giovani italiani calcio

DOPO LA FUGA DEI CERVELLI, C’È QUELLA DEI PIEDI BUONI – IN ITALIA NON MANCANO I GIOVANI TALENTI: NON LI FACCIAMO GIOCARE – L’ULTIMO CASO QUELLO DI WILFRIED GNONTO, CHE GRAZIE AL SUO TRASFERIMENTO ALLO ZURIGO (PER LA MISERIA DI 120MILA EURO) SI È CONQUISTATO LA NAZIONALE (FOSSE RIMASTO ALL’INTER STAREBBE ANCORA ASPETTANDO L’ESORDIO), MA IN GIRO PER EUROPA I TALENTINI AZZURRI VANNO A RUBA: MANUEL PISANO AL BAYERN MONACO, CHER NDOUR AL BENFICA, FILIPPO CALIXTE MANE AL BORUSSIA DORTMUND E DENS FRANCHI AL PSG – PROBLEMA DI MENTALITA' MA ANCHE LE LEGGI NON AIUTANO…

manuel pisano 3

P.Tom. per il “Corriere della Sera”

 

L'ultimo, nemmeno un mese fa, è stato Manuel Pisano: centravanti di 187 centimetri, 16 anni appena compiuti, tra i migliori talenti del 2006. Se l'è preso il Bayern, strappandolo alla Juventus. Ha firmato il suo primo contratto da professionista, giocherà nell'Academy bavarese e farà il suo percorso, nella speranza - legittima - che sia meno lungo e accidentato di quello italiano. La stessa scelta l'ha fatta Willy Gnonto due anni fa, andando allo Zurigo e declinando le offerte dell'Inter.

cher ndour 2

 

E come lui, sempre nel 2020, se ne è andato all'estero Cher Ndour, centrocampista delle giovanili azzurre, bresciano, classe 2004: era all'Atalanta, non una squadra qualsiasi quando si parla di crescita dei giovani, ma ha firmato per il Benfica, con cui ha appena vinto la Youth League, la Champions Primavera, battendo la Juve in semifinale. La stessa Juve alla quale aveva detto di no a tredici anni.

 

denis franchi 1

Qualche mese prima di Pisano al Bayern, anche il Borussia Dortmund si è servito sugli scaffali del nostro calcio, prendendo il 17enne Filippo Calixte Mane dalla Sampdoria: un centrale di 187 centimetri, di Magenta. Mentre al Psg gioca dal 2019 il portiere ex Udinese Denis Franchi.

 

filippo calixte mane 3

Uno «scippo» dietro l'altro o un regalo al nostro calcio? Il dibattito è aperto, ma il fatto che i nostri migliori talenti dai 15 anni in su siano nel mirino delle squadre straniere, è evidente. 

 

E il motivo è anche nelle leggi: in Italia non è possibile far firmare ai quindicenni un contratto di pre-formazione, a differenza di molti altri Paesi. Quindi al compimento dei 16 anni molti baby fenomeni italiani hanno già diverse società che li cercano: lo stesso Gnonto fu protagonista al Mondiale under 17 nel 2019, quando il suo nome cominciò a circolare.

wilfried gnonto 2

 

Zurigo, ma anche Benfica e Dortmund, offrono al giocatore più di quanto siano disposte a fare le società italiane - magari anche con incentivi a procuratori, un lavoro per i genitori o un premio alla firma - ma soprattutto danno prospettive professionali migliori. In Svizzera il salto tra i professionisti è più immediato. 

 

Ma in Portogallo e specialmente in Germania, se sei forte, a 18 anni puoi già avere la tua occasione. In Italia devi fare la trafila, con tutte le incognite del caso. E se qualche nostra società prova a riportare in Italia il centrale Fabio Chiarodia, stellina sedicenne nato in Germania, attualmente al Werder Brema e nelle giovanili azzurre, si sente rispondere: «Cosa vengo a fare, se poi i giovani in Italia non giocano?»

