![mertens maradona](/img/patch/02-2017/mertens-maradona-872858_600_q50.webp)
UN SOGNO PIU’ CHE REAL - DOMANI SERA IL NAPOLI SCENDE IN CAMPO A MADRID PER L’ANDATA DEGLI OTTAVI DI CHAMPIONS - IN TRIBUNA A TIFARE CI SARA’ ANCHE MARADONA - SARRI SI AGGRAPPA AI PIEDINI ROVENTI DI MERTENS PER SFIDARE CRISTIANO RONALDO - STASERA PSG-BARCELLONA E BENFICA-DORTMUND
1 - «CIRO» MERTENS, IL GOLEADOR SERIALE
Luca Valdiserri per il Corriere della Sera
Piacere, Ciro Mertens. Si è ambientato così bene che non lo chiamano più Dries. Questione di vita: lui e la moglie Kat, che per il suo attaccamento a Napoli riceverà un'onorificenza del sindaco Luigi de Magistris, sono due «gastronauti» che hanno girato tutta la Campania in cerca di arte, cibo e felicità. Questione di calcio: a Napoli, a 29 anni, il belga ha raggiunto la completa realizzazione professionale.
Come dice Lele Adani «Mertens non è un falso nueve, è un centravanti piccolo». Un vero 9. Alla Montella. Il problema è che ci è arrivato tardi e per vie traverse: 1) la vendita di Higuain; 2) l' infortunio di Milik; 3) il fallimento di Gabbiadini, che non ha retto la pressione di Napoli per poi rinascere a Southampton. Una grande intuizione di Sarri, che rende abbastanza incredibile il fatto che il Napoli abbia poi speso 13 milioni più bonus per Pavoletti. Ma la perfezione non è di questo mondo.
Dries-Ciro si presenta al Bernabeu avendo segnato più di Cristiano Ronaldo. Sedici gol in campionato più 4 in Champions League per il belga; 14 in campionato più 2 in Champions per CR7. Bisogna aggiungere il gol in Coppa del Re e i 4 nel Mondiale per club perché Cristiano superi Dries-Ciro nelle marcature stagionali.
«Ultimo Uomo» ha trovato una bella chiave di lettura sulle qualità di Mertens, paragonandolo a un cestista dalla «mano calda» che infila una serie di canestri consecutivi come se fosse invasato: «Steph Curry ha detto: il canestro sembra più grande, il tuo corpo va in sincronia con il campo, è il livello massimo di fiducia».
Dries-Ciro ha il «piede caldo» e il particolare più stupefacente è la capacità di concentrare in pochi minuti colpi che arrivano sull' avversario come una grandinata. In questa stagione: doppietta in 4' contro il Pescara; doppietta in 7' contro il Benfica; tripletta in 36' contro il Cagliari; tripletta in 9' contro il Torino, più un quarto gol all' 80'; doppietta in 10' contro il Bologna, più un terzo gol al 90'. Un goleador seriale. E pensare che, a inizio stagione, la Gazzetta dello Sport l'ha messo come centrocampista al Fantacalcio scatenando un caso.
Dries-Ciro vedrà il Bernabeu solo domani sera, pieno. Sarri, oggi in conferenza stampa con Albiol e Reina, preferisce rimandare il «miedo escenico», la paura del Bernabeu. Cassano, da ex merengue, ha mandato un messaggio all'amico Insigne: «Non alzare gli occhi, perché quello stadio non finisce mai».
Il Napoli è in salute. Ha perso l'ultima volta il 29 ottobre 2016 (Juve-Napoli 2-1) e poi ha vinto 12 volte e pareggiato 6. Il Real Madrid ha fatto una striscia stagionale di 29 partite senza sconfitte, prima di cadere a Siviglia il 15 gennaio e tre giorni dopo in Coppa del Re, in casa, contro il Celta Vigo.
Zidane, al 99%, dovrà fare a meno di Bale. Ieri Cristiano Ronaldo ha lavorato in palestra per una contusione alla gamba destra, rimediata sabato contro l' Osasuna. Ma domani sarà recuperato. Dall'altra parte, c'è Dries-Ciro...
