IL CIO RIAMMETTE RUSSI E BIELORUSSI: DA "NEUTRALI" NELLE COMPETIZIONI INTERNAZIONALI. NO AI MILITARI E A CHI HA SOSTENUTO LA GUERRA - L'ESECUTIVO PERMETTE LA PARTECIPAZIONE IN ASIA ALLE QUALIFICAZIONI OLIMPICHE, MA SU PARIGI E MILANO-CORTINA 2026 È ANCORA RINVIATA LA DECISIONE DEFINITIVA. IL PRESIDENTE DEL CIO BACH: "NON HO PARLATO CON PUTIN"
Estratto dell’articolo di Mattia Chiusano per la Repubblica
thomas bach cerimonia apertura pechino 2022
Gli atleti con passaporto russo e bielorusso possono tornare alle competizioni internazionali ma a titolo individuale, da "neutrali", senza inno nè bandiera, ma non devono essere legati alle forze armate. Lo ha annunciato il presidente del Comitato olimpico internazionale, Thomas Bach, al termine della riunione dell'Esecutivo che si è tenuta oggi a Losanna. Disatteso, dunque, l'appello del parlamento ucraino, che aveva chiesto la totale estromissione degli atleti russi e bielorussi dalle gare.
Gli atleti di Mosca e Minsk potranno quindi partecipare alle qualificazioni olimpiche nelle gare dell'Asia, che ha riaperto le porte al loro ritorno. Ma la decisione presa oggi ("all'unanimità" ha sottolineato Bach) non vale per la partecipazione alle Olimpiadi di Parigi 2024 e Milano-Cortina 2026: Bach ha annunciato che "la scelta verrà fatta al momento opportuno". Il numero uno del Cio ha poi garantito di "non aver avuto alcun contatto con Vladimir Putin". Già prima dell'annuncio i rappresentanti dei paesi baltici e della Polonia si erano incontrati per parlare di boicottaggio.
THOMAS BACH - GIORGIA MELONI - GIOVANNI MALAGO GIOVANNI MALAGO - GIORGIA MELONI - THOMAS BACH
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