 

fabio chiarodia 1

2 - GNONTO, UN LATINISTA IN AZZURRO PER GIOCARE È ANDATO IN SVIZZERA VIA DALL'INTER PER 120 MILA EURO

Matteo Pinci per "la Repubblica"

 

 Voi come lo avreste trascorso il giorno dopo l'esordio in Nazionale contro la Germania? Colorato per di più con l'assist per il gol di Pellegrini? Wilfried Gnonto lo ha passato nella sua camera a Coverciano, a studiare matematica. Willy, signori, viene da lontano. Ma non così tanto. A Zurigo ci è finito perché credere nei ragazzi è difficile, in Italia.

 

E se è diventato il volto del rinnovamento della Nazionale non è per le origini ivoriane, né per la favola a lieto fine del figlio di migranti. Ma perché Willy è «quello che ci mancava», come dice il ct Mancini: esterno d'attacco, rapidità esplosiva e un'intelligenza veloce quanto lui, infilata in un metro e settanta di muscoli. «E questo dov' era?», il commento di un uomo dello staff azzurro dopo il primo giorno di stage: una furia in campo, simpatico e autoironico fuori.

 

wilfried gnonto 3

Il 22 giugno sarà tra le migliaia di ragazzi italiani alle prese con la maturità. Frequenta il liceo classico, ma lo fa a distanza: ha una passione per il latino, raccontano sia anche decisamente portato, e non voleva cambiare indirizzo di studi, col trasferimento in Svizzera. Sì, perché per giocare Willy è dovuto partire.

 

Come avevano fatto 25 anni fa i genitori, lasciando la Costa d'Avorio in un giorno di fine secolo. Il primo ad arrivare in Italia fu papà Noel, poi raggiunto da mamma Chantal.

 

Gnonto è nato a Baveno, dove giocava a pallone all'oratorio, il lago Maggiore il suo orizzonte.

 

wilfried gnonto 2

A 8 anni è finito all'Inter: nel 2015, da 12enne delle giovanili, chiese timidamente una foto a Roberto Mancini, all'epoca allenatore interista, durante la cena di Natale della squadra. Non poteva immaginare che 7 anni più tardi proprio Mancini lo avrebbe fatto debuttare in Nazionale.

 

Nel frattempo, l'Inter ha dovuto lasciarla: quando nel 2020, a 16 anni, si trattava di firmare il primo contratto professionistico, la dirigenza era freddina. Lo Zurigo gli offriva buone cifre e nessuno a Milano è stato disposto a fare uno sforzo per avvicinarsi, forse accontentandosi del premio di formazione da 120 mila euro.

 

Gnonto è volato in Svizzera così (portandosi dietro i genitori). E forse è un bene: oggi, magari, sarebbe ancora una promessa della Primavera. All'estero funziona diversamente: pochi minuti prima che entrasse lui a Bologna la Germania aveva mandato in campo per la 12ª volta Musiala, suo coetaneo ma con un Europeo in più nel curriculum. Come l'inglese Bellingham, 2003 anche lui, mentre Gavi, stellina del Barça, è addirittura un anno più piccolo.

 

wilfried gnonto 1

In Italia invece riteniamo giovane Frattesi, che a settembre farà 23 anni. Alberto Aquilani, a questo giornale, ha detto che ciò che manca in Italia è «il coraggio». Coraggioso è stato Mourinho a credere in Zalewski, ma il ragazzo nato a Tivoli era già un nazionale della Polonia, dove ha esordito che la Serie A l'aveva soltanto intravista. Un'occasione persa, per l'Italia, come chissà quante altre.

