il quadro di pietro moretti figlio di nanni moretti

CROSTA D’ARTISTA - LA FONDAZIONE CRT SPENDE 8MILA EURO PER LE OPERE DEL FIGLIO DI NANNI MORETTI, PIETRO - LUCA BEATRICE: “RESTANO LO STUPORE E LA SORPRESA PERCHÉ FINO A IERI QUESTO GIOVANE ARTISTA ERA PRESSOCHÉ SCONOSCIUTO. MANDATO A STUDIARE NELLE SCUOLE DELL'UPPER CLASS, TRA IL 2016 E IL 2020 HA FREQUENTATO LA SLADE SCHOOL DI LONDRA, NON HA ANCORA TENUTO UNA MOSTRA PERSONALE E HA PARTECIPATO AD ALCUNE COLLETTIVE TRA REGNO UNITO E ITALIA (A FIRENZE E LATINA). IL SUO CV NON PARE SUFFICIENTE PER UN RICONOSCIMENTO TANTO PRESTIGIOSO…”

Luca Beatrice per “Libero quotidiano”

 

Che fosse un predestinato non c'è mai stato dubbio, fin da quando il babbo gli dedicò un film -Aprile- proprio mentre stava nascendo. Il giovanissimo pittore Pietro Moretti, 26 anni, figlio di Nanni e di Silvia Nono, brucia le tappe nel mondo dell'arte grazie a un'acquisizione molto importante.

NANNI E PIETRO MORETTI

 

È accaduto durante la fiera torinese Artissima, certamente la più cool e qualificata d'Italia, nella quale il ragazzo ha esposto i suoi ultimi quadri allo stand della Galleria Doris Ghetta di Ortisei. Il dipinto intitolato La visita, un'altra visita (250x150 cm) è stato scelto tra le acquisizioni della Fondazione CRT e destinato all'importante e prestigiosa collezione del Castello di Rivoli, dove ci sono solo grandi artisti internazionali, entrare è molto difficile, quasi impossibile per un italiano.

 

Eppure ci deve essere stato qualcosa di speciale nell'arte del Moretti young se la direttrice del Castello, Carolyn Christov-Bakargiev, notoriamente severissima nei giudizi, ha speso parole tanto lusinghiere: «La pittura di ascendenza espressionista racconta la fragilità del momento attuale. Di Moretti viene acquisita La visita, un'altra visita, 2022, tela di dimensioni generose il cui soggetto descrive una scena in ospedale connotandola di tratti che ricordano atmosfere kafkiane rese con colori acidi e non naturalistici».

IL QUADRO DI PIETRO MORETTI FIGLIO DI NANNI MORETTI

 

Questo nel comunicato stampa ufficiale, sempre molto abbottonato come da tradizione sabauda, dove non si parla di cifre perché non sta bene, però il prezzo ufficiale dell'opera è di 8.000 più iva, insomma un buon investimento se Pietro manterrà le promesse.

 

ESPRESSIONISMO Restano comunque lo stupore e la sorpresa perché fino a ieri questo giovane artista era pressoché sconosciuto. Mandato a studiare nelle scuole dell'upper class, tra il 2016 e il 2020 ha frequentato la Slade School di Londra, non ha ancora tenuto una mostra personale e ha partecipato ad alcune collettive tra Regno Unito e Italia (a Firenze e Latina). Il suo cv non pare sufficiente per un riconoscimento tanto prestigioso.

 

NANNI E PIETRO MORETTI

Dal punto di vista stilistico, pur con qualche ingenuità tipica dell'età verde, i quadri sembrano interessanti seppur non troppo originali: echi della Transavanguardia e dei Neue Wilden tedeschi, ovvero della pittura degli anni '80, citazioni piuttosto letterarie da Eric Fischl e Philip Guston, due grandi maestri americani. È peraltro ovvio che ciascuno si porti dietro delle paternità artistiche, che insieme ai padri reali, quelli di cui porti il cognome, ti possono aiutare nella scalata verso il successo.

 

nanni moretti foto di bacco (1)

SUCCESSO IMPROVVISO Nessuna malizia, per carità. Pietro Moretti non fa lo stesso mestiere di papà Nanni, non è un raccomandato e sta dimostrando le proprie capacità. Ciò che stupisce, però, è la scelta così spericolata e azzardata del Castello di Rivoli, istituzione chiusa, per non dire blindata, nel sistema dell'arte. Senza dubbio conserva una tra le collezioni d'arte più importanti d'Europa, farne parte significa salire immediatamente di grado, aumentare il valore economico e la reputazione nell'ambiente.

 

Tanti pittori italiani molto bravi avrebbero meritato negli anni la considerazione di questo museo e si sono sempre visti chiudere la porta in faccia. Ora arriva Pietro Moretti e le cose cambiano, il che suona davvero strano. Dipenderà dal cognome? Carolyn Christov-Bakargiev è una cinefila appassionata? Oppure è proprio questione di predestinazione, come si diceva all'inizio. Alcune cose nascono fighissime, altre no, l'episodio è appunto l'ennesima conferma.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...