roberto mancini

ITALIA EXTRA LARGE - MANCINI HA FINITO PER UTILIZZARE 25 GIOCATORI SU 26, LASCIANDO FUORI SOLO IL TERZO PORTIERE MERET (CONTE, UN ALTRO CHE PUNTAVA SULLA FORZA DEL GRUPPO, NE AVEVA SCHIERATI NELLE PRIME TRE PARTITE DI EURO 2016 22 SU 23) - IL VERO DUBBIO È LEGATO ALLE CONDIZIONI DI CHIELLINI CHE FORSE RIVEDREMO IN CAMPO NEI QUARTI- IL BALLOTTAGGIO LOCATELLI-VERRATTI…

Alessandro Bocci per il “Corriere della Sera”

 

IL COLPO DI TACCO DI ROBERTO MANCINI DURANTE ITALIA GALLES

Sull'Italia extralarge non c'è il copyright di Roberto Mancini perché anche Antonio Conte, tanto per citare l'ultimo esempio, cinque anni fa in Francia aveva percorso la stessa strada. Ma è l'espressione di come, insieme alla qualità del gioco, al centro del progetto azzurro ci sia la gestione del gruppo.

 

È anche una questione di sensibilità. Il c.t. nel '90 aveva trascorso le notti magiche confinato in panchina e ha deciso di risparmiare ai suoi l'identica umiliazione perché sa che in un momento così c'è bisogno di tutti, anche di chi magari da qui in avanti non troverà spazio.

chiellini

 

Così contro il Galles, pur in vantaggio di un solo gol, ha deciso di forzare i cambi, dando spazio e una vetrina al secondo portiere Sirigu, al giovane Raspadori e a Castrovilli, che l'Europeo se l'era guadagnato alla vigilia della partita con la Turchia per il forfait di Lorenzo Pellegrini. Mancio ha finito per utilizzare 25 giocatori su 26, lasciando fuori solo il terzo portiere Meret.

 

Conte, un altro che puntava sulla forza del gruppo, ne aveva schierati nelle prime tre partite 22 su 23. Stessa strategia. Adesso, peraltro, il tecnico azzurro ha potuto allargare la platea degli eletti grazie alle cinque sostituzioni. Ma tra i due esperimenti c'è una sostanziale differenza. Conte la terza l'aveva persa contro l'Irlanda, Mancini ha piegato il Galles trovando risposte confortanti da parecchi giocatori.

 

verratti 3

«Adesso non sarà facile scegliere la formazione», ha detto con una battuta che nasconde la verità. Da oggi, nel rifugio di Coverciano, la Nazionale metterà nel mirino l'Austria. Il vero dubbio è legato alle condizioni di Chiellini, che questo pomeriggio ricomincerà a correre dopo l'infortunio muscolare.

 

Il capitano sta molto meglio e potrebbe anche recuperare per la trasferta di sabato a Londra, ma vista la condizione di Acerbi e soprattutto quella di Bastoni, è probabile che si concentri sull'eventuale quarto di finale quando l'Italia potrebbe incrociare il Belgio e avere bisogno dell'esperienza di Giorgione per frenare Lukaku. Mancini è tranquillo perché Chiellini si autogestisce e perché la terza partita del girone ha dato una risposta chiara: il gap tra i cosiddetti riservisti e i titolari è quasi colmato.

 

roberto mancini

Verratti merita un discorso a parte. Il centrocampista del Psg è un punto fermo, penalizzato solo dall'infortunio al ginocchio destro che lo ha tenuto fuori 40 giorni. Il ballottaggio con Locatelli sarà deciso in base alle condizioni dell'Italien che, se la Nazionale riuscirà ad andare avanti, dai quarti sarà un punto fermo. Ma anche contro l'Austria il c.t. dovrà e vorrà pensarci. La logica vorrebbe che tornasse il Loca, uno dei migliori nelle prime due partite.

