polonia portogallo

EURO-DOTTO: “COSA INSEGNA PORTOGALLO-POLONIA? DA QUI IN POI LE SQUADRE GIOCHERANNO SOLO UN TEMPO, IL PRIMO, E SE, ALLA FINE DI QUESTO, IL RISULTATO SARÀ IN PARITÀ, TENDERANNO A SBRODOLARE PER GIOCARSELA TUTTA CON LA LOTTERIA DEI RIGORI”

Giancarlo Dotto per Dagospia

 

POLONIA PORTOGALLOPOLONIA PORTOGALLO

I tifosi a Marsiglia invadono il campo per agguantare Cristiano Ronaldo in vista di amplessi simulati, sebbene in campo non ci fosse lui e nemmeno la sua icona, ma il sagomato, la sua parodia, testimoniata dalla gigantesca fotta con cui cicca la palla in area nella ripresa, manco fosse Paulo Roberto Cotechino, alias Alvaro Vitali.

 

Aspetti e provi ad abbracciare, novello Orfeo, la sagoma di Cristiano Euridice e, mentre decine di sbirri abbracciano loro te, ti ritrovi invece Renato, vero e nero, Renato Sanches, diciottenne di Capoverde, arruolato portoghese e, dal prossimo anno, anche nel Bayern Monaco per la sazietà ormai cronica di Carletto Ancelotti, che se lo gode di questi tempi il ragazzo combinandolo a un sano bicchiere di Lambrusco.

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Ragazzo molto spiritoso, ricorda Seedorf nei tratti e nei movimenti, quando fa la mossa con l’anca tipo la Bella Otero, come fosse in un Café Chantant, ma anche letalmente concreto come quando spara la botta che serve l’1 a 1 ai lusitani e, di fatto, la via ai rigori che li beatifica.

 

Se aggiungi al moccioso quella vecchia lupa tatuatissima di Quaresma, uno che a Milano, casa Inter, lo volevano impacchettare e rispedire a casa, vedi Lisbona, con questa storia della trivela che aveva sfrittellato mezza Italia non solo nerazzurra, la semifinale è servita. Su un piatto abbastanza mediocre, ma la sostanza non cambia.

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Suo, di Quaresma, il rigore decisivo, ma il bucaniere decisivo lo era già stato anche con la Croazia e prima ancora. Peccato e lo dico davvero senza secondi fini per la Polonia (a parte i 150 euro buttati sulla sua vittoria nel torneo in un momento di raptus vaneggiante). Gioca mezzora di grande calcio, parte subito meravigliosa con l’aparecido Lewandoski ma tiene campo solo mezz’ora, che poi si spompano e mirano solo a sfangarla fino ai rigori.

 

Dove però, contraddicendo l’eterno ritorno dell’uguale, non riescono a bissare l’impresa con la Svizzera. E mentre i portoghesi sono vergini, di rigori, loro devono mimare un film già visto. Il che guasta. Il baco sta nel piede di Kuba che, fin qui, era stato il Quaresma dei polacchi. Suo l’errore/rigore fatale.

 

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Cosa insegna Portogallo-Polonia? Che, a meno che non ci siano differenze corpose, da qui in poi le squadre giocheranno solo un tempo, il primo, e se, alla fine di questo, il risultato sarà in parità, tenderanno mediocremente a sbrodolare per giocarsela tutta con la lotteria. Dove, se passi sei un eroe e se toppi sei comunque uno da applausi della patria.

 

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Stasera occhio a Belgio-Galles. Nulla di scontato, giuro. Al momento sto seriamente pensando di puntare una cifra significativa sulla qualificazione della banda di Gareth Bale (quota 3,50). Hazard e compagni sono forti ma, al momento, non ancora una squadra. E dietro giocheranno veramente con le toppe, avendo mezza difesa fuori uso e solo Courtois su cui contare. 

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