MASSIMO CELLINO SI DIMETTE DA PRESIDENTE DEL BRESCIA - L'EX PATRON DI CAGLIARI E LEEDS HA DETTO DI SENTIRSI "LOGORATO DALLE VICENDE GIUDIZIARIE", DOPO CHE A LUGLIO GLI SONO STATI SEQUESTRATI 55 MILIONI DI EURO E UNA VILLA SUL LAGO DI GARDA IN SEGUITO A UN'INDAGINE PER EVASIONE FISCALE - PER ORA CELLINO RESTERÀ PROPRIETARIO DEL CLUB, MA ADESSO C'È DA CAPIRE SE SIA INTENZIONATO A VENDERLO…
C.Pass. Per il “Corriere della Sera”
Massimo Cellino non è più il presidente del Brescia (ma per ora continua a restarne proprietario). Ad annunciare le dimissioni è stato lo stesso imprenditore sardo, che ha spiegato in un'accorata lettera aperta di sentirsi «logorato dalle vicende giudiziarie». A luglio è finito al centro di un'indagine per evasione fiscale e gli sono stati sequestrati 55 milioni di euro (più una villa hollywoodiana sul lago di Garda).
Una botta forte per il 66enne ex patron di Cagliari e Leeds, dal 2017 al comando del club biancazzurro, acquistato a prezzo di saldo per 6,5 milioni di euro. Un gran bell'affare, che però poi non ha reso come avrebbe potuto: dopo la promozione del 2019 ecco che è subito arrivata la retrocessione, con l'ingaggio del bresciano Balotelli che s' è rivelato una mossa fallimentare. Il feeling con la tifoseria s' è rotto: nell'ultima partita al Rigamonti il presidente è stato contestato apertamente.
La squadra allenata dal catalano Clotet risente di questo caos societario: non vince da ben 7 partite. Ora c'è da capire se Cellino intende vendere. A Brescia gli imprenditori non mancano, anzi, ma fin dai tempi del povero Gino Corioni sono sempre stati freddini. Sarà così anche stavolta?
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