 

italia turchia mancini

Verratti però è andato oltre le previsioni. Non era scontato che riuscisse a stare in campo tutta la partita con quella autorevolezza e lucidità. Mancini ne aveva programmato l'impiego per un'ora. Invece Verratti ha tenuto bene il campo sino all'ultimo secondo, cercando di complicare la vita al suo allenatore. Dopo aver saltato l'Europeo del 2016 per la pubalgia, vuole rifarsi con gli interessi. Lasciarlo fuori non sarà facile. Molti altri interpreti dell'Italia-due hanno risposto all'appello, confermando la teoria dell'interscambiabilità.

locatelli spot ministero turismo

 

Anche se difficilmente cambieranno le scelte di partenza, la competizione interna è destinata ad aumentare. Emerson Palmieri proverà a insidiare Spinazzola, Pessina farà altrettanto con Barella, per Bernardeschi raggiungere l'Insigne di questo periodo è quasi impossibile ma lo juventino ha dimostrato ancora una volta come la Nazionale sia in grado di trasformarlo. Chiesa, che il posto l'ha perso a favore di Berardi, ha risposto alla grande e proverà a sorpassare l'ala del Sassuolo. Da oggi a Coverciano gli azzurri faranno scintille...

roberto mancini e il suo team matteo pessina esulta davanti a roberto manciniroberto manciniverratti 1manciniverratti vialliRoberto Manciniroberto mancinimanuel locatelliverratti roberto mancini

Ultimi Dagoreport

forza italia marina pier silvio berlusconi antonio tajani martusciello barelli gianni letta gasparri

DAGOREPORT - SE IN FORZA ITALIA IL MALCONTENTO SI TAGLIA A FETTE, L’IRRITAZIONE DI MARINA E PIER SILVIO È ARRIVATA ALLE STELLE: IL PARTITO È DIVENTATO ORMAI UN FEUDO DOMINATO DAL QUARTETTO  DA TAJANI-BARELLI-MARTUSCIELLO-GASPARRI - DOPO AVER SPADRONEGGIATO IN LUNGO E IN LARGO, NELLA SCELTA DEL GIUDICE COSTITUZIONALE ALLA CONSULTA È ARRIVATA UNA PESANTE SCONFITTA PER TAJANI - È DA TEMPO CHE LA FAMIGLIA BERLUSCONI NON SA DOVE SBATTERE LA TESTA PER RIUSCIRE A SCOVARE UN SOSTITUTO AL 70ENNE CIOCIARO, RIDOTTO IN UN BURATTINO NELLE MANI DI GIORGIA MELONI, CHE È RIUSCITA AD ANESTETIZZARLO CON LA PROMESSA DI FARE DI LUI IL CANDIDATO NEL 2029 ALLA PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA (CIAO CORE!) - OLTRE AL PARTITO E ALLA FAMIGLIA BERLUSCONI, CHE CON IMPERDONABILE RITARDO COGNITIVO HA COMPRESO CHE IL GOVERNO NON È UN’ALLEANZA MA UN MONOCOLORE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OCCORRE AGGIUNGERE UN ALTRO ‘’NEMICO’’ DI TAJANI: L‘89ENNE GIANNI LETTA. NELLA SUA AFFANNOSA (E FALLITA) BATTAGLIA PER PORTARE ALLA PRESIDENZA DELLA RAI LA SUA PROTETTA SIMONA AGNES, TAJANI E I SUOI COMPARI NON SI SONO SPESI, SE NON A PAROLE...

donald trump giorgia meloni almasri husam el gomati osama njeem almasri giovanni caravelli

