FATTI E FATTACCI DEGLI AGNELLI - MONCALVO: ''LAPO FU LIQUIDATO CON 165 MILIONI, BRICIOLE, DOPO LO SCANDALO DEI TRANS. JOHN È L'UNICO EREDE, I FRATELLI ALL'ASCIUTTO. L'IMPERO FIAT DA 122 MILIARDI È CONTROLLATO DALLA DICEMBRE, UNA SOCIETÀ SEMPLICE TIPICA DEI CONTADINI, ANCHE ORA CHE È QUOTATO A NEW YORK, LA SEC NON DICE NIENTE?'' - E SUL PATRIMONIO DELL'AVVOCATO EVASO ALL'ESTERO...
Svela segreti e verità sulla famiglia Agnelli e sulle loro società l'ultimo volume di Gigi Moncalvo uscito su Amazon. Si parla dei Caracciolo, della rete di protezione e di silenzi di cui ha goduto l'impero torinese fin dai tempi di Giovanni Agnelli e di Dicembre la cassaforte delle casseforti da cui si controlla il gruppo (da 122 miliardi).
Intervistato dal Fatto Quotidiano Moncalvo spiega che : "La Dicembre è stata costituita come società semplice, tipica società diffusa in Piemonte tra i coltivatori diretti, che non prevede l'obbligo di rendicontazione dei bilanci", dal "2004 al 2014 a guidarla era Alessandro Barberis, che prima era direttore generale Fiat. La Sec, l' autorità di Borsa americana, dovrebbe farsi delle domande sulla Dicembre, visto che controlla Fca che è quotata a New York".
agnelli nipoti lapo john elkann
Tant'è, nella Dicembre ci sono Marella Caracciolo e John Elkann, i suoi due fratelli, Lapo e Ginevra, e gli altri cinque nipoti figli di Margherita, i De Pahlen. Lapo, rivela Moncalvo, "dopo la famosa notte brava (quella con il trans, ndr) è stato liquidato con 165 milioni di euro. Briciole. E sicuramente i fratelli di John non erediteranno da nonna Marella alcuna quota della Dicembre, dato che lei ha preferito John. Poi lo statuto impedisce a soci esterni di essere ammessi; John non potrebbe nemmeno far entrare sua moglie o i tre figli".
Gianni e Margherita Agnelli il giorno delle nozze con John Elkann
Poi c'è la questione del presunto patrimonio estero dell'Avvocato, oggetto del contenzioso tra Margherita Agnelli e Marella Caracciolo: "Sono finora stati scoperti tre conti in Svizzera con 411 milioni di euro più un deposito da un miliardo nella sede di Zurigo della Morgan Stanley, ma quando i Pm italiani Fusco e Ruta nel 2009 hanno inoltrato le rogatorie alla Svizzera, Berna le ha negate. La banca, dopo aver bonificato alle due eredi Marella e Margherita i 108 milioni a testa del testamento, ha risposto alla figlia che chiedeva da quale conto venissero quei soldi, che il titolare, Giovanni Agnelli, dava disposizioni di non dare ulteriori informazioni. Ed era morto da 4 anni".
Margherita e Gianni AgnelliMargherita e Marella Agnelli PATTO 2004 CON CUI MARELLA E MARGHERITA AGNELLI RINUNCIARONO A OGNI PRETESAMargherita Agnelli e le figlie Sophia e Anna de Pahlen