“TROPPI ERRORI GRATUITI? FUORI DA SEDUTI È UN CONTO MA NON POSSIAMO SEMPRE GIOCARE LA PARTITA PERFETTA TUTTI E DUE" – LA PICCATA RISPOSTA DI SINNER A UN GIORNALISTA – NESSUN ALIBI PER IL PROBLEMA ALL’ANCA: “NON È SEMPRE DETTO CHE SE UNO SI FA MALE, VUOL DIRE CHE HA SBAGLIATO QUALCOSA. QUESTO È COME IL CUOCO CHE SI TAGLIA IL DITO. CERTE COSE POSSONO SUCCEDERE, NON PUOI CONTROLLARE TUTTO…” – VIDEO
— Janniksin_Updates (@JannikSinner_Up) June 7, 2024
Estratti da open.online
(...) Il problema all’anca da poco superato non lo preoccupa più. Ma Sinner vuole evitare di usare l’infortunio come alibi per la sconfitta. E anzi la spiega con una metafora quando analizza le ultime settimane, alle prese con la guarigione: «Non è sempre detto che se uno si fa male, vuol dire che hai sbagliato qualcosa no? Può succedere. Questo è come il cuoco che si taglia il dito. Allora cos’è? Certe cose possono succedere, non puoi controllare tutto. Per quest’anno è arrivata l’anca, secondo me stavo molto bene. È successo».
SINNER
Estratti da fanpage.it
Jannik Sinner ha perso la semifinale del Roland Garros contro Carlos Alcaraz dopo una lotta di cinque set, ma ha dimostrato di poter essere competitivo al massimo livello anche sulla terra rossa, superficie per lui meno congeniale. Il 22enne campione azzurro ha giocato un tennis di altissimo livello, ma di fronte aveva un avversario assatanato, che alla fine ha vinto meritatamente.
Sinner è certamente deluso, ma sa di aver fatto una grande partita e probabilmente non si aspettava una domanda rivoltagli nella conferenza post match che rimarcava i suoi "tantissimi" errori gratuiti. "Essendo fuori seduti è un conto…", ha esordito Jannik dopo qualche secondo di esitazione per pesare bene le parole, mentre scuoteva la testa.
Sinner ha poi risposto in maniera articolata, cercando di far capire come in campo vengano vissute partite dal livello elevatissimo e dal peso enorme, con variabili che da fuori non si possono cogliere: "Adesso ti spiego in campo cosa succede. Oggi un filo di vento c'era, magari da fuori non si sentiva. La palla si sente che comunque qualche volta pensi che è lì, invece poi ti arriva là…
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