roberto cingolani luigi di maio mario draghi in algeria claudio descalzi

STIAMO ATTENTI A LODARE TROPPO L’ALGERIA: TRA QUALCHE ANNO POTREBBE FINIRE COME LA RUSSIA - IL PAESE AFRICANO È TRA QUELLI SU CUI PUNTA IL GOVERNO DRAGHI PER DIVERSIFICARE GLI APPROVVIGIONAMENTI DI GAS. MA NON È PROPRIAMENTE STABILE E AFFIDABILE: AL POTERE C’È UN REGIME AUTORITARIO, INVISCHIATO IN UNA CONTESA CON IL MAROCCO PER LA REGIONE DEL SAHARA OCCIDENTALE. SOTTO LA CENERE COVA UNA GUERRA DA ANNI, CON RIVENDICAZIONI INDIPENDENTISTE. NON VI RICORDA IL DONBASS?

1 - ALGERIA, LA GRANDE SPERANZA DEL GOVERNO DRAGHI

Dal profilo Twitter di Ferdinando Cotugno

 

mario draghi abdelmadjid tebboune 2

L'Algeria è la  «grande speranza» del governo Draghi per affrancarsi dal gas russo: stabile, vicina, affidabile. In realtà il paese è invischiato in una delle più durature e insidiose contese d'Africa, il Sahara Occidentale, un triangolo di ostilità cronica con Marocco e Spagna

 

Da trent'anni i profughi Saharawi vivono in territorio algerino, mentre il Marocco occupa l'ex colonia spagnola oltre confine, circondata dal muro più lungo al mondo. È uno stallo cementato dal disinteresse. Sono anni che una guerra tra Saharawi e Marocco cucina sotto la sabbia.

 

luigi di maio ramtane lamamra

Le rivendicazioni indipendentiste del Sahara Occidentale stanno anche perdendo il sostegno spagnolo. L'Algeria è sempre più isolata, con centinaia di migliaia di profughi Saharawi di terza generazione sul suo territorio. Ora hanno la leva del gas per farsi ascoltare.

 

gas algeria 1

2 - DIMENTICARE PUTIN. AFRICA, NAVI & IMPIANTI: CHI CI PORTERÀ IL GAS

Fausta Chiesa per “L’Economia - Corriere della Sera”

 

Premere sull'acceleratore delle rinnovabili. Ma non solo. Investire sul gas, considerato una fonte di transizione da ridurre gradualmente ma ora tornato prepotentemente centrale a causa della guerra in Ucraina e delle possibili sanzioni alla Russia estese anche all'energia.

 

mario draghi conferenza stampa algeri

Come sostituire i 29 miliardi di metri cubi (su 76 di consumo nel 2021) il più in fretta possibile? Le opzioni per by-passare Mosca ci sono. Si possono ampliare i flussi dei gasdotti che portano in il metano da altri Paesi, aumentare la capacità dei tre rigassificatori esistenti per comprare più Gnl, costruire un nuovo impianto di rigassificazione (due i progetti già pronti) e ricorrere a impianti small scale .

 

La strada per l'indipendenza dal gas russo non sarà breve, ma soprattutto avrà costi che il «sistema» non aveva messo in conto. E scelte da fare, perché - spiega Simona Benedettini, economista dell'energia dell'Istituto Bruno Leoni - «il percorso è in divenire e manca ancora un quadro preciso su quali saranno le fonti alternative e con quali modalità saranno rese effettive».

GNL - GAS LIQUIDO

 

Partiamo da quello che si sta già facendo. Per quanto riguarda la rigassificazione, dei tre impianti esistenti l'Adriatic Lng al largo di Rovigo ha già aumentato la capacità da 8 a 9 miliardi di metri cubi l'anno e potrebbe salire a 11 miliardi in 30 mesi (senza ostacoli alle autorizzazioni) con un costo tra 130 e 150 milioni.

 

Olt di Livorno (partecipata al 49% da Snam e al 48,24% dal fondo australiano First Sentier Investors) potrebbe salire da 3,75 miliardi di metri cubi a 4,25 miliardi senza investimenti particolarmente elevati.

