L’UCRAINA VINCE SEMPRE (ALMENO SUL RING) – OLEKSANDR USYK SI È AGGIUDICATO A RIAD ANCHE LA RIVINCITA DEL CAMPIONATO DEI PESI MASSIMI CONTRO TYSON FURY – L’UCRAINO HA AVUTO LA MEGLIO AI PUNTI, CON VERDETTO UNANIME – LA SCONFITTA POTREBBE SEGNARE LA FINE DELLA CARRIERA PER IL 36ENNE BRITANNICO FURY, CHE AVEVA ANNUNCIATO IL SUO RITIRO NEL 2022, SALVO POI CAMBIARE IDEA – I DUE PUGILI SI SPARTISCONO UN GRUZZOLO DI 150 MILIONI DI EURO – VIDEO
Estratto dell’articolo di Ivan Malfatto per www.gazzetta.it
Invincibile Oleksandr Usyk. Sul ring della Kingdome Arena di Riad (Arabia Saudita) batte per la seconda volta Tyson Fury ai punti con decisione unanime (triplo 116-112) e conserva le cinture iridate Wba, Wbc e Wbo dei pesi massimi. Il re del mondo è sempre lui.
I 25 chili di peso (127 a 102 kg) e 15 centimetri d’altezza (2,06 a 1,91) in meno rispetto alle misure extra large del 36enne rivale britannico non fanno la differenza nemmeno stavolta. La scienza e l’intelligenza pugilistica di Usyk, la sua maggior rapidità e varietà di colpi, permettono di colmare il gap fisico. Sono le qualità dei super campioni.
Il 37enne mancino ucraino le aveva già mostrate diventato campione olimpico dei mediomassimi a Londra 2012, campione delle 4 principali sigle professionistiche nei massimi leggeri e ora le ribadisce nella categorie regina, coronando una carriera fatta finora di 23 vittorie in 23 match, 14 ko. E chissà dove potrà ancora arrivare. Intanto incassa un’altra borsa da mille e una notte. I pugili dovrebbero spartirsi un gruzzolo di circa 150 milioni di euro, 50 in più del primo match.
Come nel primo incontro, Fury è partito forte, è stato a lungo in vantaggio, ma alla distanza ha subito il sorpasso con il nono round ancora importante nella svolta.
Match di grande intensità anche in questo caso, ma a differenza del precedente (split decision con un giudice che ha dato la vittoria a Fury) tutti e tre i giudici sono stati unanimi nel verdetto, dando 4 punti di vantaggio all’ucraino. Una cosa non inusuale e perciò significativa. Tutti hanno visto l’incontro allo stesso modo. […]