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PSYCO INTER - SPALLETTI INDISPETTITO CON LA DIRIGENZA, TIFOSI INFURIATI SUI SOCIAL (IL PIU’ BERSAGLIATO E’ IL FIGLIO DEL PATRON DI SUNING) E ICARDI PREOCCUPA PER I GUAI AL GINOCCHIO. SE STASERA LA LAZIO DOVESSE BATTERE IL VERONA I NERAZZURRI SI RITROVERANNO QUINTI. E SENZA CHAMPIONS LE STRADE DEL BOMBER E DELL’INTER SI DIVIDERANNO A FINE STAGIONE 

Monica Colombo e Guido De Carolis per il Corriere della Sera

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Sconfitta e frastornata, l' Inter si gioca un bel pezzo di stagione nelle prossime quattro partite con Benevento, Milan, Napoli e Samp. Spalletti deve riaccendere una squadra incagliata da due mesi e mezzo, il rischio è scivolare fuori dalla zona Champions League. Se stasera la Lazio dovesse battere il Verona i nerazzurri si ritroveranno quinti.

 

Il tecnico continua a far da scudo allo spogliatoio. «La squadra non ha mollato, non ha sbagliato l' atteggiamento, dobbiamo credere nelle nostre potenzialità». È però indispettito con la dirigenza e l' ha fatto capire chiaramente alla vigilia della partita con il Genoa.

 

Come spesso accaduto agli allenatori dell' Inter negli ultimi anni, anche Spalletti si è ritrovato a dover gestire da solo uno spogliatoio con poca personalità e troppi spifferi, dove più di un giocatore non si assume le proprie responsabilità. E qui la dirigenza dovrebbe aiutare. I tifosi hanno capito e sui social è esplosa la protesta contro la proprietà cinese. Il più bersagliato è Steven Zhang, figlio del patron di Suning Jindong che ormai da quasi un anno non si fa vedere a Milano e forse sarà di ritorno per il derby del 4 marzo.

 

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Il pubblico si scaglia anche contro il direttore sportivo Piero Ausilio: va sottolineato però che la proprietà non l' ha aiutato, rimangiandosi le promesse fatte a giugno. Non aver voluto poi spendere nulla a gennaio per acquistare Ramires e Pastore, due giocatori che avrebbero potuto aiutare Spalletti, è stata un' altra grave mancanza di Suning.

 

L' Inter vive una crisi nerissima e basta scorrere la classifica delle ultime 10 giornate per capirlo. I nerazzurri hanno messo insieme la miseria di 9 punti, gli stessi di Crotone, Cagliari, Benevento e Bologna. Peggio hanno fatto soltanto Spal e Verona (7) e Chievo (5).

 

La classifica non ride e Spalletti ha di che preoccuparsi, soprattutto in attacco.

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Mauro Icardi non sta bene. Il bomber ha saltato le ultime tre partite contro Crotone, Bologna e Genoa. Ufficialmente il suo problema è un' elongazione agli adduttori della coscia destra. In realtà il guaio del centravanti, che ieri ha lavorato a parte con Perisic e Miranda, sarebbe di tutt' altra natura e coinvolgerebbe il ginocchio. L' argentino ha un' infiammazione al tendine rotuleo e una recidiva muscolare fin dai tempi della Samp.

 

 Il problema aveva già fermato Icardi dopo la partita di novembre con il Torino, tanto che non rispose alla convocazione dell' Argentina. Ciclicamente Icardi ha bisogno di riposare per far disinfiammare il ginocchio e lo stop di queste settimane, in cui il calendario doveva essere sulla carta più agevole, era quasi un obbligo precauzionale. Domani proverà a forzare e a tornare a lavorare con i compagni (da vedere se Spalletti deciderà per il ritiro, pare di no), ma la sua presenza sabato contro il Benevento resta in forse: nessuno vuole rischiarlo prima del terribile trittico con Milan, Napoli e Samp nonostante i numeri di un attacco inceppato che ha segnato appena 7 gol nelle ultime 10 partite.

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Comunque sia, le strade di Icardi e dell' Inter a fine stagione probabilmente si divideranno. Nei prossimi giorni l' entourage del giocatore farà una chiacchierata con la dirigenza nerazzurra, ma i margini per il rinnovo sono ridotti.

 

Il capitano è motivato a restare solo con un progetto, ha capito però che Suning non ha intenzione di spendere in modo massiccio per rinforzare la squadra in estate. Il vero rinforzo rischiano di essere i 110 milioni della sua cessione.

E se Spalletti non riuscirà a centrare la Champions, l' Inter sarà completamente da riscrivere. Chissà come e da chi.

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