 

RUSPE IN AZIONE IN GRECIA PER IL GASDOTTO TAP

I costi cominciano a salire con le navi metaniere: per l'acquisto si parla di una cifra compresa tra i 300 e i 400 milioni di euro ( Financial Times ), mentre per l'affitto 50 milioni l'anno. Ma la spesa maggiore sarebbe da mettere in conto se si volesse realizzare un altro rigassificatore. I progetti già pronti e approvati sono due: quello di Enel a Porto Empedocle da 8 miliardi di metri cubi e un secondo di Sorgenia tra gli 8 e i 12 miliardi a Gioia Tauro. Servirebbero circa tre anni al costo di un miliardo ciascuno, secondo le stime delle due aziende. Ma qui il nodo della transizione ecologica viene al pettine.

 

gas algeria 2

«Chi investe un miliardo di fronte a un orizzonte temporale limitato - si chiede Dario Soria, direttore generale Assocostieri che rappresenta le imprese della logistica - visto che gli impianti a gas nel medio termine sono destinati a essere inutilizzati in base al pacchetto Fit for 55? La questione è capire quale mix di lungo periodo vuole il governo e sapere se il gas vi rientra. Si fanno investimenti solo se si ha una visione di politica energetica chiara e con contratti di lungo termine». Un esempio? Edison ha un contratto di 25 anni con Olt per 6,4 miliardi di mc e scadenza 2034.

gas algeria 3

 

Lo stesso discorso vale per gli impianti di piccola taglia. Due sono già operativi, uno a Oristano e un altro a Ravenna e, secondo dati dell'associazione Assogasliquidi-Federchimica, ci sono altri 17 progetti in vari stadi per una capacità complessiva di oltre 370.000 mc con investimenti per circa 2 miliardi al 2026. «Ma per farli - sostiene il presidente Andrea Arzà - gli operatori hanno bisogno di certezze e un quadro normativo che sia di stimolo e non di ostacolo».

 

Poi ci sono i gasdotti. Attraverso il Transmed dall'Algeria a Mazara del Vallo (Tp) - dove si è appena conclusa la missione del premier Mario Draghi con gli accordi tra Eni e Sonatrach per aumentare le forniture - i flussi dovrebbero salire fino a 9 miliardi di metri cubi all'anno entro il 2024. Nel corso del 2021 da Algeri sono arrivati 21 miliardi di mc facendo del Paese nord africano il secondo fornitore.

 

GNL - GAS LIQUIDO

«La capacità del tubo c'è già - spiega Cristian Signoretto, presidente Anigas - e il flusso può salire fino a 9 miliardi incrementali, sfruttando quella che viene definita spare capacity ». Anche il Tap che trasporta metano azero a Melendugno (Le) nel breve periodo e senza investimenti può aumentare di 2,5 miliardi la portata e arrivare a oltre 10 miliardi in un anno se si mantengono le medie di questi giorni. E del Tap si sta valutando il raddoppio.

 

I tempi sono di circa 65 mesi con interventi che non richiedono la posa di tubi ma l'aggiustamento delle pressioni a monte e la costruzione di due centrali di compressione, una in Grecia e una in Albania. Inoltre, si dovrebbero fare anche investimenti upstream in Azerbaigian. Dalla Libia il GreenStream che arriva a Gela ha una capacità complessiva di 11,5 miliardi di metri cubi e nel 2021 ne sono arrivati 3 miliardi. Ma nella prospettiva di medio-lungo termine di far arrivare più gas a Mazara, a Gela o a Melendugno, o Gnl da rigassificare a Porto Empedocle o a Gioia Tauro, si impone uno spostamento della geografia a Sud rispetto al Nordest.

 

algeria gas

«Potenzialmente - fa notare Signoretto - ci sarà bisogno di adeguare la rete gestita da Snam che oggi riceve 30 miliardi di metri cubi all'anno dal Tarvisio per permettere di trasportare il gas che arriverà in Puglia e Sicilia mentre il consumo maggiore è in Pianura Padana».

