TI FACCIO UN MAZZOLENI COSI’ – "IL MESSAGGERO" ATTACCA: "IL DESIGNATORE RIZZOLI DEVE FAR TERMINARE QUI LA STAGIONE DI MAZZOLENI CHE PIACE A POCHI, FORSE A NESSUNO" - ZAZZARONI: "SOSTENERE COME HA FATTO VIGORITO CHE L’EX ARBITRO VENGA IMPIEGATO PER AMMAZZARE LE SQUADRE DEL SUD È PERICOLOSO. IL PRESIDENTE DEL BENEVENTO AVREBBE POTUTO DIRE CHE FORSE MAZZOLENI È SCARSO PERFINO AL VAR. E ANDREBBE MESSO A RIPOSO”
Roberto Avantaggiato per "il Messaggero"
Nella settimana in cui l' Aia abbatte un altro muro, designando Maria Marotta per una prima volta storica (una donna chiamata dirigere una gara serie B), esplode con fragore, anche se è il caso di dire riesplode, la polemica sull' utilizzo del Var.
E il presidente del Benevento, Oreste Vigorito, al netto delle insinuazioni che nessuno si sente di sponsorizzare, ha le sue ragioni perché l' intervento del Var (Mazzoleni, finito negli strali di Vigorito) ha solo una ragione di essere: la voglia di arbitrare che ancora anima l' ex direttore di gara di Bergamo, che davanti al video non è nuovo a questi interventi fuori protocollo.
Dispiace che un arbitro esperto e internazionale come Doveri si finito nella pressione dell' on field review, lasciando giudicare al collega l' entità del contatto (come ama ripetere spesso Luca Marelli: non tutti i contatti sono falli) tra Asamoah (che colpisce il ginocchio dell' avversario) e Viola. Doveri ha giudicato fallosa l' entità del contatto e non è certo un chiaro ed evidente errore, come richiama il protocollo per l' intervento del Var. Sarà interessante, se ce ne sarà la possibilità, ricevere spiegazioni da Rizzoli, il cui compito, ora, è quello di far terminare qui la stagione del varista che piace a pochi, forse a nessuno in realtà.
Peccato che il debutto di Maria Marotta, stasera a Reggio Calabria, venga offuscato da queste polemiche, che non aiutano gli arbitri giovani a crescere. Le ingerenze dei più anziani sono una caratteristica che va cancellata, se davvero, come disse Ancelotti qualche anno fa, non è il Var a dover arbitrare.
Il protagonismo di chi sta al Var non è necessario. Soprattutto se, oltre a danneggiare una squadra di serie A, di qualunque regione sia, mette in cattiva luce un arbitro, com' è Doveri, che ha vissuto una stagione da top, al pari (se non superiore) di quella di Orsato, che tra i difetti che ha, non si può annoverare la mancanza di personalità. E pensare che Rizzoli aveva scelto i migliori per le sfide-salvezza. Così come ha affidato al rilanciato Valeri il big-match dello Stadium: quei sì che l' intervento del Var (su un mani di Bonucci sfuggito al romano) è stato lecito e doveroso, configurandosi un chiaro ed evidente errore.
2 - MAZZOLENI
Estratto dell'articolo di Ivan Zazzaroni per il "Corriere dello Sport"
[…] A cinque minuti dalla fine ti ritrovi sotto di un gol, in casa, contro una diretta concorrente nella corsa-salvezza. L’arbitro, perfettamente piazzato (non è un dettaglio), concede un rigore a tuo favore: rivedi la luce. Non si manifesta il “chiaro ed evidente errore”, ciononostante il Var richiama il direttore di gara che, viste le immagini al video, torna sulla propria decisione. Rigore (che c’era) negato: risprofondi all’inferno. Non essendo un monaco tibetano, né un esponente del Satyagraha, ma il presidente di una società nella quale butti milioni, energie e tempo, ti incazzi come una biscia.
A caldo, sottolineate le colpe della tua squadra per il pessimo girone di ritorno, denunci (non vuoi che si parli di sfogo): «Non ho mai parlato di arbitri, ma mi sono arrivati messaggi da Napoli, e tutti hanno scritto che Mazzoleni è messo lì per ammazzare le squadre del Sud» l’invettiva di Oreste Vigorito. «Noi stiamo perdendo un anno di sacrifici, mentre lui sta col culo sulla panchina a guardare la tv e cambiare le decisioni. È una vergogna».
Sospetto che da qui a fine stagione Paolo Silvio Mazzoleni le partite le seguirà in tv, da casa. Sono tuttavia convinto che l’accusa di Vigorito sia territorialmente infondata: Mazzoleni, che smise di arbitrare due anni fa, era scarso (opinione personale) ma sostenere che ce l’abbia con le squadre del Sud e venga impiegato per ammazzarle, una sorta di “meridional killer”, è ingiusto e pericoloso.
Mazzoleni non avrebbe dovuto richiamare Doveri, mancavano i presupposti regolamentari - protocollo 20-21 - e la scusa del contatto minimo è ridicola. Così come Vigorito avrebbe dovuto accontentarsi (si fa per dire) dell’ingiustizia patita per sé e la squadra, non per il Sud Italia. Isole comprese. I messaggi che arrivano da Napoli sono frutto di un rancore consolidato negli anni (Pechino, 11 agosto 2012).
Vigorito non ha bisogno di ispiratori o suggeritori, ha l’elevatezza del protagonista degno del massimo rispetto e con la facoltà di protestare. La linea “sudista” può solo danneggiarlo. Poteva dire - senza essere querelato - che forse Mazzoleni è scarso perfino al Var. E andrebbe messo a riposo. Per questo, se fossi in Gravina, approfondirei il “caso Vigorito”. Se non altro per confermare o rivedere le rassicurazioni fornite a suo tempo da Tavecchio, Nicchi e Rizzoli: «Col Var, niente più risse». […]