
A FRANCE’, FACCE RIDE! TOTTI SBARCA A MOSCA E SI LAGNA CHE OGGI "IL CALCIO E’ DIVENTATO BUSINESS”. E LO DICE AL SITO RUSSO DEDICATO ALLE SCOMMESSE SPORTIVE METARATINGS DA CUI È STATO PAGATO CON UNA SOMMA A SEI CIFRE IN EURO!" – L'EX CAPITANO GIALLOROSSO SPIEGA CHE MOURINHO E ANCELOTTI SONO GLI ALLENATORI PIU' BRAVI MENTRE SUL CALCIATORE CHE AVREBBE VOLUTO AVERE COME COMPAGNO DI SQUADRA, "IL PUPONE" SCEGLIE… - VIDEO
Articolo da ansa.it
"Un tempo i calciatori mostravano più lealtà per i loro club", mentre oggi "il calcio è diventato più un business".
Lo ha detto Francesco Totti in un'intervista al sito russo dedicato alle scommesse sportive Metaratings a Mosca, dove oggi l'ex capitano romanista sarà ospite d'onore all'evento RB Award.
"Sono contento di aver potuto decidere di passare tutta la mia carriera in una squadra, sono molto felice di questo", ha aggiunto Totti.
Alla domanda di quali siano i migliori allenatori che ha avuto, l'ex numero dieci giallorosso ha indicato "Mourinho e Ancelotti". Quanto al calciatore che avrebbe voluto avere come compagno di squadra, ha scelto il brasiliano Ronaldo. "Penso che la sensazione sia reciproca, è il più grande rimpianto della mia carriera non essere riuscito a giocare con lui", ha affermato.
Totti ha aggiunto che gli è stato offerto di giocare in tornei di Kings League, un formato di calcio a sette promosso dall'ex nazionale spagnolo Gerard Piqué, ma di non essere interessato. "Lo scorso anno ho avuto questa esperienza in Messico - ha detto -, un grande torneo, mi è piaciuto tutto. C'erano calciatori di grande talento, eccellenti, giocatori promettenti. Adesso c'è un simile formato anche in Italia, e so che stanno facendo bene. Mi è stato offerto di prendervi parte, ma fino ad ora non ho desiderio di farlo".
In un'altra intervista con il canale sportivo Match Tv, l'ex capitano romanista ha risposto ad una domanda sul futuro come calciatore del figlio Cristian, che lo accompagna nel viaggio a Mosca. "Gioca a calcio con piacere, si diverte - ha risposto -. Sfortunatamente porta il peso del nome di famiglia, anche se la prende con calma. Penso che ogni giovane abbia i suoi obiettivi e i suoi sogni. Molti vorrebbero diventare calciatori di Serie A, e i giovani calciatori hanno bisogno di aiuto. Diamogli una possibilità, qualcuno non sarà in grado di arrivare al vertice, anche questo capita". Ma il problema di molti giovani calciatori, ha aggiunto, "sono i loro genitori, che li mandano a giocare senza chiedere la loro opinione. I figli lo sentono e giocano per forza, e questo è sbagliato".