LE MANINE AVANTI DI TOSI PER I POSSIBILI INSULTI RAZZISTI NEL PROSSIMO VERONA-MILAN: “BALOTELLI, MEGLIO SE PROVOCASSE MENO”
Da "Corriere.it"
Segnare e poi parlare, senza lasciare il campo. Mario Balotelli spera di non essere più oggetto di cori e insulti razzisti, ma se dovesse capitare ha in mente questa strategia. Il primo test è l'esordio in campionato, sabato a Verona nella sfida contro l'Hellas, in cui si è ritagliato un ruolo il sindaco scaligero, il leghista Flavio Tosi. «Se Balotelli provocasse un po' meno, sarebbe meglio - ha notato, intervistato da Radio Sportiva -. Giocatori di colore ce ne sono tanti, chi non suscita l'ira dei tifosi avversari non ha problemi, Balotelli è bravo a rendersi antipatico».
SINDACO TIFOSO - Parlando ancora dell'accoglienza che potrebbe essere riservata a Balotelli nello stadio Bentegodi, il sindaco di Verona, Tosi, ha proseguito: «Ci sono due aspetti: uno della tifoseria, l'altro della società , che ha sempre profuso impegno per migliorare il comportamento dei tifosi, fatta eccezione per i soliti quattro stupidi.
Se qualcuno dovesse fare il cretino, dunque, sarebbe in minoranza». In merito alla partita fra il neopromosso Verona e i rossoneri, che sabato alle 18 aprirà la stagione in Serie A 2013/14, Tosi, che si definisce «tifoso dell'Hellas», ha detto: «Sono stati 11 anni di sofferenza. Tornare in A e giocarsela con una delle squadre più grandi aggiunge sapore in più. Il Milan ha lasciato due scudetti a Verona, questa sfida è molto sentita da altre parti; c'è antagonismo e ci sono due tifoserie con grandi numeri, hanno storia».
ULULATI - Dal Milan non arrivano repliche. Nemmeno da Adriano Galliani, che preferisce restare in silenzio fino al ritorno contro il Psv Eindhoven. Valgono le ultime dichiarazioni rilasciate a Sports Illustrated per l'attaccante, che tre anni fa tre anni fa con indosso la maglia dell'Inter, al Bentegodi dopo una vittoria contro il Chievo rispose a ululati e insulti dicendo che il pubblico di Verona gli faceva sempre più schifo.
A marzo l'attaccante è stato accolto dai tifosi del Chievo da applausi che hanno sancito la pace, e ora si attende di capire come si ripresenteranno in serie A i tifosi dell'Hellas, non fra i più mansueti. «Spero che sabato i tifosi non dicano nulla. Ma se lo fanno - ha detto Balotelli al magazine statunitense - proverò a segnare con tutte le mie forze: e allora dirò io qualcosa.... Se mi prendo dei cori razzisti però non esco. C'è una regola stupida, se lo fai è punita la squadra».
OSTACOLO - Massimiliano Allegri vuole concentrazione massima, per evitare uno scivolone all'esordio contro una neopromossa come un anno fa, quando la Sampdoria espugnò San Siro. E ha già un paio di assenze pesanti con cui fare i conti: De Jong e Boateng, che sono usciti malconci dalla sfida di Eindhoven.
A Milanello c'è pessimismo per l'olandese, alle prese con una forte contusione (ma non frattura, come invece si temeva) all'alluce del piede destro. Dovrebbe invece smaltire la contusione alla coscia sinistra Boateng, che però salterà la sfida del Bentegodi. Senza di lui Allegri è pronto a tornare al tridente, con El Shaarawy, Balotelli e uno fra Niang e Robinho (tornato ad allenarsi da qualche giorno). E così accadrà spesso quest'anno se non arriverà un trequartista come Honda. La svolta può arrivare il 29 agosto a Montecarlo, in occasione del sorteggio dei gironi di Champions. Ma prima il Milan deve superare l'ostacolo Psv.
MARIO BALOTELLIFLAVIO TOSI DOPO LA RIELEZIONE A SINDACO DI VERONA Presentazione Balotelli MilanFLAVIO TOSIBALOTELLI FLAVIO TOSIMario Balotelli