made in china

IL “MADE IN CHINA” È A RISCHIO ESTINZIONE – SEMPRE PIÙ AZIENDE STANNO SPOSTANDO PARTE DELLA PRODUZIONE FUORI DALLA CINA, PREFERENDO I PAESI DEL SUD EST ASIATICO – SE UNA VOLTA ERANO I MARCHI A BASSO VALORE TECNOLOGICO A RILOCALIZZARE ALCUNE LINEE PRODUTTIVE, ORA  ANCHE I “BIG” DELLA TECNOLOGIA HANNO INIZIATO A SPOSTARSI: DA GOOGLE A APPLE E TESLA, CHE HA APPENA SIGLATO UN ACCORDO PER…

Estratto dell’articolo di Lorenzo Lamperti per “la Stampa”

 

produzione prodotti apple in cina

Piccoli draghi crescono. E il Dragone più grande rischia, in parte, di rimpicciolirsi. Il Sud-Est asiatico attrae sempre di più le grandi aziende internazionali, che cercano di limitare la loro esposizione alla Cina. In molti spostano altrove parte della propria produzione dalla Repubblica popolare. […]

 

Fenomeno in accelerazione sia per quantità sia per qualità. Fino a qualche tempo fa erano soprattutto le aziende manifatturiere a basso valore tecnologico a rilocalizzare alcune linee produttive. Ora invece iniziano a farlo anche i big dell'alta manifattura hi-tech. O persino colossi dell'automotive come Tesla.

Tesla

 

Secondo Bloomberg, la creatura di Elon Musk è vicina a siglare un accordo per la costruzione di una fabbrica in Indonesia. L'impianto produrrebbe fino a un milione di auto elettriche all'anno e sarebbe solo il primo di una serie di altri impianti. […]

 

La scorsa estate, dopo un incontro col presidente Joko Widodo, il tycoon ha siglato un accordo da 5 miliardi di dollari per la fornitura di nichel, elemento fondamentale per la produzione di batterie.

Il progetto indonesiano di Musk prende corpo proprio mentre Tesla ha sospeso l'ampliamento dello stabilimento di Shanghai. […]

 

ELON MUSK TESLA 1

L'azienda non ha raggiunto i target di vendita e l'indebolimento della domanda (anche a causa di una maggiore concorrenza) ha costretto l'azienda ad abbassare il prezzo delle sue auto, arrivato al 40% in meno rispetto a quello applicato negli Stati Uniti. Così Musk sembra guardarsi intorno. Oltre all'Indonesia, Tesla ha già aperto degli showroom in Thailandia.

 

produzione prodotti apple in cina

Ad attrarre molti investimenti in uscita dalla Cina è soprattutto il Vietnam, la cui economia è sempre cresciuta anche durante la pandemia: +8,02% nel 2022, con un boom del 13,5% degli investimenti diretti esteri. Grandi protagonisti i giganti dell'elettronica. Da HP a Dell, da Google a Meta, tutti vogliono ridurre l'esposizione alla Cina della propria catena di approvvigionamento. Compresa […] Entro la prima metà dell'anno, una parte dei MacBook di Cupertino sarà prodotta proprio in Vietnam, uscendo per la prima volta dalla Cina. 

 

[…] Oltre alle fuoriuscite, appare ora più complicato attrarre nuovi investimenti. Di chi mette per la prima volta piede in Asia, o invece di chi vuole ampliare la sua presenza. È il caso della danese Lego. Il gigante dei giocattoli ha preferito il Vietnam per costruire la sua prima fabbrica a emissioni zero. 

 

produzione prodotti apple in cina

Un progetto da un miliardo di dollari che rappresenta uno dei principali investimenti europei nel paese del Sud-Est, col quale l'Ue ha peraltro siglato un accordo di libero scambio. […] Secondo gli analisti, resta difficile immaginare che la Cina possa essere sostituita come fabbrica del mondo. Ma sceglierla non appare più obbligato. Anzi, sempre più spesso c'è chi decide di spostarsi altrove.

Ultimi Dagoreport

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, MATTEO SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…