THE FINAL COUNTDOWN – STASERA (DIRETTA SU CANALE 5 ALLE 20,45) LA JUVE VUOLE STACCARE IL BIGLIETTO PER CARDIFF – NONOSTANTE IL 2-0 DELL’ANDATA ALLEGRI NON SI FIDA DEL MONACO: ''FINALE CHAMPIONS ANCORA DA CONQUISTARE. LORO NON HANNO NULLA DA PERDERE''. CHIELLINI PARLA DEL TRIPLETE E DEL CASO BENATIA…
Timothy Ormezzano per repubblica.it
MONACO JUVE MARCHISIO BAKAYOKO GLIK
"Il risultato dell'andata conta e non conta", avverte Massimiliano Allegri alla vigilia di Juve-Monaco, provando a cancellare lo 0-2 del Louis II. Poi però il tecnico si concede un piccolo lapsus con vista su Cardiff: "Siamo in un momento bellissimo, manca un mese alla finale... No, cioè, alla fine della stagione". A seguire, l'inevitabile frenata: "Per ora abbiamo raggiunto soltanto la finale di Coppa Italia, e per lo scudetto siamo messi discretamente bene". Pochi dubbi di formazione: si va verso la conferma del 3-4-2-1 dell'andata nel Principato, con l'allora squalificato Khedira al posto di Marchisio.
Allegri, chi vorrebbe incontrare in caso di passaggio del turno tra Real Madrid e Atletico?
"Noi pensiamo a giocare contro il Monaco. La finale è tutta da conquistare, perché nel calcio non si sa mai cosa possa succedere. Alziamo molto la concentrazione, i nostri avversari non hanno niente da perdere e giocheranno in modo più aperto e spensierato rispetto all'andata. Hanno elementi di grande talento".
Che partita e che Juve vedremo domani contro il Monaco?
"Devo ancora decidere se gioca Barzagli oppure Cuadrado. Devo valutare la sfida nei 100 minuti, e davanti non ho cambi. Domani bisognerà comunque fare una partita tosta, indipendentemente da chi gioca".
A centrocampo Khedira sostituirà Marchisio?
"Giocheranno due tra Marchisio, Khedira e Pjanic. In questo momento stanno bene tutti. Claudio è un giocatore recuperato ma potrebbe essere un cambio importante, proprio come lo è stato Pjanic sabato scorso contro il Torino".
La Juve è al top stagionale?
"Al momento sembra di sì, vedremo domani. Serviranno serenità e la consapevolezza che dovremo offrire una prova tosta, perché si tratta pur sempre una partita di Champions".
Cosa non deve fare la Juve?
"Diciamo semmai cosa deve fare: giocare bene tecnicamente, evitando gli errori di Monaco, con aggressività e con un po' più di pazienza. Non dovremo avere l'assillo di vincere per forza. Il risultato dell'andata ci dà un piccolo vantaggio. Dobbiamo giocare come se fosse una sfida secca, da affrontare con l'approccio giusto, con aggressività, mettendo sotto pressione il Monaco".
Higuain ha qualche problema? Durante l'allenamento di rifinitura si è tolto un cerotto dal piede...
"Io non ho visto nulla. Dite davvero? No, a parte tutto Gonzalo sta bene".
Quanto conta il pari in extremis segnato da Higuain nel derby di sabato scorso?
"E' stato fondamenatale. Non si può vincere sempre. Dopo 33 vittorie intene cosecutive può capitare di fermarsi una volta. Ci sono delle partite che ti accorgi di non poter vincere ma di non poter nemmeno perdere".
"Il triplete? Io non ci penso - risponde un diligente Giorgio Chiellini -. Il segreto delle grandi squadre è ragionare di partita in partita. Ora pensiamo soltanto ad arrivare a Cardiff, poi a vincere lo scudetto e quindi la Coppa Italia". L'en plein di coppe non si dice, si fa: "Se arriviamo in fondo a tutte le competizioni, vuol dire che abbiamo le potenzialità per farlo. Ma l'idea-triplete preferisco lasciarla ai tifosi. Noi dobbiamo piuttosto pensare a correre, sudare e faticare.
Ci attende una partita che contro il Monaco che nasconde insidie. Passiamo il turno, poi penseremo a Cardiff. Detto questo, vedere il traguardo vicino ci dà tanta carica. E nel nostro lavoro trovare motivazioni è importantissimo". Il conto alla rovescia per lo scudetto è entrato nel vivo: "Noi facciamo la corsa su noi stessi, l'importante è vincerlo. Sabato scorso o domenica prossima cambia poco. L'importante è che siamo sicuri di arrivare al traguardo".
Chiellini sposa il passaggio al 4-2-3-1: "A parte i numeri e i cambi di modulo, la svolta tattica ha creato empatia, permettendo agli elementi più forti e tecnici di giocare al meglio". Superattacco ma anche iperdifesa: "La retroguardia è il nostro punto più forte? Tutto sta nell'equilibrio e nella voglia di sacrificarsi nella fase di non possesso. Sarebbe riduttivo dare i meriti soltanto a noi. Speriamo di ribadire questa alchimia per affrontare l'ultimo mese della stagione in ottime condizioni fisiche e mentali". La BBBC è di nuovo all'esame Falcao-Mbappè, brillantemente passato all'andata al Louis II: "L'attacco del Monaco ci ha messo in difficoltà eccome, e abbiamo concesso due o tre occasioni.
Rispettiamo una squadra che ha due attaccanti di valore mondiale - Falcao&Mbappè offrono un mix di esperienza e gioventù - e che ha un centrocampo di grande qualità. Le differenze tra Dybala e Mbappè? Intanto le caratteristiche fisiche e il modo di giocare. Paulo crea superiorità, prende palla e salta l'uomo, è un giocatore a 360 gradi. Quest'anno Dybala ha fatto uno step importante, consacradosi vicino ai mostri sacri. Mbappè invece si esalta nela profondità, è più attaccante di Paolo e i suoi numeri lo dimostrano". Poi, sempre a proposito di attaccanti: "Higuain non me lo aspettavo così. E' molto generoso, si è messo al servizio della squadra. Il gol per Gonzalo arriva dopo gli interessi del gruppo, e questo non è sempre così scontato".
In chiusura, Chiellini commenta i brutti casi che hanno coinvolto Muntari e Benatia: "Dispiace. Ogni tanto tocca commentare vicende che non stanno né in cielo né in terra. Purtroppo non credo che certi problemi siano soltanto italiani. Spero che si smetta al più presto di parlare di razze, ma che si parli soltanto di questioni tecniche riguardanti