2 - “VOGLIO LA VITTORIA SUL REAL” MARADONA CARICA IL NAPOLI
Marco Azzi per “la Repubblica”
Le tredici ore di volo di Diego Armando Maradona, da Buenos Aires a Madrid, sono uno spot per la Champions League e la dimostrazione pratica che da adesso in poi si fa drasticamente sul serio: dentro o fuori, con il primo round (spalmato in quattro giorni e due settimane) delle doppie sfide a eliminazione diretta degli ottavi di finale.
«Sono venuto qui per vedere vincere il mio Napoli», ha sibilato al suo arrivo in Spagna l’ex campione argentino, che sarà l’ospite d’onore della partita di domani sera al Santiago Bernabeu tra i detentori del titolo e i motivatissimi azzurri di Sarri, che si sono messi in testa di diventare una mina vagante del torneo. «Con 10mila tifosi al seguito non potremo avere paura», assicurano gli spagnoli Pepe Reina e Callejon, preparandosi a quello che per loro sarà derby personale. Ma sulla carta resta un duello impari: Ronaldo contro Mertens.
MARADONA NELLO SPOGLIATOIO DEL NAPOLI
Dovrebbe esserci invece maggiore equilibrio nel piatto forte di stasera al Parco dei Principi, tra il PSG di Edinson Cavani e il Barcellona di Suarez e Messi. Tocca a loro riaccendere i riflettori sulla Champions, dopo i due lunghi mesi del letargo invernale. I francesi si sono complicati la vita con il secondo posto nella fase a gironi, alle spalle dell’Arsenal nel gruppo A.
Ma ora confidano nel momento magico del loro Matador, che è diventato irresistibile da quando si è scrollato di dosso la ingombrante presenza di Zlatan Ibrahimovic, emigrato in Premier. Sta bene anche il Barcellona, però: reduce dal 6-0 fuori casa nell’ultimo turno della Liga, sul campo dell’Alaves. Meno accattivante l’altro duello della serata inaugurale degli ottavi, a Lisbona. Il Benfica, maltrattato dal Napoli nella prima fase, è chiamato a un exploit per tenere testa ai tedeschi del Borussia Dortmund, che hanno mostrato finora di essere competitivi pure in trasferta.
Riparte con meno certezze il Bayern Monaco di Ancelotti, soltanto secondo nel suo girone e atteso dunque domani sera da un esame già molto tosto, all’Emirates con l’Arsenal. Il primato nella Bundesliga non è in discussione, ma in Europa in campioni di Germania sono stati finora meno convincenti e dovranno lasciarsi subito alle spalle gli impacci della fase a gironi, terminata al secondo posto.
Proprio come il Real Madrid: che continua a non giocare un granché nella Liga e dovrà fare i conti al Bernabeu con l’euforia del Napoli, imbattuto dal 29 ottobre e gasato dal tifo speciale di Maradona. Il capitano degli scudetti azzurri ha addirittura preceduto l’arrivo della squadra di Sarri in Spagna e ha preso possesso di una suite al terzo piano dell’albergo che da oggi ospiterà Hamsik e compagni.
L’ex pibe de oro, accolto come una star, si è fatto prelevare da un van sulla pista dell’aeroporto di Barajas e ha dribblato le tv e i tanti tifosi che lo aspettavano all’esterno. Poi è ricomparso in serata: palestra e sauna. A De Laurentiis ha promesso che incoraggerà i giocatori, prima della sfida di domani. L’obiettivo è tenere aperto il discorso qualificazione, in vista del ritorno del 7 marzo al San Paolo.
La Champions della Juventus a cinque stelle si rimetterà in moto tra una settimana, invece. In trasferta a Oporto, il 22 febbraio: contro un avversario, il Porto, che sulla carta non è tra i più temibili. Leverkusen- Atletico Madrid, City-Monaco e Siviglia-Leicester sono le altre tre sfide che completeranno il quadro degli ottavi. Dentro o fuori: d’ora in poi si fa sul serio.