disordini a buenos aires dopo la vittoria dei mondiali argentina

"I DANNI SONO ENORMI. NON ABBIAMO MAI VISTO NULLA DI QUESTA PORTATA" - BUENOS AIRES DEVASTATA DAI FESTEGGIAMENTI PER LA VITTORIA DELLA COPPA DEL MONDO: SALE A 2 IL BILANCIO DI MORTI, DOPO CHE UN 20ENNE HA PERSO LA VITA CADENDO DAL TETTO DI CASA, MENTRE UN BAMBINO DI 5 ANNI È FINITO IN COMA DOPO ESSERE STATO COLPITO DA UN PEZZO DI MARMO CHE SI È STACCATO DA UN MONUMENTO - LA POLIZIA HA SPARATO ALLA FOLLA CON I PROIETTILI DI GOMMA PER CALMARE GLI ANIMI: 14 ARRESTATI E 20 POLIZIOTTI SONO RIMASTI FERITI…

Maurizio De Santis per www.fanpage.it

 

DISORDINI A BUENOS AIRES DOPO LA VITTORIA DEI MONDIALI

Due tifosi morti, un altro (quello precipitato sull'asfalto nel tentativo di lanciarsi sul bus dell'Argentina) di cui non si hanno ancora notizie. Un bimbo di cinque anni in coma. Quattordici persone arrestate per violenze. Una ventina di agenti feriti. Denunce per aggressioni, rapine e furti d'auto. Cassonetti dati alle fiamme e falò appiccati dai teppisti. Sassaiola e scontri contro le forze dell'ordine. La giornata di festeggiamenti folli per la vittoria della Coppa del Mondo ha lasciato sulle strade di Buenos Aires strascichi di cronaca nera.

 

L'euforia collettiva, contagiosa e straripante, che ha trascinato un popolo di oltre quattro milioni di persone brulicante come un formicaio, presenta il conto il giorno dopo. Il bilancio, almeno quello redatto finora, è pesante.

 

DISORDINI A BUENOS AIRES DOPO LA VITTORIA DEI MONDIALI

La folla oceanica che s'era riversata in ogni angolo della capitale, dalla zona dell'aeroporto fino a quelli iconici come Plaza de Mayo e l'Obelisco, aveva costretto le autorità a cambiare il protocollo: impossibile che il pullman con a bordo la squadra e lo staff della Seleccion arrivasse nel cuore della città, era già rimasto bloccato per quasi cinque ore procedendo a passo di lumaca una volta uscito dallo scalo di Ezeiza. In delirio anche i giocatori intenti a lanciare banconote oppure – è il caso del portiere Martinez – a schernire con pesanti sfottò gli avversari (in particolare Mbappé a mo' di bambolotto).

 

Motivi di ordine pubblico e ragioni di estrema sicurezza avevano suggerito di modificare il piano prestabilito: l'Albiceleste avrebbe sì fatto il giro di Buenos Aires ma in volo, trasportata in elicottero.

DISORDINI A BUENOS AIRES DOPO LA VITTORIA DEI MONDIALI

 

Il caos è l'altra faccia della medaglia di una giornata in cui tutto è saltato. Un corto circuito di popolo che ha avuto risvolti drammatici. Un sostenitore è deceduto strangolato da una bandiera impigliata nelle ruote di una moto. Un altro di 20 anni ha perso la vita cadendo dal tetto di una casa: il trauma cranico riportato è stato fatale. Un altro ancora è stato gravemente ferito dopo aver ricevuto una coltellata nei pressi del Monumento al generale San Martín.

 

Sono preoccupanti le condizioni di un bambino di cinque anni colpito da un pezzo di marmo che si è staccato da un monumento a causa della furia della folla: il piccolo è in coma e ricoverato in terapia intensiva.

 

festeggiamenti a buenos aires per la vittoria del mondiale 5

Nel bilancio dei disordini ci sono 14 persone arrestate e almeno una ventina di agenti feriti.I disordini sono iniziati quando agenti della polizia in assetto anti-sommossa e vigili del fuoco sono intervenuti per far scendere per persone che erano riuscite ad arrivare in cima all'Obelisco forzando i cancelli e le recinzioni oltre alla stessa porta che permetto l'accesso alla parte interna del monumento e di raggiungere, inerpicandosi su una scala, le quattro finestre che sono sulla vetta. Bersagliati con razzi e altri oggetti, i poliziotti hanno reagito con cariche ed esplodendo proiettili di gomma per disperdere i facinorosi.

 

festeggiamenti a buenos aires per la vittoria del mondiale 4

"I danni sono enormi – ha ammesso una fonte vicina all'amministrazione comunale della capitale -, triplicati rispetto a quanto successo nel giorno della qualificazione in finale. L'obelisco? Avevamo saldato quella porta dopo quello che è successo domenica scorsa e l'hanno tirata giù di nuovo".

 

Nella conta finiscono anche apparecchi di illuminazione che non hanno più cavi e semafori rotti, tentativi di assalto agli sportelli delle banche, la distruzione di spazi verdi e altri elementi del paesaggio urbano. Divelti perfino i pannelli solari su un tratto della Metro, in zona 9 luglio. Sull'asfalto è stata trovata una quantità incredibile di immondizia. "La realtà – conclude uno dei funzionari – è che non abbiamo mai visto nulla di questa portata". Uno tsunami di tifo che ha travolto tutto.

Ultimi Dagoreport

fazzolari meloni giorgetti salvini poteri forti economia

DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE DAI LORO INVESTIMENTI MILIARDARI IN ITALIA - I VARI BLACKSTONE, KKR, MACQUARIE, BLACKROCK, CHE ALL’INIZIO AVEVANO INVESTITO IN AZIENDE DI STATO, BANCHE, ASSICURAZIONI, RITENENDO IL GOVERNO DUCIONI STABILE E AFFIDABILE, DOPO APPENA DUE ANNI SI SONO ACCORTI DI AVER BUSCATO UNA SOLENNE FREGATURA - DAL DECRETO CAPITALI AD AUTOSTRADE, DALLA RETE UNICA ALLE BANCHE, E’ IN ATTO UN BRACCIO DI FERRO CON NOTEVOLI TENSIONI TRA I “POTERI FORTI” DELLA FINANZA MONDIALE E QUEL GRUPPO DI SCAPPATI DI CASA CHE FA IL BELLO E IL CATTIVO TEMPO A PALAZZO CHIGI (TEMPORANEAMENTE SI SPERA), IGNORANDO I TAPINI DEL MANGANELLO, COSA ASPETTA LORO NELL’ANNO DI GRAZIA 2025

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' GIORGIA E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO PER SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO