kyrgios djokovic

LA FINALE DEI BAD BOYS – PREPARATEVI PER I FUOCHI D’ARTIFICIO A WIMBLEDON: SE SULLA CARTA NOLE DJOKOVIC DOVREBBE APPORRE FACILMENTE IL SUO SETTIMO SIGILLO, SUL CAMPO POTREBBE AVERE QUALCHE DIFFICOLTÀ CONTRO QUEL CAVALLO MATTO DI KYRGIOS – L’AUSTRALIANO POTREBBE METTERE A DURA PROVA IL SERBO LOGORANDOLO PSICOLOGICAMENTE. MA CI SONO I PRECEDENTI: KYRGIOS HA VINTO TUTTI I MATCH CHE HA GIOCATO CONTRO NOLE, ANCHE SE…

Antonello Guerrera per "la Repubblica"

 

djokovic

Dài che, forse, questa bizzarra edizione di Wimbledon ci può regalare la sorpresa finale. Certo, Nole Djokovic è il favorito per la finale maschile di oggi, dalle 15 italiane al Campo centrale, sinora non ha sbagliato nulla e soltanto il nostro Jannik Sinner l'ha davvero fatto sudare. Tanto che il serbo dopo due set di umiliazioni era dovuto andare negli spogliatoi, prendersi a schiaffi davanti allo specchio ed estrarre il 100% dalla sua miniera di classe e crudeltà sportiva per ribaltare il match e approdare in semifinale, dove "Djoker" si è sbarazzato del britannico Cameron Norrie col minimo sforzo.

 

kyrgios

Ora però, in finale, non c'è il rivale di una vita, lo spagnolo Rafa Nadal con gli addominali strappati, bensì il 27enne Nick Kyrgios, il bad boy australiano, la mina vagante e impazzita del torneo, che pure stavolta ne ha combinate di tutti i colori: a Church Road ma anche da remoto in Australia, dove è stato incriminato per violenza domestica nei confronti della sua ex fidanzata Chiara Passari.

 

La fortuna di Kyrgios

Ora Kyrgios, tennista di talento ma terribilmente instabile, che pure ha battuto tutti i grandi in passato, Djokovic, Nadal e Federer inclusi, ha davanti l'occasione di una vita. "Pensavo che il mio treno fosse passato, e invece...", ha ammesso qualche giorno fa. Certo, ha avuto tanta buona sorte. Dalla sua parte di tabellone, Berrettini si è ritirato dal torneo causa Covid, Nadal lo stesso in semifinale ma per infortunio, ai quarti gli è bastato far fuori il modesto Garin, che al primo turno doveva affrontare proprio il 26enne romano.

djokovic

 

Ora però attenti: quante speranze ha Kyrgios di vincere clamorosamente il suo primo, e forse unico, Slam della vita, per giunta a Wimbledon? In teoria poche contro Nole, che qui cerca la sua settima corona della carriera. In pratica tante. Non solo per le pozioni psicologiche che potrà inscenare in campo, che potrebbero deviare l'inerzia mentale della partita.

 

Ma anche perché, se si vanno a vedere i precedenti, l'australiano ha vinto tutti i match contro Djokovic. Due, per la precisione, entrambi nel 2017, ad Acapulco e Indian Wells, seppur su tre set. In più, Kyrgios ha potuto riposarsi due giorni in più di Nole, proprio per la semifinale saltata da Nadal: potenzialmente uno svantaggio in termini di condizione progressiva, in un torneo come quello di Wimbledon, ma per Kyrgios potrebbe paradossalmente un plus, visto i suoi allenamenti improvvisati, la forma precaria e l'assenza di un vero allenatore.

 

KYRGIOS PASSARI 6

Scoppia l'armonia

Insomma, come ha detto lo stesso Djokovic due giorni fa, "preparatevi ai fuochi d'artificio" oggi, per un match matto e disperatissimo. Nole e Kyrgios fino a qualche tempo fa non si amavano certo, hanno due caratterini furenti, hanno sfasciato racchette e colpito giudici di linea a pallate, ma ora c'è una sorta di "bromance" e rispetto tra di loro. Tutto è iniziato da quando Nick ha difeso il serbo nella kafkiana vicenda dell'Open di Australia, in cui Djoker è diventato ufficialmente un "bad boy" globale pure lui. Empatia tra "cattivi". Ora si scambiano cuoricini e complimenti su Instagram.

 

Il pubblico

djokovic

Sia Djokovic che Kyrgios non sono amati dal pubblico di Wimbledon. Sarà interessante vedere come si schiereranno oggi i 15mila del centrale. Il serbo in semifinale si è beccato con parte della folla, lanciando baci velenosi, l'australiano invece ha irritato molti inglesi tradizionalisti con i suoi atteggiamenti insopportabili, le continue lamentele, e le Air Jordan nonostante il regolamento imponga di vestirsi esclusivamente di bianco anche quando si entra in campo. Insomma, un idolo a Londra non c'è, anzi sia Nole e Nick sono piuttosto mal sopportati. Ma questa sghemba finale avrà l'ultima parola, anche su questo.

djokovic wimbledonkyrgiostsitsipas kyrgioskyrgiosdjokovic wimbledondjokovic wimbledon

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – NEL VIAGGIO DELLA MELONI A WASHINGTON C’È SOLO L’INVITO "INFORMALE" DI TRUMP: LA DUCETTA NON PUÒ CERTO SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO SALTARE GLI OTOLITI AL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA...

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)

giorgia meloni tosi matteo salvini luca zaia vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - MENTRE IL PD DI ELLY, PUR DI NON PERDERE LA CAMPANIA, STA CERCANDO DI TROVARE UN ACCORDO CON DE LUCA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SONO A RISCHIO DI CRISI SUL VENETO - ALLE EUROPEE FDI HA PRESO IL 37%, LA LEGA IL 13, QUINDI SPETTA ALLA MELONI DEI DUE MONDI - A FAR GIRARE VIEPPIÙ I CABASISI A UN AZZOPPATO SALVINI, IL VELENO DI UN EX LEGHISTA, OGGI EURODEPUTATO FI, FLAVIO TOSI: ‘’IL TERZO MANDATO NON ESISTE, ZAIA NON HA NESSUNA CHANCE. TOCCA A FDI, OPPURE CI SONO IO”