 

Anche perché le regole non valorizzano il talento: il Decreto crescita permette che un 20enne straniero costi il 25% in meno di un italiano. In Serie C i giovani giocano, ma solo perché farli giocare dà accesso alla mutualità prevista dalla Legge Melandri: più minuti uguale più soldi. Ma è una norma che non dà valore alla qualità: si può mettere in campo chiunque, anche chi paga per giocare, sperando poi di ottenere un contratto. Avrebbe più senso valorizzare con premi significativi, e non l'elemosina del minutaggio, chi tira su ragazzi utili alle nazionali. Così magari Willy Gnonto avrebbe già trovato il suo posto in Serie A. 

denis franchi 3fabio chiarodia 2fabio chiarodia 3cher ndour 1filippo calixte mane 2denis franchi 2cher ndour 3

wilfried gnonto 1manuel pisano 1filippo calixte mane 1manuel pisano 2wilfried gnonto 3

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – PUTIN NON PERDE MAI: TRUMP ESCE A PEZZI DALLA TELEFONATA CON “MAD VLAD”. AVEVA GIÀ PRONTO IL DISCORSO (“HO SALVATO IL MONDO”) E INVECE HA DOVUTO FARE PIPPA DI FRONTE AL NIET DEL PRESIDENTE RUSSO ALLA TREGUA DI 30 GIORNI IN UCRAINA – ZELENSKY COTTO E MANGIATO: “SE NON SEI AL TAVOLO DEL NEGOZIATO, SEI NEL MENÙ” – LE SUPERCAZZOLE DEL TYCOON SU IRAN E ARABIA SAUDITA E LA PRETESA DELL’EX AGENTE DEL KGB: ACCETTO IL CESSATE IL FUOCO SOLO SE FERMATE GLI AIUTI ALL’UCRAINA. MA TRUMP NON POTEVA GARANTIRE A NOME DELL’EUROPA – DOPO IL SUMMIT A GEDDA DI DOMENICA PROSSIMA CI SARÀ UNA NUOVA TELEFONATA TRA I DUE BOSS. POI L’INCONTRO FACCIA A FACCIA…

donald trump dazi giorgia meloni

DAGOREPORT! ASPETTANDO IL 2 APRILE, QUANDO CALERÀ SULL’EUROPA LA MANNAIA DEI DAZI USA, OGGI AL SENATO LA TRUMPIANA DE’ NOANTRI, GIORGIA MELONI, HA SPARATO UN’ALTRA DELLE SUE SUBLIMI PARACULATE - DOPO AVER PREMESSO IL SOLITO PIPPONE (‘’TROVARE UN POSSIBILE TERRENO DI INTESA E SCONGIURARE UNA GUERRA COMMERCIALE...BLA-BLA’’), LA SCALTRA UNDERDOG DELLA GARBATELLA HA AGGIUNTO: “CREDO NON SIA SAGGIO CADERE NELLA TENTAZIONE DELLE RAPPRESAGLIE, CHE DIVENTANO UN CIRCOLO VIZIOSO NEL QUALE TUTTI PERDONO" - SI', HA DETTO PROPRIO COSI': “RAPPRESAGLIE’’! - SE IL SUO “AMICO SPECIALE” IMPONE DAZI ALLA UE E BRUXELLES REAGISCE APPLICANDO DAZI ALL’IMPORTAZIONE DI MERCI ‘’MADE IN USA’’, PER LA PREMIER ITALIANA SAREBBERO “RAPPRESAGLIE”! MAGARI LA SORA GIORGIA FAREBBE MEGLIO A USARE UN ALTRO TERMINE, TIPO: “CONTROMISURE”, ALL'ATTO DI TRUMP CHE, SE APPLICATO, METTEREBBE NEL GIRO DI 24 ORE IN GINOCCHIO TUTTA L'ECONOMIA ITALIANA…

donald trump cowboy mondo in fiamme giorgia meloni friedrich merz keir starmer emmanuel macron

