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VADO AL MAX (VERSTAPPEN) - PATATRAC MERCEDES, TRIONFA IL PILOTA-RAGAZZINO DELLA RED BULL - FIGLIO D’ARTE, E' STATO ACCUSATO DI ESSERE UN RACCOMANDATO: “NON RISPONDO ALLE ILLAZIONI, È UN GIORNO DI FESTA”

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Paolo Rossi per “la Repubblica”

 

Cosa ci si può mai aspettare da un bimbetto di tre anni la cui mamma dice di accelerare, invece di ammonirlo a non combinare guai, nel vederlo in giardino a smanettare con il quad? Beh, che scrivi la storia: diventando prima il più giovane pilota di F1, e ieri — soprattutto — il più giovane vincitore di un gp di tutti i tempi. Signore e signori, ecco a voi Max Verstappen, 18 anni e 228 giorni, già definito da qualcuno come il pilota del secolo.

 

Esagerazioni? Forse sì. Ma forse no. Il gran premio di Barcellona è stato testimone di un segno (ulteriore) del destino, con il piccolo Max al posto giusto nel momento giusto. Per dire: non avesse, a Sochi, Kvyat tamponato Vettel, quelli della Red Bull non avrebbero mai deciso lo scambio dei due: Kvyat in Toro Rosso, Verstappen in Red Bull. E cosa succede al debutto? Che le due Mercedes fanno l’autoscontro e il giovane Max trionfa.

 

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Non è destino questo? E di indizi, nel passato, possiamo trovarne quanti ne vogliamo: Max è figlio di Jos — in F1 con risultati dimenticabili in Benetton, Stewart, Arrows e Minardi tra il ‘94 e il 2003 — e di Sophie Kumpen, pilota di rally e unica donna a vincere il trofeo Margutti. Lui è l’unico argomento che mette d’accordo per un po’ Jos e Sophie, prima che decidano di dividere le loro strade (con tanto di denuncia per condotta violenta).

 

Il piccoletto cresce in Belgio, a Maaseik, non lontano dal confine con l’Olanda. Paese, quest’ultimo, che ha scelto come nazionalità non appena ha compiuto la maggiore età. «Dai quattro ai sedici anni papà ha pensato a me» ha detto ieri. «E i primi quattro anni?» gli ha fatto Vettel, di rimando. «Crescevo…». «E la tua mamma?». «Oh, sì. Ha fatto un gran lavoro, mi ha messo al mondo».

 

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Ecco, il siparietto forse svela più particolari di quanti il protagonista di questa favola sportiva voglia raccontare. Max Verstappen vuole stupire per la sua guida, e forse ancora non si sente pronto a rivelare al mondo la sua personalità privata. Quella, come dire, motoristica è sotto gli occhi di tutti: negli ultimi dieci giri del gp non ha mostrato una debolezza. «Ho visto il mio nome, i giri mancanti: mi sono detto che non dovevo commettere errori. È stato emozionante».

 

Emozioni che però non traspaiono dal suo body language. Ha tenuto dietro due campioni del mondo nonostante «un inizio di crampi». Un fenomeno, questo Max, che girava con i kart quando nel 2008 Vettel vinceva il suo primo gp, e ne aveva sei quando Raikkonen si mostrò al Circus.

 

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«Ti chiedo scusa, ero piccolo, non ricordo… ». «Oddio, l’abbiamo preso dall’asilo…» scherza ancora Vettel. Ma è un’amabile bugia, perché l’olandese dei record, quello che per fargli fare i test nell’ottobre del 2014 dovettero dargli una licenza speciale, ama andare su Youtube per rivedere i filmati del passato. «È una cosa utile». Ed è ragazzo talmente maturo da poter affermare che «si impara di più con gli adulti, nel mondo, che seduto su un banco di scuola».

 

Eppure questo campione di precocità ha cominciato tardi, solo dieci anni fa. Che però gli sono stati sufficienti per bruciare le tappe. Il destino aveva previsto l’incrocio del signor Helmut Marko ad una gara di Formula 3, ed il relativo colpo di fulmine. Marko lo ha subito inserito nel programma Red Bull, di cui è manager, Verstappen ha fatto il resto.

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«Oggi non rispondo alle illazioni, oggi è giorno di festa» ha ribadito a chi voleva ricordargli le passate accuse di raccomandato speciale. Ma chi, ora, può permettersi di attaccare Marko&Horner? Il loro azzardo ha clamorosamente pagato, possono sentirsi al settimo cielo. Come questo ragazzo, che festeggerà con Mikaela Ahlin-Kottulinsky, la sua fidanzata di 23 anni: pilota svedese della Audi Sport TT Cup. Sembra la storia di mamma e papà.

 

verstappen tra raikkonen e vettelverstappen tra raikkonen e vettelverstappen verstappen jos e max verstappenjos e max verstappenverstappenverstappen

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