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“QUELLA CON L'ESTONIA ERA UNA PARTITA DA EVITARE” - SCONCERTI: "TRA NAZIONALI E CLUB UN RAPPORTO COMPLICATO CHE IL CORONAVIRUS RENDE INSOSTENIBILE. SIAMO ARRIVATI A 44 CONVOCATI, UNA PORTA GIREVOLE MAI PENSATA DA NESSUN CT. È UN LUSSO DA TEMPI NORMALI: L'ITALIA DEVE RIMANERE LA SELEZIONE DEI MIGLIORI DEL CAMPIONATO, NON UNA SQUADRA CONTINUAMENTE DA SPERIMENTARE" – L’IPOTESI DI RIDURRE LA SERIE DA 20 A 18 SQUADRE – VIDEO

 

MARIO SCONCERTI per il Corriere della Sera

 

evani mancini

Comunque sia stata, la partita con l'Estonia era una partita da evitare. Non per se stessa, ma perché un'amichevole in più nei dieci giorni in cui si giocheranno già altre due partite ufficiali è semplicemente troppo. Per principio e a maggior ragione nel tempo in cui un quarto dei giocatori ha avuto o sta avendo il virus.

 

Siamo arrivati invece a 44 convocati, una porta girevole mai pensata da nessun commissario tecnico. È un lusso da estate, da tempi normali, ma anche in quei tempi sarebbe sempre importante ricordare che i giocatori non sono delle nazionali, sono dei club. Che li pagano e ne scontano gli infortuni, anche gravi, che in Nazionale accadono, ultimo Zaniolo. E che hanno il diritto di farli allenare da chi hanno scelto loro, non darli due mesi a stagione ad altri.

 

grifo

È tutto forse spontaneamente dovuto quando balla il nome della patria, ma inventarsi un calendario clandestino parallelo a quello ufficiale dell'Italia è un'esagerazione inutile e pericolosa. Nessuno parla di togliere spazio all'Italia, ma deve rimanere la selezione dei migliori del campionato, non una squadra continuamente da allenare e sperimentare. Per quello c'è il suo tempo a fine campionato, prima delle grandi manifestazioni. Si pensa spesso, anche all'estero, di ridurre i tornei maggiori da 20 a 18 squadre per dare più spazio alla Nazionale.

 

È una buona idea, ma bisogna anche capire perché se ne parla da tanti anni e non si fa mai. Perché l'incubo di ogni società «storica» è finire in serie B perdendo diritti televisivi e sponsor. Le società storiche sono 16-17, se si gioca in 18 per dare un mese alla Nazionale, due o tre di loro rischieranno seriamente la serie B. Nei dieci anni tra il 1989 e il duemila in cui si giocava a diciotto, andarono in B Napoli, Udinese, Atalanta, Fiorentina, Bologna, Torino, Genoa, Cagliari e Verona.

grifo

 

Molte di queste sono ormai abituate ad altre imprese, rappresentano grandi città e sono strutturate per una serie A stabile, pena essere travolte. Un torneo a 20 squadre lascia le retrocessioni ad almeno due delle neopromosse, in sostanza elimina molto del pericolo per le squadre storiche. Anche questa non è una cattiva idea. Siamo in un corridoio stretto. Una ragione in più perché Mancini non esageri.

grifo emerson

 

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