DAGOREPORT - SERVIZI E SERVIZIETTI: IL CASO ALMASRI E' UN “ATTACCO POLITICO” ALLA TRUMPIANA MELONI? - COME È POSSIBILE CHE UN DISSIDENTE LIBICO, HUSAM EL-GOMATI, PUBBLICHI SU TELEGRAM DOCUMENTI E NOTIZIE DEI RAPPORTI SEGRETI TRA LA MILIZIA LIBICA DI ALMASRI E L'INTELLIGENCE ITALIANA, SQUADERNANDO IL PASSAPORTO DEL CAPO DELL’AISE, CARAVELLI? - CHI VUOLE SPUTTANARE L'AISE E DESTABILIZZARE IL GOVERNO MELONI POSTANDO SUI SOCIAL LA FOTO DEL TRIONFALE RITORNO A TRIPOLI DI ALMASRI CON ALLE SPALLE L'AEREO DELL'AISE CON BANDIERA ITALIANA ? - CHE COINCIDENZA! IL TUTTO AVVIENE DOPO CHE TRUMP HA DECAPITATO L'INTELLIGENCE DI CIA E FBI. UNA VOLTA GETTATI NEL CESSO GLI SPIONI DELL'ERA OBAMA-BIDEN, E' INIZIATO UN REGOLAMENTO DI CONTI CON I PAESI GUIDATI DA LEADER CHE TIFANO TRUMP? - VIDEO

guerra ucraina vladimir putin donald trump ali khamenei xi jinping volodymyr zelensky

DAGOREPORT – IN UN MESE, TRUMP HA MACIULLATO L’ORDINE MONDIALE: RIABILITATO PUTIN, ISOLATA LA CINA - CINQUE PREVISIONI CHE NON SI SONO AVVERATE SULL’UCRAINA CON L'ARRIVO DEL NUOVO INQUILINO DELLA CASA BIANCA: 1) MARK RUTTE, SEGRETARIO GENERALE DELLA NATO: “KIEV ENTRERÀ NELLA NATO, È UN PROCESSO IRREVERSIBILE”. ORA ANCHE ZELENSKY PARLA DI PIANO B – 2) NON SI FA LA PACE SENZA LA CINA. FALSO: TRUMP ALZA LA CORNETTA E PUTIN LO ASPETTA – 3) XI JINPING: “L’AMICIZIA CON LA RUSSIA È SENZA LIMITI” (MANCO PER IL GAS) – 4) L’IRAN S’ATTACCA AL DRONE: LA RUSSIA L'HA MOLLATA – 5) L’EUROPA, SOLITO SPETTATORE PAGANTE CHE NON CONTA UN CAZZO

giuseppe conte maria alessandra sandulli giorgia meloni matteo salvini giancarlo giorgetti corte costituzionale consulta

DAGOREPORT – IL VERTICE DI MAGGIORANZA DI IERI HA PARTORITO IL TOPOLINO DELLA CONSULTA: L’UNICO RISULTATO È STATA LA NOMINA DEI QUATTRO GIUDICI COSTITUZIONALI. A SBLOCCARE LO STALLO È STATO GIUSEPPE CONTE, CHE HA MESSO IL CAPPELLO SUL NOME “TECNICO”, MARIA ALESSANDRA SANDULLI – SUGLI ALTRI DOSSIER, MELONI, SALVINI E TAJANI CONTINUANO A SCAZZARE: SULLA ROTTAMAZIONE DELLE CARTELLE NON CI SONO I SOLDI. LA RIFORMA DEI MEDICI DI FAMIGLIA È OSTEGGIATA DA FORZA ITALIA. E IL TERZO MANDATO È KRYPTONITE PER LA DUCETTA, CHE VUOLE “RIEQUILIBRARE” LE FORZE A LIVELLO LOCALE E SOGNA DI PAPPARSI VENETO E MILANO…

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – QUANTO DURERA' LA STRATEGIA DEL SILENZIO DI GIORGIA MELONI? SI PRESENTERÀ IN AULA PER LA MOZIONE DI SFIDUCIA A CARLO NORDIO O DISERTERÀ COME HA FATTO CON LA SANTANCHÈ? MENTRE LA PREMIER SI ECLISSA, SALVINI È IPERATTIVO: VOLA PRIMA A MADRID PER INTERVENIRE ALL’INTERNAZIONALE DEI NAZI-SOVRANISTI E POI A TEL AVIV PER UNA FOTO CON NETANYAHU – GLI OTOLITI DELLA SORA GIORGIA BALLANO LA RUMBA PER LE MOLTE BEGHE GIUDIZIARIE: DA SANTANCHÈ A DELMASTRO PASSANDO PER NORDIO E ALMASRI…