vlahovic giuntoli allegri rabiot

GRAN BAZAR JUVENTUS: VLAHOVIC SUL MERCATO PER FARE CASSA - IL NUOVO CORSO DELLA SOCIETA' RIPARTIRA' DAGLI ADDII ECCELLENTI DELL’ATTACCANTE SERBO (CONTESO DA CHELSEA E BAYERN), DEL CENTROCAMPISTA FRANCESE E DELL'ARGENTINO DI MARIA – IL RICCO CONTRATTO DI ALLEGRI E’ IL MOTIVO PER CUI ALLA FINE MAX POTREBBE RESTARE - GIUNTOLI E' IL PRESCELTO COME DIRETTORE SPORTIVO MA C’E’ IL MURO DI DE LAURENTIIS…

Estratto dell'articolo di Antonio Barillà per La Stampa

 

(...)

 

DUSAN VLAHOVIC

Non è un caso che nella notte di Empoli, tra moti di rabbia e sfoghi emotivi, Allegri abbia tracciato un quadro tanto cupo quanto realistico: «In questo momento non sappiamo per che cosa giocherà la Juve nella prossima stagione, se farà l'Europa League o se non gliela faranno giocare: queste cose riguardano la dirigenza, di sicuro non possiamo vendere quello che non è, al momento non possiamo dire che la Juventus l'anno prossimo potrà lottare per vincere».

 

Nemmeno l'allenatore è più un punto fermo, benché ribattezzato da John Elkann «riferimento dell'area sportiva»: l'antica fiducia, non solo il ricco contratto, presuppongono la prosecuzione del rapporto, però, dopo gli ultimi eventi, serve chiarezza. Se non esistono ripensamenti, se i sondaggi per Tudor e Palladino sono gossip, la società scacci i dubbi ed eviti equivoci tipo la trattativa per Giuntoli accelerata da Calvo - tutto definito, ma c'è il muro di De Laurentiis - lasciando ai margini l'allenatore. Che nulla ha contro il direttore sportivo in pectore, ma meritava obiettivamente un coinvolgimento dopo avere tenuto in piedi la baracca e condiviso un progetto non solo tecnico ma di risparmio, accettando rinunce pesanti - da Ronaldo a Dybala - e sposando la politica degli innesti giovani.

 

juve siviglia vlahovic

E proprio dai giovani, al di là d'uno scenario europeo o d'una stagione di sole competizioni made in Italy, comincerà il ciclo post condanna: confermati quelli che hanno ottenuto consacrazione - Fagioli, Miretti e Iling-Junnior in testa -, altri promossi da Under 19 e Next Gen (in prima fila il turco Yildiz), richiamati dai prestiti come Cambiaso e Rovella. Attorno a loro, a garantire esperienza un nucleo guidato dal capitano Bonucci, all'ultima stagione prima del ritiro, e dal vice Danilo e arricchito da Pogba che vuole garantire il salto di qualità che gli infortuni hanno impedito: «Mi dice sempre che ha ancora tante cose da fare alla Juventus» dichiara a Calciomercato.com l'agente Pimenta.

 

Da valutare, tra i calciatori in scadenza, Di Maria (addio di nuovo vicino dopo riflessioni che avevano lasciato balenare un prolungamento fino al 2024), Cuadrado (verso il rinnovo), Rabiot (senza Champions trattenerlo diventerà quasi impossibile), Paredes (non sarà riscattato) e Milik (è un affare perché diventerebbe di proprietà con appena 7 milioni).

MASSIMILIANO ALLEGRI

 

Tra le stelle sotto contratto, in assenza di coppe, qualcuno potrebbe cedere a sirene straniere: Vlahovic, corteggiato da Chelsea e Bayern, è il maggior indiziato, nel qual caso la Juventus proverebbe a reinvestire su Hojlund dell'Atalanta, ma gli intoccabili sono pochi. Nel gruppo vanno ancora considerati Arthur, Zakaria, McKennie, Kulusevski

 

CRISTIANO GIUNTOLI

(...)

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...