LA LAZIO GODE, ALLA ROMA RODE - SHOW DEGLI INZAGHI BOYS: TRE GOL ALL'UDINESE E TERZO POSTO IN CLASSIFICA A PIU' 3 SULL'INTER - DZEKO SALVA I GIALLOROSSI: E' IL GOL DELL'ADDIO? - IL RIGORE PER LA SAMPDORIA CONCESSO CON L’AUSILIO DELLA VAR MA LA ROMA PROTESTA PER UN FALLO SU STROOTMAN – MONCHI: "LE OFFERTE ARRIVATE FIN QUI PER DZEKO NON SONO INTERESSANTI" – VIDEO
Dzeko c’è gioca e regala alla Roma un punto importante, trovando, nel recupero, il gol del pari con l’unico grande acuto del match e cancellando così l’ennesima impresa blucerchiata e lo scatto in avanti della Samp nella corsa all’Europa.
Parte meglio la Roma, grazie agli inserimenti puntuali di Pellegrini. A proporre il primo brivido, però, è Under, che al 1’ crossa da sinistra, con Dzeko che non riesce a inquadrare la porta. La Samp si fa viva al 14’: Zapata trova Linetty in area, Fazio ribatte il tiro. I giallorossi trovano spesso spazio per le loro ripartenze sulla destra. Al 25’ Viviano ha un bel riflesso sulla deviazione di Silvestre, su cross di Pellegrini, e scongiura l’autogol. Dopo un colpo di testa di Manolas, è Defrel ad avere l’occasione migliore per la Roma al 42’: su lancio di Dzeko l’ala punta Silvestre e conclude di sinistro, alzando la mira. Due minuti e arriva il rigore su azione di contropiede nata da uno scontro tra Ferrari e Strootman, Orsato lascia correre, Zapata innesca Ramirez a sinistra, cross pronto per Quagliarella, Kolarov chiude, ma tocca con un braccio. Grazie al Var Orsato concede il rigore e, al 47’, Quagliarella porta in vantaggio la Sampdoria con il suo sedicesimo gol in campionato
La Roma stenta a reagire e sono i blucerchiati a rendersi più pericolosi in avvio di secondo tempo: Zapata al 3’ spreca un buon assist di Praet, mentre al 18’ è bravo Alisson a intercettare una bella punizione di Caprari. La Roma trova varchi solo grazie a Pellegrini. Il centrocampista sfiora la rete con un tiro dalla distanza, poi, al 30’, inventa un cross velenoso sul quale Dzeko e Antonucci si disturbano e non trovano la porta. La Samp che perde per problemi muscolari prima Quagliarella e dopo Praet, sfiora il raddoppio altre due volte con Caprari, è impreciso su azione d’angolo, poi bravo dopo una triangolazione con Torreira ma stoppato da Alisson. Proprio all’ultimo respiro arriva il pari con il cross da sinistra dell’esordiente Antonucci e gran colpo di testa di Dzeko.
2. LAZIO UDINESE 3-0
Da www.sportmediaset.it
Inzaghi deve fare a meno di Immobile ma non rinuncia a un po' di turnover. In difesa Radu prende il posto di Bastos, a centrocampo riposano Marusic, Lulic e Luis Alberto, il tandem d'attacco parla portoghese con Felipe Anderson e Nani, quest'ultimo alla prima da titolare. Modulo 3-5-2 anche per Oddo, 4 anni e mezzo da giocatore con la maglia biancoceleste. Perica vince il ballottaggio con De Paul come partner di Maxi Lopez. In mezzo al campo chance per Fofana e Halfredsson.
La gara stenta a decollare, perché la Lazio avverte la mancanza di un punto di riferimento in avanti e l'Udinese soffre in costruzione, con pochissime verticalizzazioni e tanti passaggi in orizzontali alcuni anche errati. Ci vuole un lampo e magari un pizzico di fortuna. Così al 22' Milinkovic-Savic è bravo e furbo a mettere un cross teso in area, il pallone è leggermente deviato e finisce sulla testa di Samir che mette alle spalle di Bizzarri. Il gol scuote i friulani, che dopo 4' hanno una ghiotta occasione per pareggiare: sponda di Maxi Lopez per l'inserimento di Barak, Strakosha è super e respinge in tuffo. Poi Perica viene fermato da Radu. E' la chance più grossa dell'intero match per i bianconeri. Dopo il pericolo corso, la Lazio torna a gestire il match con tranquillità: Bizzarri non corre più seri pericoli, ma i suoi compagni sono tenuti a debita distanza dal collega Strakosha.
Nella ripresa pronti e via e i capitolini scrivono la parola fine sul match. Splendida discesa di Felipe Anderson, che salta Danilo e crossa teso a centroarea dove arriva Nani che fa secco Bizzarri. A questo punto Inzaghi può permettersi di far rifiatare altri giocatori, così Lulic prende il posto del diffidato Milinkovic-Savic, poi Nani chiede il cambio per crampi (dentro Luis Alberto) e nei minuti finali Parolo fa spazio a Murgia dopo aver corso in lungo e in largo come sempre. Oddo dopo lo 0-2 si gioca la carta De Paul, probabilmente troppo tardi. La gara scivola via e si infiamma nuovamente solo nel finale: al 35' Strakosha sbaglia coi piedi, poi è super sul tiro da pochi passi di De Paul. A 3' dal 90' Lulic lancia nello spazio Felipe Anderson che lascia sul posto Danilo e cala il tris. E' il gol numero 56 (40 su azione e 16 su palle inattive) in campionato e l'attacco biancoceleste si conferma il più prolifico. La Lazio è terza da sola, con pieno merito. Il sonno del Milan, prossimo avversario, sarà senza dubbio agitato.