DAGOREPORT: IL LATO POSITIVO DEL MALE - LE FOLLIE DEL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA HANNO FINALMENTE COSTRETTO GRAN PARTE DEI 27 PAESI DELL'UNIONE EUROPEA, UNA VOLTA PRIVI DELL'OMBRELLO MILITARE ED ECONOMICO DEGLI STATI UNITI, A FARLA FINITA CON L'AUSTERITY DEI CONTI E DI BUROCRATIZZARSI SU OGNI DECISIONE, RENDENDOSI INDIPENDENTI - GLI EFFETTI BENEFICI: LA GRAN BRETAGNA, ALLEATO STORICO DEGLI USA, HA MESSO DA PARTE LA BREXIT E SI E' RIAVVICINATA ALLA UE - LA GERMANIA DEL PROSSIMO CANCELLIERE MERZ, UNA VOLTA FILO-USA, HA GIA' ANNUNCIATO L'ADDIO ALL’AUSTERITÀ CON UN PIANO DA MILLE MILIARDI PER RISPONDERE AL TRUMPISMO - IN FRANCIA, LA RESURREZIONE DELLA LEADERSHIP DI MACRON, APPLAUDITO ANCHE DA MARINE LE PEN – L’UNICO PAESE CHE NON BENEFICIA DI ALCUN EFFETTO? L'ITALIETTA DI MELONI E SCHLEIN, IN TILT TRA “PACIFISMO” PUTINIANO E SERVILISMO A TRUMP-MUSK...

steve witkoff marco rubio donald trump

DAGOREPORT: QUANTO DURA TRUMP?FORTI TURBOLENZE ALLA CASA BIANCA: MARCO RUBIO È INCAZZATO NERO PER ESSERE STATO DI FATTO ESAUTORATO, COME SEGRETARIO DI STATO, DA "KING DONALD" DALLE TRATTATIVE CON L'UCRAINA (A RYAD) E LA RUSSIA (A MOSCA) - IL REPUBBLICANO DI ORIGINI CUBANE SI È VISTO SCAVALCARE DA STEVE WITKOFF, UN IMMOBILIARISTA AMICO DI "KING DONALD", E GIA' ACCAREZZA L'IDEA DI DIVENTARE, FRA 4 ANNI, IL DOPO-TRUMP PER I REPUBBLICANI – LA RAGIONE DELLA STRANA PRUDENZA DEL TYCOON ALLA VIGILIA DELLA TELEFONATA CON PUTIN: SI VUOLE PARARE IL CULETTO SE "MAD VLAD" RIFIUTASSE IL CESSATE IL FUOCO (PER LUI SAREBBE UNO SMACCO: ALTRO CHE UOMO FORTE, FAREBBE LA FIGURA DEL ''MAGA''-PIRLA…)

giorgia meloni keir starmer donald trump vignetta giannelli

DAGOREPORT - L’ULTIMA, ENNESIMA E LAMPANTE PROVA DI PARACULISMO POLITICO DI GIORGIA MELONI SI È MATERIALIZZATA IERI AL VERTICE PROMOSSO DAL PREMIER BRITANNICO STARMER - AL TERMINE, COSA HA DETTATO ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' ALLA STAMPA ITALIANA INGINOCCHIATA AI SUOI PIEDI? “NO ALL’INVIO DEI NOSTRI SOLDATI IN UCRAINA” - MA STARMER NON AVEVA MESSO ALL’ORDINE DEL GIORNO L’INVIO “DI UN "DISPIEGAMENTO DI SOLDATI DELLA COALIZIONE" SUL SUOLO UCRAINO (NON TUTTI I "VOLENTEROSI" SONO D'ACCORDO): NE AVEVA PARLATO SOLO IN UNA PROSPETTIVA FUTURA, NELL'EVENTUALITÀ DI UN ACCORDO CON PUTIN PER IL ‘’CESSATE IL FUOCO", IN MODO DA GARANTIRE "UNA PACE SICURA E DURATURA" - MA I NODI STANNO ARRIVANDO AL PETTINE DI GIORGIA: SULLA POSIZIONE DEL GOVERNO ITALIANO AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO DEL 20 E 21 MARZO SULL'UCRAINA, LA PREMIER CERCHIOBOTTISTA STA CONCORDANDO GLI ALLEATI DELLA MAGGIORANZA UNA RISOLUZIONE COMUNE PER IL VOTO CHE L'ATTENDE MARTEDÌ E MERCOLEDÌ IN SENATO E ALLA CAMERA, E TEME CHE AL TRUMPUTINIANO SALVINI SALTI IL GHIRIBIZZO DI NON VOTARE A FAVORE DEL GOVERNO…