Fabrizio Guglielmini per il “Corriere della Sera”
Anziani, malati, bambini. Sono loro le persone che con più urgenza aspettano il vaccino antinfluenzale. Dalla Regione assicurano: «Entro venerdì almeno 300 dosi di vaccino per ogni medico saranno in distribuzione nelle farmacie». C’è una voce, su questo fronte della sanità, da ascoltare: «Sono uno dei tanti cittadini anziani che sta aspettando il vaccino anti-influenzale ma il medico di famiglia mi dice che non è ancora disponibile, eppure ho 92 anni, dovrei vaccinarmi come del resto faccio ogni anno».
Uno dei «tanti cittadini anziani» è il professor Silvio Garattini, fondatore dell’Istituto Mario Negri che ritiene «molto preoccupante» il ritardo nella somministrazione che, nell’anno del Covid ha una duplice funzione come ricorda lui stesso: «Da una parte creare la differenziazione fra malati di influenza e persone che sono invece colpite dal virus; dall’altra quattro nuovi studi internazionali ci dicono che campioni consistenti di over 60 vaccinati per l’influenza non sviluppa Covid-19 nel 15% dei casi».
Il professore è molto chiaro su un punto: «Certo che potrei vaccinarmi chiedendo aiuto alle aziende farmaceutiche ma non voglio farlo: le somministrazioni avrebbero già dovuto essere a disposizione delle categorie a rischio, malati, anziani e in generale gli over 60, oltre alle persone con altre patologie, da diverse settimane. E da cittadino voglio aspettare, come tutti, il mio turno in coda».
ATTILIO FONTANA SILVIO GARATTINI
Intanto lo scenario dei vaccini anti-influenzati è in pieno movimento, dopo le polemiche per le gare d’aquisto e — fra gli altri nodi — i problemi dei medici di famiglia che lamentano ancora la mancanza di dispositivi anti-Covid in studio. La Regione da parte sua rassicura: «Sono arrivate a oggi due milioni e 600mila dosi e — come già ricordato — venerdì ogni medico di famiglia avrà a disposizione 300/400 somministrazioni per i propri assistiti».
Un altro passo in avanti della campagna anti-influenzale è di lunedì: è entrato in funzione l’hotspot alla Fabbrica del Vapore di via Procaccini — lo era già per le donne in gravidanza dalla settimana scorsa — anche per i bimbi dai 2 ai sei anni; la gestione è dell’Asst Fatebenefratelli-Sacco.
Per i piccoli delle stesse età, nel mezzanino della fermata Gerusalemme-M5 da lunedì è aperto un ambulatorio vaccinale — con una capacità di 40 somministrazioni ogni pomeriggio — utilizzando il farmaco in versione spray nasale. In questo caso l’iniziativa è di Fondazione Buzzi, in collaborazione con Asst Fatebenefratelli-Sacco.
Due le postazioni dove lavoreranno gli specializzandi della Statale: «Lo strumento della spray, oltre all’influenza, copre anche altre forme virali comuni in queste età» ricorda Gian Vincenzo Zuccotti, Direttore della Pediatria del Buzzi.
C’è però un altro aspetto, più ampio, che riguarda i diritti e i doveri legati ai vaccini sottolineato dal professor Garattini: «Quando si lancia una campagna sanitaria bisogna essere in grado di rispettare i tempi annunciati. Altrimenti accade una cosa grave: si deteriora la fiducia della popolazione negli amministratori; una diffidenza che proprio adesso, alle soglie del vaccino contro il Covid, non deve verificarsi».
L’altro risvolto, riguarda le tante persone che non possono aspettare i vaccini stagionali e stanno ricorrendo al privato. Sempre venerdì, verrà attivato il tendone per le vaccinazioni in piazzetta Reale, gestito dalla Protezione civile con Asst Milano.
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