TELEFONI BOLLENTI PER CATTANEO - NEL 2017 SCADE IL BOARD DI TELECOM: IL NUOVO AMMINISTRATORE HA POCO TEMPO PER RIBALTARE L'EX MONOPOLISTA COME UN PEDALINO - BOLLORÉ HA ALZATO L'ASTICELLA DEL TAGLIO DEI COSTI, DA 600 MILIONI A UN MILIARDO - I FRONTI APERTI: IL DEBITO, IL RAPPORTO CON IL GOVERNO E CON LE AUTHORITY, I CONCORRENTI
Federico De Rosa per il “Corriere Economia - Corriere della Sera”
I dossier lasciati aperti dal predecessore li conosce già, anche se finora Flavio Cattaneo li avevi visti «solo» da consigliere d' amministrazione di Telecom Italia.
Adesso dovrà gestirli direttamente, e non sono né pochi né semplici. Certo, avendo davanti un mandato ridotto, di appena un anno poiché anche il nuovo amministratore delegato scadrà con il consiglio l' anno prossimo, è difficile che riesca a completare il turnaround di Telecom, rilanciare il gruppo ponendo le basi per una convergenza sempre più stretta tra media e telecom, e giocare da playmaker nel consolidamento europeo.
Direzione
Questo è l' obiettivo di medio-lungo periodo di Vivendi, il primo azionista di Telecom che ha scelto di affiancare Cattaneo al presidente Giuseppe Recchi per avviare la svolta. Verso dove? Finora il mercato ha potuto fare solo supposizioni poiché i francesi, più di affermare che sono azionisti stabili e di lungo periodo e di avere come obiettivo quello di far tornare grande Telecom, non hanno detto.
Cosa hanno in mente Vincent Bolloré e il suo plenipotenziario Arnaud de Puyfontaine lo sanno solo loro.
Cattaneo ha comunque tanto da fare prima di poter iniziare a disegnare insieme a Recchi una strategia per il futuro, a cominciare dalla ristrutturazione del bilancio, chiuso quest' anno con una perdita di ricavi dell' 8,6% a livello di gruppo, quando per esempio Deutsche Telekom nello stesso periodo ha visto crescere il fatturato del 10% e Telefonica del 3,2% solo sul mercato domestico.
Il recupero deve passare innanzitutto per la «riconquista» dei clienti e dunque per un servizio migliore, più accurato e trasparente. E discreto.
Il contrario di quello che ha creato la mediazione dei call-center. Per tutte le aziende di servizi, non solo per Telecom.
Le caratteristiche per riuscire Cattaneo le ha. Ntv, di cui lascerà la guida per assumere quella di Telecom, sotto la sua gestione ha chiuso l' anno scorso il primo bilancio in utile, grazie all' aumento del 39% dei passeggeri, al taglio dell'«affitto» dei binari, alla riduzione dei costi e al recupero di efficienza.
Cura che il manager dovrà attuare, in modo ancora più drastico in Telecom, dove di inefficienze da recuperare ce ne sono eccome, insieme a un buon margine di manovra per ridurre i costi. Vivendi ha alzato l' asticella a 1 miliardo, dai 600 milioni previsti dal piano dell' ex amministratore delegato Marco Patuano. Non pochi se si considerano i 5 miliardi di risparmi degli ultimi cinque anni. L' auspicio è che ci sia abbastanza da recuperare tra le pieghe del bilancio e nei cassetti dei centri di costo più «ricchi», in modo da non dover toccare il personale.
Rapporti
Nel conto economico sono iscritti anche 34 miliardi di euro di debito lordo, che necessita di maggiori flussi di cassa per poter essere agevolmente ripagato, finanziando al contempo investimenti (10 miliardi nel piano 2015-2017) e distribuzione dei dividendi.
Per Cattaneo significa invertire la rotta a 360 gradi: i flussi di cassa sono passati dai 7,58 miliardi del 2011 a 7 miliardi l' anno successivo, per poi scendere a 6,7 nel 2013 e arrivare a 5 miliardi a fine 2015 con un' evidente tendenza al ribasso. Per ripagare gli oneri sul debito e finanziare i piani di investimento non bastano.
Cattaneo deve rimetterli in equilibrio.
Sulla carta ha tutte le caratteristiche per farlo. E anche la determinazione, dice chi lo conosce bene. Determinazione che gli servirà anche nel dialogo con le Authority per raggiungere quella «pax regolatoria» che sembrava aver trovato il vecchio management ma che si è poi rivelata in realtà solo un miraggio, come si è visto la scorsa settimana quando dall' AgCom è arrivata una diffida sui nuovi piani tariffari per la telefonia fissa.
A cui Telecom ha risposto ribadendo la propria correttezza e quindi applicando gli aumenti. Authority e competitor sono due fronti da tenere sotto costante controllo e il tandem Recchi-Cattaneo deve sicuramente riconquistare una posizione di forza. E poi c' è il dialogo con il governo, che non è così fluido, anche se la redistribuzione delle deleghe con il conferimento a Recchi della supervisione sulla security e su Sparkle, la società che controlla la rete internazionale, è stato letto da alcuni osservatori come un segnale di distensione nei confronti dell' esecutivo, particolarmente sensibile a Sparkle.
Per ora Cattaneo si è messo a studiare in attesa dell' insediamento formale previsto il 12 aprile quando a Venezia si riunirà il consiglio di Telecom.
In programma c' era anche lo Strategy Day, l' appuntamento in cui esperti del settore e analisti delineano lo scenario e analizzano il mercato, dando indicazioni preziose al consiglio. Per il momento è rinviato. C' è da lavorare innanzitutto al turnaround. Di strategie si parlerà più in là.