nazione. A questo punto spetta agli organismi preposti verificarlo. Ecco perché Crosetto ha agito correttamente ad avviare l’indagine che lo accerterà. Se qualche associazione che lo ha annunciato presenterà l’esposto sarà il Tribunale. Quindi non spetta a me dirlo. Ma neanche al Pd e alla politica tutta. Se stabilissimo che compito della politica è decidere la bontà delle idee sarebbe la fine della democrazia». […]

galeazzo bignami 22

 

3. «NON È LA SINISTRA A POTER DETTARE LEGGE SU COSA SIA LECITO PUBBLICARE IN ITALIA»

Estratto dell’articolo di Francesco Borgonovo per “La Verità”

 

A rompere il silenzio (va detto: fin troppo imbarazzato) nel centrodestra alla fine è Giovanni Donzelli, responsabile organizzazione e uomo immagine di Fratelli d’Italia.

 

roberto vannacci a soldati ditalia 4

[…]  c’è anche un tema politico, che riguarda il contenuto del libro di Roberto Vannacci. La questione è molto semplice: è concesso scrivere quel che ha scritto il generale oppure no?

«Deve essere concesso. Penso una cosa: il fatto che quello sia in libro più venduto sulle piattaforme online dimostra quanto stiano sulle scatole in Italia la sinistra e il suo tentativo di censurare, di decidere che cosa sia giusto o sbagliato, di entrare nelle libertà personali.

Se a un italiano dici “questo libro non deve essere pubblicato”, soprattutto se glielo dice il Pd con tutte le incoerenze che ha, l’italiano fa la corsa a comprarlo. È la giusta reazione di una nazione che non si vuol far dettare gusti, usi e costumi dai progressisti. Detto questo, io non entro nel merito di quel che ha scritto il generale. Non ho letto il libro, e non so se e quando lo leggerò. Appunto perché per me il tema non è questo».

GIOVANNI DONZELLI - VIGNETTA BY MANNELLI - IL FATTO QUOTIDIANO

 

Il tema è la richiesta di censura.

«Il tema è se i partiti politici abbiano il diritto o meno di decidere che cosa si può scrivere nei libri e che cosa no. Nello specifico mi riferisco al Partito democratico. A preoccuparmi è il “non basta” uscito fuori dal Pd. Le istituzioni militari hanno aperto una verifica per stabilire se sia stato violato il regolamento militare.

 

Un militare deve rispettare il regolamento, e a mio avviso è giusto, come ha chiesto Guido Crosetto, che vengano fatte in modo asettico e sereno - e senza alcuna sentenza già scritta -tutte le verifiche militari. Se qualcuno si è sentito offeso e vuole fare esposti, o ritiene che ci sia stata diffamazione, su questo si esprimerà la magistratura. Non si capisce che cosa si dovrebbe fare di più».

 

[…] Purtroppo non è certo la prima volta che a sinistra si arrogano questo diritto. Tuttavia, più di ciò che pensa la sinistra, è interessante ciò che si pensa a destra riguardo alle posizioni del generale.

roberto vannacci 2

«[…] Per formazione culturale e per propensione mia, io sono addirittura più propenso a difendere la libera espressione delle idee soprattutto di chi non è d’accordo con me. È un po’ ipocrita dire: se la pensi come me puoi scrivere quello che vuoi ma se la pensi diversamente no. Essere liberali è l’esatto opposto. Voglio dare la libertà soprattutto a chi la pensa diversamente di potersi esprimere. Poi mi confronto con la forza delle idee».

 

Il ministro Crosetto sul libro ha espresso un giudizio di merito, e anche molto duro.

«Crosetto da ministro ha fatto quel che doveva: avviare le procedure e chiedere velocità. È quello che doveva essere fatto istituzionalmente. Il ministro della Difesa deve garantire l’immagine dell’esercito, e assicurarsi che tutti si sentano protetti dalle forze armate.

 

GIOVANNI MINNIE DONZELLI - VIGNETTA DI VAURO SUL FATTO QUOTIDIANO

Poiché è stato messo in discussione il comportamento di un generale, per altro anche molto valoroso, ritengo sia giusto che venga verificato con urgenza la sua correttezza e che non ci siano dubbi. Ripeto: non sta a noi stabilire se una cosa è politicamente corretta o scorretta…»

 

Resta che - anche al di là di questa vicenda - un problema con il politicamente corretto e con la gabbia del discorso cosiddetto mainstream esiste eccome.

«Ma sono d’accordo, come no. È insopportabile la logica dei progressisti per cui se non hai esattamente le loro idee allora sei omofobo o razzista. È insostenibile. Noi abbiamo decine di dirigenti dichiaratamente omosessuali, ma non per questo sono a favore dell’utero in affitto o dell’eliminazione dei termini padre e madre.

 

sara kelany

E di sicuro non pensano, come disse Monica Cirinnà, che Dio, patria e famiglia sia uguale a vita di merda. Questo non li rende di certo omofobi. Il problema è che a sinistra hanno stabilito che, se non la pensi esattamente come loro sul tema della famiglia, allora sei omofobo. E gliene dico un’altra».

 

Dica.

«La nostra responsabile immigrazione è l’onorevole Sara Kelany, che è cresciuta nel nostro movimento giovanile: per metà è di origine egiziana. Ha la pelle più scura della mia quando sono abbronzato, e non per questo è meno italiana, perché è italianissima. E non la pensa come il Pd sull’immigrazione di massa».

il mondo al contrario roberto vannacci

 

Ci mancherebbe altro. Però torniamo al tema del politicamente corretto. Il rischio concreto è che per quieto vivere anche la destra si pieghi.

«Ma si figuri se ci pieghiamo. Ribadisco: se uno di sinistra scrive un libro per dire che la famiglia secondo lui va eliminata […] non sta certo a me dire se abbia o non abbia il diritto di farlo, e di sicuro mai chiederò che venga censurato. E di certo una cosa del genere non può competere al governo.

 

Compito di un governo è quello di far applicare le leggi e compito della maggioranza è scriverle: non abbiamo il compito di vagliare le idee dei singoli. Glielo dice uno che non si fa problemi a esprimere le proprie idee, visto che ho detto esattamente quello che pensavo sul caso Cospito.  […]».

IL MONDO AL CONTRARIO DI ROBERTO VANNACCI PRIMO IN CLASSIFICA SU AMAZON GIOVANNI MINNIE DONZELLI - MEME BY EDOARDO BARALDI GIORGIA MELONI E GIOVANNI DONZELLIANDREA DELMASTRO E GIOVANNI DONZELLI roberto vannacci 3roberto vannacci 1roberto vannacci 4roberto vannacci 5roberto vannacci a soldati ditalia 1

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