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CARIGE, CARI TI COSTAVANO I CONSULENTI - LA BCE CHIEDE L'AZIONE DI RESPONSABILITÀ CONTRO GLI EX AMMINISTRATORI, MA DOVRANNO ESSERE I COMMISSARI A FARLA PARTIRE - IL CDA CHE LITIGAVA SU TUTTO FILAVA D'AMORE E D'ACCORDO QUANDO DOVEVA ELARGIRE DECINE DI MILIONI DI EURO IN CONSULENZE A BANCHE D'AFFARI, AVVOCATI ED ESPERTI VARI. DELLA SERIE: SPOLPIAMO L'ISTITUTO E DISTRIBUIAMO GLI ULTIMI SOLDI AGLI AMICI (CHE POI MAGARI CI ASSUMONO) PRIMA DEL CRAC
Lorenzo Cresci e Gianluca Paolucci per “la Stampa”
Un elenco di sette punti che fissa i compiti dei commissari di Carige e i paletti entro i quali dovranno muoversi. E' l' allegato 1 alla lettera della Bce del 1 gennaio scorso che ha deciso il commissariamento dell' istituto ligure e al terzo punto c' è l' impegno forse più controverso: la valutazione dell' azione di responsabilità contro gli ex amministratori.
Se gli altri punti riguardano infatti le attività tipiche dell' istituto - assicurare la continuità operativa, garantire la gestione della liquidità - o fronteggiare la complessa crisi dell' istituto - la cessione dei crediti deteriorati e predisporre il piano industriale -, un' azione di responsabilità contro gli amministratori entrerebbe nel vivo dello scontro tra azionisti e manager. Ovvero la radice di quella conflittualità del consiglio che ha portato al rapido avvicendamento di quattro amministratori delegati in pochi anni e alle dimissioni di 16 membri del cda tra marzo 2016 e agosto 2018, prima della nomina dell' ultimo consiglio poi sciolto da Francoforte.
Una delle motivazioni riportate nella lettera della Vigilanza è proprio l' elevata conflittualità del consiglio, che ha comportato «la mancata attuazione» di alcune delle misure pianificate o «significativi ritardi nel darvi corso». Conflittualità in consiglio che ha trovato una singolare trasversalità tra i rappresentanti della pur litigiosa compagine azionaria di Carige per almeno un argomento: le spese per consulenze.
E che riguarda anche il consiglio che vedeva gli attuali commissari Modiano e Innocenzi rispettivamente presidente e amministratore delegato. E' il caso del mandato assegnato a Ubs per la ricerca di un partner e la cessione delle sofferenze, contestato in consiglio, prima di Natale, dal socio Raffaele Mincione.
Ma l' argomento delle consulenze non riguarda solo l' ultimo consiglio d' amministrazione. Giuseppe Tesauro, dopo le sue polemiche dimissioni da presidente di Carige nel giugno scorso, in una intervista a questo giornale dichiarò che «qui sono stati spesi milioni di euro in consulenze senza che si approdasse ad alcun esito». E non ci sono le consulenze in senso stretto a causare tensioni tra cda e manager.
Un esempio, ricostruito da La Stampa, è la vendita di un portafoglio di Utp (Unlikey to pay), una categoria di crediti deteriorati con un' elevata percentuale di recupero. Carige vende crediti Utp per 450 milioni di euro a Bain, nell' ottobre scorso. Il contratto tra le parti prevedeva che gli effetti valessero dalla fine della due diligence di Bain, anche se il closing è intervenuto settimane dopo. «Si tratta di una clausola standard per questo tipo di transazioni», spiega una fonte del settore. Questo significa che gli interessi su quei presiti incassati dalla banca tra la fine della due diligence e la firma del contratto vengono riscossi dalla banca che poi deve «girarli» all' acquirente.
guido bastianini tesauro malacalza carige
Mentre le spese legali per le pratiche restano a carico del venditore.
Nel caso del pacchetto ceduto a Bain, su 450 milioni di crediti Carige ha «girato» 22 milioni di euro all' acquirente del pacchetto, mentre si è fatta carico di 8 milioni di euro di spese legali. Totale: 30 milioni di euro di maggiori costi a carico dell' istituto. Poco meno della metà della sua capitalizzazione di Borsa. Ma se si considerano le spese legali e le commissioni che la banca ha pagato negli ultimi anni, una fonte stima che il costo possa superare i 25 milioni l' anno.
Un altro passaggio che aveva causato frizioni in consiglio risale all' agosto scorso, quando venne approvata la semestrale con una perdita di circa 20 milioni di euro. A causare la perdita, una serie di partite straordinarie, spiegava il comunicato. Quello che non spiegava è tra queste partite c' era la retrocessione a Credito Fondiario di 20,8 milioni di euro, per una "correzione" al ribasso del prezzo di cessione, a fine 2017, di 1,2 miliardi di crediti deteriorati. Credito Fondiario è uno dei principali operatori italiani del settore.
Lo stesso che, in questi giorni, sta conducendo una nuova due diligence con Sga su tutti i crediti deteriorati ancora in pancia a Carige che è intenzione d