 

I costi totali

GASDOTTO TAP PUTIN ERDOGAN ALIYEV

Ai costi delle infrastrutture vanno aggiunti quelli della materia prima. «Se parliamo di approvvigionamento di volumi alternativi di gas naturale e Gnl - spiega Simona Benedettini - ci saranno certamente costi aggiuntivi. Nel caso del Gnl andremo a pagare verosimilmente prezzi più alti rispetto alle importazioni via gasdotto, sia per i maggiori costi legati alla produzione e al trasporto del Gnl sia perché la domanda europea si aggiunge a quella asiatica rispetto a una produzione che difficilmente potrà adattarsi in tempi rapidi».

 

luigi di maio claudio descalzi in algeria

Poi c'è il capitolo delle fonti green, necessarie in vista degli obiettivi europei di decarbonizzazione. Secondo Elettricità Futura, con 85 miliardi di euro di investimenti «si potrebbero realizzare 60 Gigawatt in tre anni - spiega il presidente Agostino Re Rebaudegno - che farebbero risparmiare 15 miliardi di metri cubi di gas». Un altro aiuto arriverà dal biometano: oggi ne produciamo 0,3 miliardi di mc, che saliranno a un miliardo nel 2024 e a oltre 6 miliardi nel 2030, come da obiettivo del Pnrr. Per la rete, Terna ha a piano industriale 18,1 miliardi di investimenti, per la maggior parte funzionali all'integrazione delle rinnovabili.

GNL - GAS LIQUIDO GNL3 Arzew

Ultimi Dagoreport

matteo salvini roberto vannacci luca zaia lorenzo fontana calderoli massimiliano fedriga romeo lega

DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA MELONI (SUL RITORNO AL VIMINALE, AUTONOMIA E TERZO MANDATO), ''TRADITO'' PURE DA VANNACCI, PER IL “CAPITONE” STA ARRIVERANDO IL MOMENTO IN CUI DOVRA' DECIDERE: RESTARE LEADER DELLA LEGA O RESTARE AL GOVERNO COME SACCO DA PUGNI DELLA DUCETTA? - LA CRISI POTREBBE ESPLODERE ALLE PROSSIME REGIONALI IN VENETO: SE ZAIA PRESENTASSE UN SUO CANDIDATO NELLA LIGA VENETA, SALVINI SCHIEREREBBE LA LEGA A SUPPORTO DEI “DOGE-BOYS” CONTRO IL CANDIDATO FDI DELLA DUCETTA, SFANCULANDO COSI' L'ALLEANZA DI GOVERNO, O RESTEREBBE A CUCCIA A PALAZZO CHIGI, ROMPENDO IL CARROCCIO? AH, SAPERLO...

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - INTASCATO IL TRIONFO SALA, SUL TAVOLO DI MELONI  RIMANEVA L’ALTRA PATATA BOLLENTE: IL RILASCIO DEL “TERRORISTA” IRANIANO ABEDINI - SI RIUSCIRÀ A CHIUDERE L’OPERAZIONE ENTRO IL 20 GENNAIO, GIORNO DELL’INSEDIAMENTO DEL NUOVO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, COME DA ACCORDO CON TRUMP? - ALTRO DUBBIO: LA SENTENZA DELLA CORTE DI APPELLO, ATTESA PER IL 15 GENNAIO, SARÀ PRIVA DI RILIEVI SUL “TERRORISTA DEI PASDARAN’’? - E NEL DUBBIO, ARRIVA LA DECISIONE POLITICA: PROCEDERE SUBITO ALLA REVOCA DELL’ARRESTO – TUTTI FELICI E CONTENTI? DI SICURO, IL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA DI WASHINGTON, CHE SI È SOBBARCATO UN LUNGO LAVORO DI INDAGINE PER PORTARSI A CASA “UNO SPREGIUDICATO TRAFFICANTE DI STRUMENTI DI MORTE”, NON AVRÀ PER NULLA GRADITO (IL TROLLEY DI ABEDINI PIENO DI CHIP E SCHEDE ELETTRONICHE COME CONTROPARTITA AGLI USA PER IL “NO” ALL'ESTRADIZIONE, È UNA EMERITA CAZZATA...)

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA