atalanta juve ironia

QUESTA "DEA" GIOCA DA DIO! ATALANTA DA ORGASMO: SCHIANTA LA JUVE CON IL GOL DI CASTAGNE E LA DOPPIETTA DI UNO SCATENATO ZAPATA E VOLA IN SEMIFINALE DI COPPA ITALIA (DOVE TROVERA' LA FIORENTINA) - ESPULSO ALLEGRI, CHIELLINI KO - ANTIJUVENTINI IN ESTASI SUI SOCIAL: "FINALMENTE I BIANCONERI NON VEDRANNO PIU’ SFUGGIRSI IL 'TRIPLETE' PER COLPA DELLA CHAMPIONS" - VIDEO

Luca Bianchin per gazzetta.it

 

zapata 2

In tre minuti, lo spazio di una canzone, l’Atalanta abbassa il volume della stagione della Juventus: niente Coppa Italia dopo quattro successi consecutivi, niente triplete, nessun sicuro avvicinamento alla Champions. Il terzo quarto di finale di Coppa gira al minuto 37. Cancelo si fa rubare palla nella sua trequarti da Castagne, che alza la testa e vede la Pianura Padana: Rugani è lontano, De Sciglio fuori portata, Chiellini in panchina da una decina di minuti per un problema al polpaccio. Allora il belga carica, guarda Szczesny e mette il destro a giro non lontano dal palo: 1-0.

 

La Juventus in stagione è già risalita da momenti di difficoltà ma questa volta crolla tutto, perché l’Atalanta è speciale. Al minuto 39 Gomez trova Duvan Zapata, che esce da una situazione complicata, si gira e calcia forte di destro. Troppo forte per Szczesny: gran gol, 2-0 Atalanta e nervosismo di Allegri, che va a protestare col quarto uomo – probabilmente per un fallo su Dybala a inizio azione – e viene espulso. Il 3-0 finale arriva dopo un’ora, quando De Sciglio, per quasi tutta la sera difensore centrale, sbaglia un retropassaggio per Szczesny. Zapata si inserisce e mette in porta.

 

LA PARTITA IN CIFRE — Con calma, qualche numero. La Juventus non veniva eliminata dalla Coppa Italia dal 2014 - anche allora, quarto di finale in gara secca, contro la Roma – e non prendeva gol in Coppa da aprile 2017. Ovviamente, è alla prima sconfitta italiana dopo le due seratacce di Champions, in casa contro lo United e a Berna con lo Young Boys. Duvan Zapata invece segna da dieci partite consecutive – ultima senza gol, il 25 novembre a Empoli – e da dicembre a oggi ha messo assieme 16 gol e un assist, più di chiunque altro nei grandi campionati. Sì, questa è decisamente una delle serate cardine della stagione 2018-19.

ZAPATA 1

 

L’ATALANTA E LA LUCIDITA’ — L’Atalanta va in semifinale, dove troverà la Fiorentina, e decisamente se l’è meritata. Gasperini per l’occasione ha stappato la bottiglia buona: squadra reattiva come nelle migliori serate, sempre in controllo, brava a spostare il gioco palla a terra con il Papu Gomez playmaker aggiunto. Zapata ha aggiunto un gran gol e la difesa non ha sofferto Ronaldo. La Juventus è stata pericolosa solo tre volte nel secondo tempo. Bernardeschi dopo 5 minuti è partito in slalom a destra e, arrivato in zona Berisha, ha cercato Cristiano a centro area, ma Toloi in chiusura si è guadagnato la serata. Khedira a metà ripresa ha calciato da buona distanza, ma Berisha se l’è cavata e lì si è capito come sarebbe finita. L’ultima occasione, di Ronaldo in pieno recupero, quasi non conta.

 

 

LA JUVE E GLI INFORTUNI — La Juventus non ha limiti di carattere. Nel secondo tempo ci ha provato a lungo, anche con Douglas Costa e Pjanic, entrati per Dybala e Khedira. La questione semmai è il fisico. Un po’ per la condizione, molto per gli infortuni. Chiellini è uscito per un problema al polpaccio, non una novità, e ai box ci sono anche Bonucci e Barzagli. A 20 ore dalla fine del mercato, la domanda sul tavolo è evidente: intervenire con un ultimo acquisto o dare fiducia a questo gruppo? Lo stadio però a fine serata non pensava a questo: tra applausi e gli “olé” messi in fila passaggio dopo passaggio, Bergamo ha vissuto la serata dell’anno. Almeno finora…

 

atalanta juve ironia social

 

Ultimi Dagoreport

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…